31 maggio, 2007

Da quando ho tredici anni, il mio motto è

"Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare i loro nomi"


J.F. Kennedy

30 maggio, 2007

Quando l'inglese diventa un tormento

Esempi di frasi che qui in ufficio si possono sentire quotidianamente....

"L'ordine è stato bookato?"
"No, devo ancora coverarlo"
"Questo sconto al vad è più che sufficiente perchè il partner possa marginare"
"Dovresti fasarti con il collega laggiù vicino al mio desk"
"Sarà poi compito del marketing deliverare"
"Vuoi che inserisca lo shipment?"
"Dovresti targettare tutti i tuoi clienti"
"Adesso ti sharo la cartella"
"Sto per iniziare una conference call"
"Sono in un meeting, a dopo"
"L'offerta è già stata draftata?"
"Vado a testare la demo"
"Mi mancano trecendo kappa per fare il target"
"Lunedì mattina c'è il de-briefing?"
"Dobbiamo usare questi nuovi tools"
"Sto preparando le slides per la business review"
"Oggi c'è da sottomettere il forecast"
"Chi è l'owner della trattativa?"
"Quant'è il valore del deal?"
"Devo uploadare questo file"

E potrei andare avanti...
Lancio ufficialmente la campagna per la salvaguardia dell'italiano!!!


29 maggio, 2007

Far away, so close

Per fortuna ho vicino qualcuno di speciale...e ho degli amici speciali....quasi mi viene da piangere!

"Think like a King and your Kingdom will come..."

Delusioni

Ultimamente, nell'arco di una settimana, mi sono presa un paio di batoste. Per fortuna, solo questioni lavorative, ma di quelle che ti fanno saltare i nervi, dubitare delle proprie capacità, domandare se non stai sbagliando tutto, chiedere cosa in realtà ha valore in questo ambiente. Nonostante tutto questo, il mio lavoro, se considerato strettamente in se stesso continua a piacermi. Questo rappresenta il vero problema, perchè se tutte queste delusioni si riflettessero sul lavoro e sull'azienda, pace! mi darei da fare per cercare qualcosa che mi piaccia. Invece no, io ce l'ho con le persone, con le scelte di cui non capisco il senso, con chi tratta gli altri come scarpe vecchie, chi ha una parola che non vale nulla. Per questi motivi a volte, sull'onda delle emozioni, penso di andarmene, di cercare un posto dove io mi possa sentire apprezzata e gratificata. E poi ci ripenso, ogni volta.
Oggi una persona mi ha ricordato una bellissima frase di Voltaire:

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi"

Forse è per questo che alla fine, dopo ogni tempesta, resto. Perchè ogni giorno ho nuovi occhi.

28 maggio, 2007

Monday Morning

E' un piovoso lunedì mattina. Mi sono svegliata con questa canzone in testa....

You Make Me Feel (Like A Natural Woman)


26 maggio, 2007

Weekend

Thanks God it's Friday.
Maggio per me è un mese pesante, lavorativamente parlando. In generale lo è perchè di solito scoppia il caldo. Questa settimana è stata lunghissima, interminabile e molto faticosa. Aspetto con ansia stasera, quando mi ritroverò con un gruppo di amiche per festeggiarne un'altra. Sono certa che mi aspetta una gran serata!
E poi domani mattina voglio dare inizio ad un weekend di totale relax e riposo. Sia che si stia qui (se il tempo fa schifo), sia che si vada in montagna, voglio rilassare tendini e muscoli di collo e schiena, che in questi giorni mi stanno facendo impazzire. Voglio svuotare il cervello, far uscire tutte le incazzature, il nervoso, i brutti pensieri che mi stanno dando il tormento.
Desidero soltanto concentrarmi sulle cose belle. E ne ho tante a cui pensare.

Peccato che non sia così per tutti, per tutte le persone a cui voglio bene. Non riesco a fare meno di pensarle, in questo momento. Una volta mi è stato detto che sono empatica. Il mio capo mi ha detto che non è vero, il mio capo sbaglia....

