29 settembre, 2011

Rifiuti

Sono le 10 di sera di un normale giovedì e sono finalmente sola con la Ballerina, che è qui che dormicchia, vicino a me. Darcy ha una cena di lavoro e io ho appena delicatamente sbattuto fuori di casa mamma, papà, prozia romana e suocera che erano tutti qui per una pizza in compagnia. Dopo un po' non respiravo più e con la scusa che altrimenti la bambina non si sarebbe addormentata (cosa che però è vera), ho invitato tutti a rientrare a casa propria (tranne la zia romana che ovviamente non poteva e al momento sta dai miei).


Qui sola, rifletto su una cosa che nella mia città scalda parecchio gli animi: l'inceneritore. 
Ne abbiamo uno, qui appena fuori, vecchio e, a quanto si dice, obsoleto. In questi giorni parte - finalmente - la raccolta differenziata e in molti si chiedono "Perchè ci serve un inceneritore se differenziamo e ricicliamo?". Perchè purtroppo non tutto si ricicla e quei rifiuti da qualche parte devono andare, sarebbe la facile risposta. Ma il nostro impianto non è al passo coi tempi e pare anche che i suoi fumi facciano molto male (piuttosto verosimile, direi). In città si sono organizzati gruppi di genitori che vogliono sensibilizzare l'amministrazione perchè questo impianto chiuda. E va bene, ma poi? Costruiamo un vero termovalorizzatore? Già la parola fa sorridere, su. Che caspita valorizzi? Sta parola mi fa la stessa impressione di "missione di pace", ma va beh. Pareva fosse a piano, ma quando? A quali costi? Da tempo non se ne sente più parlare....E quindi? Qual è l'alternativa, una bella discarica, così avremo anche noi i gabbiani che girano sulla città anche se non siamo sul mare? Via, la discarica sposta il problema dall'aria alla terra e poi all'acqua. 
Il problema è che bisognerebbe minimizzare i rifiuti all'origine: troppi sprechi, troppi imballaggi, troppa plastica, troppo tutto.
E' un argomento a cui sono interessata, ma un po' come mi succede per il nucleare, sento che è un tema importantissimo su cui però la gente non è abbastanza informata. Almeno vista l'incidenza che ha sulle nostre vite. Io non mi sento informata a sufficienza.


Perdonatemi, stasera sono seriosa, ma ritenetevi fortunati, avrei potuto parlare della mia futura condizione lavorativa di neomamma nella multinazionale: allora sì che sarebbero stati cavoli amari!

22 settembre, 2011

Multitasking


Cosa riesce a fare una mamma mentre il suo adorato bebè le regala il cono temporale di un sonnellino pomeridiano post pasto?


Ebbene, riesce a finire di riassettare la cucina, abbandonata con il tavolo ancora mezzo apparecchiato e i piatti in parte da lavare perchè il suddetto bebè piangeva
riesce ad andare a stendere i vestitini lavati la mattina e a ritirare gli asciugamani ormai asciutti
riesce a lavarsi i denti
riesce a cucinare qualcosa di molto veloce per cena
riesce a ritirare un po' di scarpe estive rimaste in giro, ormai la stagione sta cambiando
riesce a guardare le previsioni del tempo per capire se abbassare o meno le tende da sole
in caso di bel tempo, riesce appunto ad abbassare le tende
riesce a telefonare ad un'amica, forse anche a due
riesce e ritirare la roba stirata
riesce a bagnare e concimare le piante
riesce a scrivere un post


Il tutto in meno di mezz'ora, oh yes. 


Dite che un uomo sarebbe altrettanto multitasking?? 

21 settembre, 2011

September

Ragazze, ce l'ho fatta: ho sconfitto il mal di testa, almeno per ora, quindi sfrutto questo momento di pace cefalica e mi dedico alla scrittura. 
Che dire, le due settimane al mare sono state fantastiche: clima ottimale, cibo neanche a dirlo, la Ballerina è sempre stata bene ed è aumentata di 3etti e 20. Niente male. 


