27 giugno, 2008

Ricordare e dimenticare #2

Forse il mio ultimo post è criptico. Però stamattina va così.

Ho fatto un tragitto in treno di buon'ora, con il caldo che, come me, cominciava a svegliarsi. Ho inforcato l'iPod e ho ascoltato canzoni che mi hanno riportata indietro nel tempo. Guardando fuori dal finestrino, ripensavo a tutto quello che la musica faceva riaffiorare nella mia mente. La musica è talmente evocativa, tanto quanto i profumi. Così mi sono resa conto che ho chiuso tante porte, nell'ultimo anno. Io sono fatta così, per quanto riguarda gli amici, gli affetti...è da quando ho 13 anni che professo il "meglio pochi, anche pochissimi, ma buoni, piuttosto che tanti conoscenti di cui non so che farmi". Nonostante questo non credo di avere pochi amici, quindi sono fortunata, ma è anche vero che la mia falce è sempre pronta a tagliare qualcuno, se ritiene sia il caso. Come dicevo, nell'ultimo anno ci sono stati diversi tagli e ne ho patito. Inutile negarlo, ci sono stata male, quando qualcuno mi delude, ne soffro, non riesco a fregarmene. E quando i rapporti si troncano, nonostante il torto subito, la persona in questione mi manca, mi manca quella di prima, quella che credevo di conoscere, quella che non mi aveva delusa. Adesso comincio a riprendermi. Anche alla luce delle ultime evoluzioni, sto superando il problema, se di problema si può parlare. Riflettendo bene, non mi interessa più molto, sono convinta di aver deciso per il meglio, non ho rimpianti.
Certi momenti, certe situazioni, le sensazioni legate a determinati episodi...quelli restano. Rimangono lì nella memoria, il ricordo potrà affievolirsi, ma la memoria resta. Ma in certi casi, occorre dire basta, senza fare marcia indietro, senza esitare, magari stando male per un po' di tempo. Poi però passa e resta solo il bello. Senza rimpianti.

Ricordare e dimenticare


...And no doubt I’m going to remember all the flames of the fire we’ve got...



 

Maybe I've forgotten the name and the address
Of everyone I've ever known
It's nothing I regret...


25 giugno, 2008

Oggi mi viene da dire....

....questo:


IL DESTINO E' QUEL CHE E', NON C'E' SCAMPO PIU' PER ME

23 giugno, 2008

Adios!

E' inutile negare l'evidenza: questa cavolo di nazionale mi sta proprio a cuore. Ieri sera ero a casa dei miei a cena, quindi mi sono trattenuta da loro scambiando nervosamente sms maligni con Darcy per tutta la partita. Era una cosa più da amico-tifoso che da fidanzata, ma io sono fatta così, con la nazionale mi infervoro. Sarà per la frustrazione che vivo durante tutto il campionato (tifo una squadra che non ha la maglia a righe e non è la Roma), sarà il patriottismo di fondo, non lo so.

A casa dei miei si crea una strana atmosfera, perchè d'estate, con le finestre aperte, dal cortile arriva l'eco di tutte le altre famiglie che hanno la tele accesa sulla partita. E' un'atmosfera che sa di estate, di vacanze estive, di rondini che cantano, di libertà, di gelati, di zanzare che ronzano, caldo che ti ammazza. Quasi tutte le grandi avventure degli azzurri per me hanno avuto questo sfondo.
Ricordo la pena di Messico 86, l'amarezza mista ad allegria di Italia 90, gli improperi contro Sacchi di USA 94, il nervoso di vedere i "cugini transalpini" trionfare a casa loro durante France 98, l'incazzatura cocente degli Europei 2000, la pochezza di Giappone/Corea 2002 e la prova opaca degli europei del 2004, con la Grecia trionfante. Tutte queste manifestazioni hanno avuto quello sfondo familiare.
Tranne i mondiali in cui abbiamo trionfato. Già, perchè nell'82, quando ero sì piccina, ma già capivo qualcosa, eravamo al mare in una località pesantemente invasa da turisti tedeschi, ahiloro. E due anni fa, ho visto un paio di partite da me, una in aeroporto e la finale l'ho mezza ascoltata su un taxi per poi vederla terminare trionfalmente da amici.

Quindi vedere le partite della nazionale dai miei sarà pure romantico, nel senso più ampio del termine, ma porta una sfiga pazzesca.