24 maggio, 2007

Shopping

Nel post pubblicato ieri accennavo al fatto che nei prossimi mesi mi aspettano quattro matrimoni. In realtà per il 2007 sono sei. Uno è già passato, il 21 aprile e da giugno a settembre ne ho cinque. Avete idea di cosa sognifichi tutto questo in termini di chili?? Meglio non pensarci. Piuttosto, la cosa divertente, per me e non per il mio portafoglio, è stato comprare i vestiti. Ovviamente non ne ho comprati sei, sarei stata pazza. Ne ho comprati tre da far ruotare. Sono partita con ampio anticipo e, durante lo stesso pomeriggio, ne ho comprato uno grigio stile impero (difficile evitarlo quest'estate) e uno color fango stile charleston (a detta della commessa). Qualche settimana dopo, durante la seconda spedizione, accompagnata da mamma e sotto una pioggia battente, ho trovato anche il terzo vestito, decisamente più impegnativo (e costoso): blu notte, di cotone, rivestito di tulle con ricami e paillettes (sempre tutto blu notte), lungo fino alle caviglie. Secondo la commessa sarei stata matta a non indossare un vestito di quel genere ad un matrimonio serale a Sorrento...vedremo. Dopo un po' di titubanza dovuta al fatto che non sono abituata a vedermi così elegante, ho concluso la trattativa e, con il portafoglio più leggero, sono uscita trionfante dal negozio.
Il delirio poi si è presentato al momento di abbinare gli accessori. Sono riuscita a cavarmela con due paia di scarpe e due borsette che riesco ad abbinare con più di un vestito. Giusto ieri pomeriggio ho comprato l'ultimo tassello mancante: la borsetta marrone-bronzo.
Adesso mi sento in pace col mondo, ma che fatica...eppure, nonostante io non sia mai stata una donna da lunghi pomeriggi di shopping frenetico, devo ammettere che la ricerca di questi abiti e relativi accessori mi ha diveritita. Vuoi che stranamente i miei gusti erano confermati da quelli di mamma (non capita spesso), vuoi che serviranno per occasioni speciali, per la prima volta credo di aver provato quell’ inebriante sensazione della febbre da acquisto.

Adesso speriamo mi passi o dovrò cercarmi un secondo lavoro.

23 maggio, 2007

23 Maggio 2007

Stamattina qui non funziona la posta elettronica, il che ha fatto sì che avessi un po' più di tempo da dedicare al blog. Avevo scritto un post, con tanto di titolo. Era: "La folgorante ascesa di Miss Nessuno ". Poi ho deciso di non pubblicarlo, perchè farlo avrebbe voluto dire, in minimissima parte, contribuire a quell'ascesa. Era anche bello, mi era uscito bene, sull'onda dell'emotività, ma preferisco così.

Preferisco pensare che nella posta locale dell'ufficio ho trovato delle email che mi inorgogliscono (nonostante tutto), che forse nel weekend vado a fare un giro in montagna, che il 2-3 giugno rivedo dei cari amici, che ieri sera semplicemente ascoltando ho aiutato un'amica un po' in crisi, che nei prossimi mesi parteciperò ai matrimoni di 4 coppie di amici che hanno voluto che fossi presente anch'io in una giornata tanto significativa e che oggi nel suo piccolo è un giorno speciale.

Preferisco pensare, ma anche e soprattutto scrivere queste cose..rispetto ad altre.

22 maggio, 2007

La vita è tutta un film

Ieri sera dopo aver guardato un film, Darcy ed io abbiamo cominciato a chiacchierare del più e del meno. L'argomento è poi finito sugli strani soggetti che condiscono le nostre giornate, particolari personaggi spesso al confine della realtà. Così al confine che a volte la fantasia cinematografica li descrive meglio che episodi della vita reale.

Ecco cos'è scaturito dalla mente di Darcy che, nonostante sia ingegnere, sa sfoderare un lato creativo:

PSYCHO - questo si commenta da solo
VIA COL VENTO - per via del vento che soffia nella sua testa
ULTIMO TANGO A PARIGI - facilmente intuibile
BOYS DON'T CRY - per chi dell'ambiguità ha fatto un vanto
BIG. Da grande - in fatto di maturità...
FASCISTI SU MARTE - le idee politiche sono palesi in certe persone
SEDOTTA E ABBANDONATA - chiaro, no?
L'AMICO DEL CUORE - più o meno...
PETER PAN - non credo di dover aggiungere altro
L'ATTIMO FUGGENTE - per chi non ha mai tempo e non sa organizzarsi
IL MALATO IMMAGINARIO - c'è poco da spiegare
LA SPOSA CADAVERE - beh, è uguale
IL RE LEONE - data la capigliatura
SETTE CHILI IN SETTE GIORNI - sarebbe il caso li perdesse
IL GRANDE FREDDO - quando ti passa accanto, si gela tutto
SFERA - per affinità della silhouette
IL DIAVOLO VESTE PRADA - complesso da chiarire, ma credetemi, è calzante!
FAME - purtroppo non si rassegna, non sa cantare...
URLA NEL SILENZIO - soggetto assai rumoroso
SONO AFFARI DI FAMIGLIA - trattasi di una coppia di amici con qualche problemino
QUALCOSA DI CUI SPARLARE - il pettegolezzo è libero
IL PORTABORSE - c'è chi ne ha fatto uno stile di vita
WILLOW - vi ricordate? stessa altezza
MOLTO RUMORE PER NULLA - il soggetto ha la tendenza a sollevare inutili polveroni
L'UOMO OMBRA  - per la sua vitalità e peso sociale
SE SCAPPI TI SPOSO - è andata così...
QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE - ci va per lavoro, o quasi
L'INCOMPRESO - un genio splendente che non viene capito

by Darcy - No mercy

Per salvaguardare le nostre vite non posso fare nomi, ma ieri sera abbiamo davvero riso tanto!

21 maggio, 2007

Schifo

E' lunedì mattina. Stanotte ho dormito profondamente, mi sono svegliata di buon'ora, caffè, yogurt, doccia, soliti riti mattutini. La giornata è bella, promette di diventare molto, troppo calda, ma fa lo stesso. Mi vesto bene e armata di buona volontà, arrivo in ufficio. Non dico di essere di buon umore, è pur sempre lunedì, ma poco ci manca.
Ma allora perchè, perchè non appena entro qui dentro e osservo certi modi comportarsi mi assale lo schifo cosmico? Perchè la gente non si dà un contegno? Direi che ormai il pierraggio è diventato sfacciato, palese, fastidioso. Bleah. Mi stanco solo a vederle, certe scene. Cavolo, è quasi un secondo lavoro...che fatica dev'essere. O forse no, qualcuno probabilmente è geneticamente portato per certe attività "relazionali".
In questi momenti capisco che io non farò mai carriera. E francamente, me ne infischio.
Buona settimana.

19 maggio, 2007

Mattina

In questa stagione la mia casa di mattina è bellissima. Dalle finestre entrano luminosi i raggi del sole, il bianco e il giallo delle pareti diventano ancora più brillanti, il colore indefinito del pavimento ancora più caldo. In settimana,  comincio ad aprire gli occhi prima che suoni la sveglia, riaffiorando dal mondo dei sogni e rigirandomi nel mio lettone abbracciando Esta (diminutivo di Estappen), il mio ornitorinco di peluche. Al suono della sveglia mi alzo, sgattaiolo in cucina, accendo il gas sotto la caffettiera preparata la sera prima, e unnuso il profumo del caffè che pervade la cucina e il corridoio. Pian piano mi sveglio e riordino le idee: chi sono, che giorno è, che lavoro faccio...A quel punto mi rendo conto della mia fortuna: ho un lavoro che mi piace. Contro ogni previsione (quando sono stata assunta non l'avrei mai detto), il mio lavoro mi piace. Nel momento in cui realizzo che per le 9 devo essere seduta a questa scrivania, dove sono ora, non vengo assalita dall'ansia, dalla tristezza, dalle incazzature, come invece succede a tanta gente...Certo, qui non è un angolo di paradiso, è pur sempre un posto di lavoro, dove circolano tanti soggetti dal comportamento discutibile, dove tante cose funzionano male, altre non funzionano proprio e dove certi processi girano al contrario. Ma per quanto possa prendermela per questi aspetti negativi, questo lavoro mi permette di alzarmi la mattina col sorriso. Mica poco.

E adesso vado a vedere come va la regata.....

18 maggio, 2007

Montagna

In questi giorni avrei vorrei disporre di qualche giorno di ferie per andare in montagna. Non chissà dove, a casa mia.



