31 marzo, 2008

Disaster Dream

Vorrei raccontarvi il mio sogno di sabato notte.

Sono in ufficio e sto chiacchierando con due colleghe, S. e B. Ad un certo punto ci accorgiamo che sta nevicando: un po' strano, siamo in primavera inoltrata. Vista la particolarità dell'evento, tutti si avvicinano alle finestre per guardare i grossi fiocchi di neve, ma non cadono solo loro dal cielo! anche pezzi di tronchi d'albero, rami di pini e altro materiale che si scaglia a terra distruggendo le automobili sottostanti l'ufficio. Terrorizzati, ci accorgiamo che sta arrivando su di noi un'enorme valanga, annunciata dal vento pazzesco che aveva cominciato a soffiare pochi istanti prima. A quel punto io mi ritrovo vicino ad R., un altro collega e ci precipitiamo verso le scale per scappare. Io chiamo Darcy, ma non risponde, R. chiama la sua ragazza, che invece, molto lontana, risponde che sta bene e si trova in fondo alle scale. Siamo nel vano scala, io sono presa malissimo, perchè non trovo Darcy, la corrente si stacca, siamo tutto al buio e la valanga investe l'edificio. E' come un terremoto e il pezzo di vano scala in cui ci troviamo si stacca dall'edifico e precipita scivolando su non so cosa, verso il suolo. Tutti gridano, io pure.
L'immagine che la mia mente partorisce subito dopo è quella, molto cinematografica del "6 months later". La mia città è distrutta, ogni edificio è ormai solo un rudere e le strade sono completamente coperte e sommerse da uno spesso strato di neve. Io sono alla guida di una motoslitta, alla disperata ricerca di Darcy. Ma ecco che in questo clima di innegabile tragedia, un elicottero atterra su una piazzola. Tra la gente si vocifera che finalmente sia arrivato il sismologo. Esce dall'elicottero, eccolo, è proprio lui, il sismologo!
E sapete, questo benedetto sismologo che faccia ha nel mio sogno? Quella di Johnny Depp. Il sismologo è Johnny Depp.
Adesso ditemi voi...

28 marzo, 2008

Animal Instinct

Suddenly something has happened to me
As I was having my cup of tea
Suddenly I was feeling depressed
I was utterly and totally stressed
Do you know you made me cry
Do you know you made me die

And the thing that gets to me
Is you’ll never really see
And the thing that freaks me out
Is I’ll always be in doubt
It is a lovely thing that we have
It is a lovely thing that we
It is a lovely thing, the animal
The animal instinct

So take my hands and come with me
We will change reality
So take my hands and we will pray
They won’t take you away
They will never make me cry, no
They will never make me die
And the thing that gets to me
Is you’ll never really see
And the thing that freaks me out
Is I’ll always be in doubt

The animal, the animal,
The animal instinct in me
It’s the animal, the animal,
The animal instinct in me
It’s the animal, it’s the animal,
It’s the animal instinct in me



Perchè mi piace tantissimo, perchè ancora mi ricordo il concerto al Forum di Assago, perchè il video strappava il cuore, perchè mi muove qualcosa nello stomaco, qualcosa che fa venir voglia di alzarsi e fare qualcosa di buono, perchè la voce di Dolores è unica, graffiante e vellutata allo stesso tempo, perchè ha nove anni, non li sente e difficilmente mai li sentirà.

Amsterdam

E' la meta del nostro prossimo viaggio. Darcy ed io insieme siamo stati a Dublino e Galway, a Copenhagen, a Roma, a Lisbona, Rodi e Karpathos, a Edimburgo e Inverness. E' da settembre che non ci muoviamo, quindi abbiamo colto un'offerta della KLM (che essendo parente stretta di Air France, quasi quasi si può dire che viaggiamo con la compagna di bandiera...sob) e con 2 giorni di ferie allunghiamo il ponte del 1 maggio.
Sono molto attirata da questa città, perchè ho capito che mi piacciono particolarmente le città con tanta acqua, per intenderci  ho trovato bellissima Amburgo e altrettanto bella Copenhagen. Quindi Amsterdam, con tutti i suoi decantati canali e case colorate, mi incuriosisce tantissimo. Spero non tradirà le mie aspettative!
Adesso parte la fase di documentazione. Già, perchè Darcy ed io, pur non essendo degli esploratori compulsivi di luoghi selvaggi come Simo&Giò, tutto sommato siamo dei bravi turisti: ci piace molto viaggiare, siamo viaggiatori più "metropolitani" rispetto ai nostri amici sopra citati e quando visitiamo un posto nuovo partiamo preparati, con più di una guida al seguito che abbiamo in parte già letto. Ci alziamo presto, mangiamo come orsi a colazione, a pranzo sfruttiamo il momento morto per visitare i luoghi chiusi - musei -  quando il resto dell'umanità ha le gambe sotto il tavolo, poi ceniamo prestino e andiamo a letto prima del nostro standard perchè siamo belli stanchi.
Non vedo l'ora!