In spiaggia, ne ho viste cose che bla bla come diceva il replicante di Blade Runner. 
Del tipo: 

  • bambine di dieci anni che si controllavano a vicenda il livello di abbronzatura deprecando eventuali segni dei costumi;
  • ragazzi ampiamente oltre i vent'anni che si facevano spalmare di crema dal papà e di sera andavano a spasso per mano con mamma;
  • donne oltre i cinquant' anni a cui bisognerebbe ricordare che il perizoma è un privilegio, non un diritto;
  • bande di ragazzi urlanti per la strada a cui avrei volentieri strappato la lingua a mani nude, visto che la Ballerina si era appena addormentata;
  • bambine prendermi di mira inopinatamente col mitra ad acqua e le madri a un metro non dire nulla se non "smettila" non dando alcun seguito alle parole;
  • ragazzini che ignorano l'esistenza della parola "grazie" e della parola "scusi".

Insomma, varia umanità che fa diventare ancor più sociopatica una mezza asociale come me.


Ma tutto ciò è stato ampiamente ripagato dalle risate di mia figlia, dai bagni nell'acqua cristallina, dagli spaghetti alle vongole e da un gentilissimo marocchino che mi ha venduto per pochi euri uno splendido vestito di lino blu!


E adesso si torna alla vita di tutti i giorni e settembre, come abbiamo più volte ribadito, è il mese del "ripartire", molto più che gennaio. Nell'aria si respira quel profumo di estate che se ne va, quell'aria che al mattino è fresca e di pomeriggio è tiepida; per ora l'orizzonte è limpido e si vedono bene le montagne schierate all'orizzonte, mentre presto l'aria diventerà lattiginosa, le giornate saranno sempre più corte e si respirerà l'odore delle stoppie bruciate in campagna, un odore così tipico di queste parti. E poi gli alberi arrossiscono, sui viali quando si passeggia le foglie secche scricchiolano sotto le scarpe e compaiono magicamente i venditori di caldarroste, ogni anno più precoci.


Si è carichi di un'energia nuova, di qualcosa che mette voglia di fare, di migliorare, di agire. Si srotolano chilometriche to do lists, ci si iscrive in palestra, si prenotano massaggi, si fanno i primi acquisti per i mesi freddi, si riempie il frigo di roba sana (o almeno si prova...), si fanno tante e lunghe telefonate e si organizzano cene, visite, feste. Io sto facendo tutto questo (ehm...no, in palestra proprio non ce la faccio, sorry). Mi sento un po' iperattiva e multifunzione e la cosa mi garba. Oggi ho già spuntato ben quattro punti della lista odierna ed entro sera altri due verranno smarcati. Che soddisfazione! 
E poi, ripartenza delle ripartenze, la prossima settimana taglio i capelli. Seriamente e consistentemente. E già, perchè con l'allattamento ne perdo a ciocche e lascio capelli in ogni dove e onestamente, non ne posso più di raccoglierli e di sentire solletico nella schiena, sulle braccia...Quindi, decisione epocale, si taglia di brutto! Sembrerò pure un po' pel di carota, ma pazienza.


Ben arrivato, autunno!









02 settembre, 2011

Il padrino e la madrina

C'è aria di battesimo. 
Pochi giorni fa sono andata ad ordinare le bomboniere che, seguendo la mia filosofia* "al bando i ciapapuvra" (per i non piemontesi "oggettini inutili che stazionano nullafacenti sui vostri scaffali a prendere polvere"), ho optato per sacchettini bianchi con confetti rosa e per padrino e madrina due tazze per la colazione. Così ogni mattina penseranno alla Ballerina.


Scelta dura, quella di padrino e madrina. 
Tradizione vorrebbe dei parenti: zii, cugini o roba simile. Di zii la sottoscritta è priva, essendo figlia di figli unici. I cugini...beh, i più prossimi sono a 800km di distanza più o meno. 
Mi sono fatta un esame di coscienza e ho capito che non volevo due parenti tanto per fare. Volevo due persone a cui voglio bene, due persone generose e tenere, due persone che amassero i bambini e che capissero il significato di ciò che gli avrei chiesto. E a quel punto la scelta è stata facilissima. 
Sono doppiamente contenta perchè ho visto quanto ne siano stati contenti e perchè la Ballerina avrà come madrina il sorriso più bello della città e come padrino un giovanissimo dolce uomo che tutti, tutti amano.






*bomboniere del matrimonio: una bottiglia di vino. Nessuno protestò.