Ad ascoltare il rumore bianco del Sesia che corre verso la pianura, gli storni canterini, il rumore del vento tra i rami degli alberi, il canto dei galli alle ora più illogiche. E poi annusare l'aria, che sa di legno, di prati appena tagliati, di terra umida.

Adoro sedermi su un vecchio ponte in pietra che c'è vicino a casa; non ci transitano le automobili, perchè fisicamente non ci passano. Ci sono delle panche in pietra. Mi piace mettermi lì a leggere e, ogni tanto, alzare lo sguardo per osservare la gente che passa. Poi scendere fino in paese, passeggiando, salutando tante persone che incontro per strada, persone che conosco bene, da tanti anni. Arrivare in piazza, incontrare altre facce note, chiacchierare, ridere, raccontare, scherzare... fare un altro giretto e ritornare a casa.



Stare là mi dà tranquillità e serenità, mi fa stare bene.

17 maggio, 2007

Oggi mi sento così...

A traffic jam when you’re already late

A no-smoking sign on your cigarette break

It’s like ten thousand spoons when all you need is a knife

It’s meeting the man of my dreams

And then meeting his beautiful wife

And isn’t it ironic... don’t you think?






Insomma, per farla breve, non me ne va bene una!!!







15 maggio, 2007

Riflessione su ciò che mi sta succedendo intorno...

In questo periodo sto attraversando una fase che oso definire di felicità. Sono serena, rilassata, positiva e fiduciosa. Anche se le delusioni che il genere umano può riservare sono sempre dietro l'angolo, da alcuni mesi mi sembra di aver "preso le misure" delle persone che mi facevano soffrire e di averle allontanate. Ho imparato a circondarmi solo di chi mi fa stare bene.



Proprio perchè personalmente adesso sto bene, mi fa venire un gran nervoso vedere persone a cui voglio bene compiere i miei stessi errori: dare dieci, cento, mille possibilità a chi ci delude e ci ferisce, credere in rapporti che hanno fondamenta di pastafrolla, concentrare le energie su persone che non meritano amicizia. Tutto questo per cosa? Per venire feriti un'altra volta, per subire una delusione, di nuovo.



Non sono diventata cinica, proprio no! Ci sono persone nella mia vita che mi dimostrano ogni giorno che il cinismo non porta grandi vantaggi...solo l'inaridimento. Non bisogna inaridirsi, è il peggior errore che si possa fare. Bisogna continuare ad avere fiducia nelle persone, solo che il difficile è imparare a capire in chi riporre questa fiducia...

Divisa

Spesso mi stupisco di come Darcy ed io ci leggiamo nel pensiero: "Stavo per dirtelo" "Volevo proprio dirti la stessa cosa" "Ti stavo scrivendo e mi è arrivato il tuo sms" "Ci siamo scritti in contemporanea" sono frasi per noi all'ordine del giorno.

Che bellezza, che cosa carina, romantica...



Certo. Peccato che stamattina siamo venuti in ufficio vestiti uguali: polo azzurra e pantaloni kaki. Per l'ilarità di chi se n'è accorto.





11 maggio, 2007

Oggi ho in mente questa poesia...

George Gray

Molte volte ho studiato

la lapide che mi hanno scolpito:

una barca con vele ammainate, in un porto.

In realtà non è questa la mia destinazione

ma la mia vita.

Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò, e io temetti gli imprevisti.

Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.

E adesso so che bisogna alzare le vele

e prendere i venti del destino,

dovunque spingano la barca.

Dare un senso alla vita può condurre a follia

ma una vita senza senso è la tortura

dell’inquietudine e del vano desiderio

è una barca che anela al mare eppure lo teme.

Edgar Lee Masters

Spostamenti

Recentemente mi sono arrivate un paio di segnalazioni per possibili occasioni di lavoro all’estero.

Una riguarda un luogo che conosco molto bene e che sento decisamente famigliare, Dublino. Là ci sono già delle persone che conosco, mi muoverei agevolmente per la città, perchè conosco i mezzi pubblici, i locali, alcuni quartieri, i ritmi, le abitudini, l’indole degli irlandesi...

L’altra riguarda una delle mete più ambite dai giovani europei: Barcellona. Il discorso in questo caso è decisamente diverso. Ci sono stata una sola volta tre anni fa per un giorno, quindi l’ho visitata al volo e non posso esprimere un giudizio, solo pensare a quello che dice la gente più esperta di me. Si parla di ambiente vivace, multiculturale, sfrizzante, stimolante, si parla di un clima eccezionale, di un’ ipotetica sede di lavoro fighissima...