Raptus: pulizie post pasquali

Ieri sera avevo la pizza con le amiche. Avete presente, quelle serate in cui ci si fa del male col cibo (pizza appunto, ma anche meringhe e ovetti di cioccolato), si taglia la giacca a chiunque venga in mente e si ride un sacco. Ecco, le mie amiche sarebbero arrivate a casa mia alle nove, perchè sono atletiche e prima avevano la lezione di acquagym.
Benissimo, arrivo a casa alle sette e decido che il mio bagno è uno schifo e non posso permettermi di ricevere gente e avere il bagno in quello stato. Mi vesto da combattimento e comincio: tolgo dalla stanza tutto il toglibile (stufetta, bilancia, cesto della biancheria...) e mi dedico ai sanitari. Stacco la tenda della doccia e la ficco in lavatrice programmando un lavaggio intensivo. Sbatto il tappetino, passo anche i mobiletti col detergente, pulisco pesa, stufetta e balle varie, passo la scopa ed infine lo straccio con il detersivo per pavimenti. Finisco che è giusto ora di stendere la tenda della doccia, che tra l'altro esce dall'oblò che è una meraviglia.
A quel punto, asciutto il pavimento, dò una lavata a me stessa e preparo il soggiorno per accogliere le mie amiche. Il bagno splende e c'è un delizioso profumo di pulito. Sono una donna felice e soddisfatta. Altro che carriera.
Ah, ho dimenticato un particolare fondamentale: la mia stanza da bagno misura circa 6mq, questo rende tutto più semplice!

26 marzo, 2008

Una casa che profuma di legno

Ho trascorso gran parte di ogni estate della mia vita in montagna. Fin da piccola, quando il periodo estivo significava tre mesi di fancazzismo, sono stata abituata ad emigrare al fresco. Lì in montagna, le case, anche gli appartamenti per i villeggianti, hanno ampie parti in legno che donano alle stanze un tipico profumo. Quel particolare profumo di legno ora mi ricorda la serenità, la spensieratezza e la leggerezza di quando ero bambina e trascorrevo l'estate coi nonni. Mi svegliavo verso le nove, facevo colazione e poi si usciva insieme. Il nonno andava in piazza a chiacchierare con gli amici, io e la nonna facevamo la spesa: pane, giornale, qualcosa per pranzo, ecc...Dopo pranzo, mi bastava il tempo di digerire e poi uscivo, per poi ritornare all'ora di cena. Poi la sera, di nuovo fuori con gli amici, fino a mezzanotte, non di più.
E chi stava meglio di me? Ecco perchè quel profumo è così dolce per me.
La settimana scorsa sono andata al cantiere della nuova casa. Grazie ad una scala a pioli, sono potuta salire in quella che sarà la mansarda. Il soffitto è tutto di legno...quel profumo mi ha invasa e anche se non ci sono ancora nè muri, nè pavimenti, sono stata bene, mi sono sentita proprio leggera, a casa.

21 marzo, 2008

Vorrei fare gli auguri a tutti coloro che passano di qua...



NON DIMENTICARE LA BELLEZZA DEI PICCOLI GESTI E LASCIATI STUPIRE DALLE PICCOLE FELICITA' INATTESE


20 marzo, 2008

Ho voglia che arrivino queste feste

Come una bambina, non vedo l'ora di assaggiare l'uovo di Pasqua al cioccolato fondente che la mamma non mi fa mai mancare, ogni anno. Voglio stare un po' con le nonne e capire bene come vogliono vestirsi al matrimonio perchè, se le lascio fare, una verrà vestita come una severa istitutrice zitella svizzera e l'altra come Moira Orfei.
E per pasquetta, ho una gran voglia di stare all'aria aperta, saremo al lago, spero solo che non piova....conto molto su questo giorno di "vacanza" in più, perchè sono davvero STANCA seppur, come già scritto, oggi mi senta in stato di grazia.

 

Stato di grazia

Oggi ho i capelli elettrici, le mani secche e mi sento gonfia come un dirigibile (sarà forse perchè mi faccio condizionare dal fatto che ieri una collega ha incontrato Darcy in ascensore e gli ha detto "Buona festa del papà!"?????)