Ma dato che non sono superstiziosa, credo che casa dei miei, alla fin fine, non abbia colpe. Sarà forse colpa della nostra punta prinicipale, che avrà anche uno stacco da terra degno di Bolle, fa pure le spaccate in aria, ma io forse segno di più. Sarà forse colpa del nostro coach, che scende in panchina in giacca e cravatta manco andasse al CDA della sua azienda (brutta abitudine di molti, a dire il vero) e ignora per la maggior parte del tempo Del Piero. Sarà forse colpa della squadra intera, che dopo aver ribattuto il simpatico Domenech, si è sentita arrivata. Non lo so.

Tanto per cominciare, eliminerei la natuella: decisamente non se la meritano.

19 giugno, 2008

Riassunto delle puntate precedenti

Sono stata via due giorni, ho preso un sacco di pioggia (a Rimini), un bel raffreddore e senza accorgermene siamo già oltre metà di una nuova settimana. Sottolineo, senza che me ne accorgessi. Ho un forte bisogno di vacanza, ma per ora non se ne parla. Comunque, durante questa mia fase di iperimpegno+torpore, sono successe tante cose:

L'Italia le ha suonate alla Francia e a quell'antipatico di Domenech. Nella mia città c'erano caroselli manco avessimo vinto sti Europei; sono usciti i titoli dei temi della maturità e pare ci fossero errori clamorosi; la Marsilio ha finalmente deciso di pubblicare un romanzo che aspetto con ansia da sei mesi, ma la sciagurata libreria sotto casa prima di sabato non me lo fa arrivare; il Don ha dato a me e a Darcy l'idoneità per sposarci. Questo significa che a breve i nostri nomi saranno in bella vista nella bacheca del comune; ho comprato 2 paia di scarpe, il bisogno era estremo; ho consegnato un bel po' di inviti e ne ho spediti altrettanti; la mia mamma ha festeggiato 60 anni con una bella cena, una borsa e un paio di orecchini nuovi; l'Irlanda ha bocciato il Trattato di Lisbona; è uscito l'ultimo album dei Coldplay e più o meno lo so già a memoria; ultimo, ma non per importanza, sembra che finalmente sia arrivata l'estate. Buon sole a tutti.

09 giugno, 2008

10 motivi per cui stamattina avrei fatto bene a restare nel mio lettone!

1. E' lunedì
2. Vero, c'è il sole, ma sono chiusa qui dentro - ufficio - e nel weekend ho fatto la temeraria, ho messo i sandali e mi sono lavata i piedi due volte in due giorni
3. Ho avuto freddo tutta la notte
4. Conseguentemente, ho dormito male
5. Non so se posso andare al concerto dei Coldplay
6. La mia sensibilità è superiore alla media, quindi viene urtata molto spesso, tipo ieri.
7. Giovedì devo partire per un posto che non mi piace per vedere gente che mi piace anche meno. Meno male che c'è Darcy con me.
8. Non sopporto più i miei capelli che di notte mi avvolgono il collo e tentano di strozzarmi...e non posso tagliarli.
9. Manca un sacco di tempo alle ferie..
10. Hamilton è un immenso cretino

05 giugno, 2008

Terapia antitristezza

Scarsa autostima? Periodo un po' critico? Pensa alle cose belle che hanno detto di te!

Ecco il consiglio che mi ha dato un'amica. Per seguirlo al meglio, metto il tutto nero su bianco. Queste sono le frasi più particolari e carine che ricordo mi siano state dette.

"Colei che porta il riso dalla terra del riso.
Colei che ama l'Irlanda"

"Da un'amica ti puoi appisolare sul divano senza chiedere scusa anche se sai di averle fatto saltare la serata. Nei momenti difficili basta guardarsi negli occhi per sentirsi più forti"

"Come Elisabetta I, hai i capelli rossi, la pelle bianca e gli occhi neri dei Bolena"

"Sei strutturata di testa, capace, preparata, perseverante, simpatica e di compagnia oltre che di bell'aspetto. Importante per me e tanti altri."


Direi che basta. Anche se forse un po' di shopping sarebbe coadiuvante!

03 giugno, 2008

Hockey

Eravamo ad Amsterdam ed io guardavo un po' di tele mentre Darcy indugiava sotto la doccia. Ero spaparanzata sul lettone che cercavo di trovare qualcosa di comprensibile, quando ecco che mi imbatto nelle notizie sportive. Mi soffermo interessata: "Pare che lo sport più praticato in Olanda sia una specie di hockey a piedi che si gioca sull'erba con delle mazze più corte" dico a Darcy quando finalmente riemerge dal bagno. Lui mi guarda con compassione e dice "Certo, è lo sport nazionale: l'Hockey a Piedi. Che poi, in tutto il resto del mondo, si chiama hockey su prato".

Mi prende in giro ancora adesso...