Insomma, in entrambi i casi ci sarebbero tanti pro.



Ma senza mettermi a valutare i contro, il primo pensiero che mi è venuto è che ora come ora sto bene qua, a casa, nella mia piccola, provinciale città, con un pessimo clima, l’economia in stasi, la popolazione che cala e invecchia,  con le zanzare d’estate e la nebbia d’inverno, quella nebbia che solo chi è nato qui riesce in qualche modo ad amare, quando cammini per i viali d’inverno e ti ci puoi nascondere, respirandone lo strano profumo, mentre ti stringi nel cappotto, mentre le guance pungono per il freddo.

Forse sono un po’ matta. Forse no.

09 maggio, 2007

Amiche

Alla luce di ciò che capita a me ed intorno a me, stavo pensando...



sono amiche quelle che ci chiamano solo nel momento del bisogno?

sono amiche quelle che non ci dimostrano stima professionale?

sono amiche quelle che ci usano come il sacco da boxe in palestra?

sono amiche quelle che ci riversano addosso le peggio cose, proprio in nome della presunta amicizia?



Non credo...



Mi reputo fortunata, perchè forse di amiche ne avrò poche, però possiamo stare mesi sentirci, ma questo non conta, perchè in realtà siamo sempre vicine. Possiamo non condividere le stesse idee, ma le rispettiamo vicendevolmente. Possiamo fare scelte di vita molto diverse, ma ciò non fa altro che avvicinarci. Possiamo viivere a chilometri di distanza, ma i nostri cuori e le nostre teste non percepiscono alcuna lontananza. Possiamo avere o non avere dei ragazzi accanto, ma questo non modifica i nostri rapporti.



Sicuramente le conto sulle dita di una mano, ma sono persone che solo per il fatto che mi sono amiche, mi fanno sentire fortunata.

08 maggio, 2007

Lettrici d'eccezione

E' ufficiale: ho due lettrici!

Il caso vuole che siano due persone che mi conoscono davvero da una vita, ma che vedo raramente. I prodigi della rete.



Ragazze, come potete vedere, ho subito linkato i vostri blog!!! Pian piano diventerò pratica come voi...spero. Per adesso butto qui dentro tutto (o quasi) quello che mi passa per la testa. Devo dire che ha un che di terapeutico!

07 maggio, 2007

Consumismo

Questa canzone risale al 1970. Il testo è decisamente avanti, la musica senza tempo. Se non la conoscete, andate a cercarla e ascoltatela.





JUNK





Motor Cars, Handle Bars

Bicycles for Two

Broken Hearted Jubilee

Parachutes, Army Boots

Sleeping Bags for Two

Sentimental Jamboree



Buy Buy

Says the Sign in the Shop Window

Why Why

Says the Junk the Yard



Candlesticks, Building Bricks

Something Old and New

Memories for You and Me



Buy Buy

Says the Sign in the Shop Window

Why Why

Says the Junk in the Yard

Lunedì

Stamattina sono partita male: non ho sentito la sveglia, mi sono alzata per miracolo alle 8.08. Essendo una privilegiata, nei 52 minuti di tempo che avevo mi sono fatta un caffè, la doccia, lo shampoo (che per me è un'operazione assai impegnativa), mi sono vestita (a caso, sembro un po' un marinaio) e sono arrivata in ufficio puntuale. L'unica cosa che mi turba è che non ho avuto tempo di rifare il letto. Dato che sono una precisina, questo pensiero mi disturba un po', ma non più di tanto.



In ufficio ho trovato un sacco di cose da fare, tant'è che ancor prima di svegliarmi del tutto avevo già sbrigato diverse incombenze! Stupidate per cui non serve accendere il cervello, basta che le dita viaggino sulla tastiera...



Adesso finalmente ho due minuti per guardarmi intorno...per fortuna da gennaio ho la scrivania vicino alla finestra, un cambiamento che ha migliorato molto le mie giornate lavorative.

I nuovoloni carichi d'acqua della settimana scorsa, hanno lasciato spazio ad un cielo incredibilmente azzurro (incredibilmente tenuto conto che vivo nella pianura padana...), il sole è caldo, l'arietta tiepida...in due parole, è di nuovo primavera. Viene voglia di pensare alle vacanze: meno male che tra due giorni vado in agenzia!




"...I want to be the one to walk in the sun

Oh girls they want to have fun..."

05 maggio, 2007

Ieri...

3 maggio 07: giornata campale, trascorsa in uno stand in fiera al Politecnico di Torino a parlare con quasi-ingegneri già estremamente dotati del tipico senso dell'umorismo che caratterizza suddetta razza.



A casa, più tardi, mi aspettava una rilassante e divertente serata: io e Darcy spalmati sul bavano (solo lui può capire) a ghignare come matti ricordando personaggi e battute della vecchia saga di Star Wars...



Piccoli momenti che rendono speciale una giornata normale.

04 maggio, 2007

Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla con chi non conosce.



Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e` infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte in piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza portera` al raggiungimento di una splendida felicita`.

03 maggio, 2007

Contrasti

Il cielo è grigio scuro, le nuvole si accumulano minacciose. Gli alberi si tingono di verde. Ormai da giorni i rami sono carichi di nuove foglie. Con questa luce azzurra,  il loro verde è ancora più brillante. Passeggiando, mentre cade qualche goccia di pioggia sul mio cappello, mi accorgo di quanto mi piace questo contrasto: il grigio-blu del cielo ed il verde vivo delle foglie. Il contrasto è per me famigliare e con il profumo dell'aria fresca che sa di pioggia, mi fa sentire bene, mi ricorda luoghi che sanno di casa.

02 maggio, 2007

Dubbi e Certezze

Dedicato a chi vive di incrollabili certezze....







"Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola"

                                                                  

                   Voltaire

Pioggia di primavera

Oggi è mercoledì, ma sembra lunedì. Il tempo improvvisamente è cambiato, da stanotte piove che è una meraviglia. Ad un'ora imprecisata il rumore della pioggia mi ha svegliata, mi piace un sacco il rumore della pioggia! Mi sono rigirata nel letto, ho ripreso subito sonno e questa mattina sono di buon umore. Quando piove dopo un periodo di caldo anormale ho sempre una sensazione positiva, di purificazione, di pulizia, di freschezza, come se la pioggia potesse portare via non solo i pollini e le polveri sottili, ma anche le brutture che capitano in questi giorni. Magari...

Sono uscita di casa senza ombrello, come sempre accade: detesto gli ombrelli, preferisco un cappellino impermeabile e, d'estate, prendere l'acqua direttamente! Ho respirato quel buon profumo che c'è in primavera quando piove e mi sono caricata per la giornata.

In ufficio fa il solito caldo tropicale. E' una serra, non un ufficio. Forse io esagero perchè patisco il caldo, però c'è un limite a tutto! Mi sono piazzata alla mia scrivania, ho ripreso confidenza con pc e adesso eccomi qua.

Ho rivisto le facce dei colleghi, alcune con piacere, altre con una sensazione che non so cos'è.

Ma per dirla alla Michael Ende, questa è un'altra storia e verrà raccontata un'altra volta. (era lui, vero??).

01 maggio, 2007

Giornata un po' così...

...In ufficio siamo in pochi, il lavoro manca. Ci credo, sono tutti in ferie, con questa bella giornata! Ne ho approfittato per fare quelle piccole faccende che non si trova mai il tempo di sbrigare, ma soprattutto, ho finalmente avuto il tempo e la calma sufficienti per aprire questo blog, cominciare a dargli una forma.  Devi ancora capire bene come funzionano certe cose, ma avrò modo di scoprirlo.

Bene o male tutti, qui intorno a me, durante queste ore si sono dedicati agli affari propri. E' stato strano il silenzio che regnava oggi nell'open space, quasi surreale. Neanche ad agosto mi è capitato di trascorrere una giornata così, mi sembra quasi di essere in un acquario...Chi si aggiorna la libreria degli mp3, chi si prenota le ferie estive, chi fa acquisti online, chi tenta di lavorare ugualmente. Devo dire la verità: ogni tanto una giornata così ci vuole. Invece del solito casino, fatto di voci e di squillar di telefoni, questo strano silenzio accarezza piacevolmente le orecchie. Sì, ci voleva proprio.


Buon 1 maggio a tutti!