Va beh, nonostante tutto ciò, mi sento in una specie di stato di grazia: al lavoro è tutto tranquillo, sarà anche perchè i colleghi ciritici sono in ferie, fuori splende un sole spettacolare ed il cielo è particolarmente terso (il che essendo nella pianura padana, può essere considerato un evento di una certa rilevanza). Prevedo di uscire presto questa sera, dedicarmi ad uno shopping veloce, tornare a casa e proseguire con doccia+scrub con sottofondo musicale soft - magari la colonna sonora di "About a boy" - crema idratante come se piovesse e cena leggera (dato che mi sento uno zeppelin...).
Dopo cena scarpe comode, sciarpa salvagola e via a visitare i sepolcri (qua si usa così). Per fortuna la serata si preannuncia mite.
E domani, il sedicente capo è in ferie, quindi lavorerò con soddisfazione e tranquillità!
Stavo anche pensando di stendere una lista di buoni propositi per la primavera:
rileggere Cime Tempestose (in questa cosa c'è complicità della Francy), bere due litri d'acqua al giorno, fare un minimo di sport, non prendere più l'ascensore (anche perchè avanti così, rischio che mi facciano gli auguri per la festa della mamma...) insomma, le solite cose. Alla fine, l'unica ad avere successo sarà Emily Bronte.

Cose belle da sentirsi dire

"Guarda che io non mi perdo neanche un dettaglio di te."

18 marzo, 2008

Cinque domande sorte nel weekend lavorativo toscano

1. voglio cambiare lavoro?
2. voglio fare la pendolare tra un paio d'annetti?
3. sono ambiziosa?
4. voglio preservare la qualità della mia vita?
5. cosa significa "realizzarmi"?


Domandine da poco, tutte legate tra loro. Devo rispondere in fretta, prima che altri rispondano per me.

17 marzo, 2008

Sono tornata a casa!

Ah che bello accarezzarti perdersi a guardarti
Con gli occhi di un bambino con gli occhi che hai
La neve scende fuori e nasconde i rumori per noi...
Resta a letto non alzarti che ci penso da me
A ingegnarmi a coccolarti a portarti il caffè
Su un vassoio con il sole del mattino apposta per noi


Che vita è
Ma come ho fatto ieri
A fare tutto senza di te
Che vita è
Giri nei miei pensieri
E un posto ancora vuoto non c'è
Che vita è
Dammi un pizzico dammi un morso
Dimmi che un sogno non è


Avrebbe dovuto essere solo una settimana...

....invece alla fine dei conti sono stata via molto di più.
Ma andiamo con ordine.
Martedì 4 marzo sono partita per Bratto, una franzioncina montana in provincia di Bergamo. A Milano, sopra lo smog, sembrava esserci il sole. A Bratto, a poco più di un'ora dal mio arrivo, ha cominciato a nevicare per smettere solo durante la notte. Sembrava che le montagne mi dessero il benvenuto, è stato bello poter guardare fuori dalla finestra e vedere distese di pini con i rami carichi di neve. Perchè ero lassù? Ero ad un corso di formazione pagato dall'azienda per cui lavoro: 5 giorni di Lab con altri 9 colleghi provenienti da altre sedi in cui ci si strapazza il cervello con la comuncazione e l'influenzamento. Il corso è stato divertente, ma ciò che porterò con me di questa esperienza è altro: la sintonia nata con la compagnia di colleghi, con cui si stava ore a chiacchierare dopo cena, il cibo dell'albergo, degno di un grande applauso, il centro termale dell'albergo, dove ogni giorno ho trascorso le pause pranzo, tra piscine riscaldate, bagni di vapore e massaggi.
Sabato 8 marzo alle 17.30 rientravo in casa. Darcy mi ha detto che appena scesa dal treno sembravo una profuga (quindi il centro benessere non aveva sortito alcun effetto su di me), quindi appena arrivata a casa ho fatto un bel doccione e svuotato al volo la valigia, per poi ri-riempirla dopo poche ore.
Domenica 8 marzo alle 15.00 sono partita per Massa Marittima, motivo del viaggio, una specie di riunione di 2 giorni. Con 2 colleghi abbiamo cenato e dormito vicino a Pisa e proseguito il mattino dopo. Sono rimasta a Massa Marittima lunedì e martedì 11 dopo pranzo siamo ripartiti per tornare a casa. Abbiamo deviato per Siena, dove ci aspettava un'altra collega. Siamo rientrati a casa che erano ormai le 20 passate. Ero morta di stanchezza. Ma Siena, quant'è bella??
Mercoledì, giovedì e venerdì ho ripreso il normale tran tran del lavoro, ma ero sommersa, letteralmente sommersa dalla posta e da altre pallosissime cose da fare...In sostanza, non ho avuto tempo di scrivere.
Ieri notte, mentre mi rigiravo nel letto cercando di prendere sonno, ho pensato che finalmente stamattina avrei scritto, magari più di un post, perchè ne avevo voglia, l'avrei fatto anche subito, avendo la possibilità. Questo blog mi è mancato, mi è mancato il tempo che ci dedico, il tempo in cui scrivo semplicemente quello che mi passa per la testa.

03 marzo, 2008

Vi saluto per una settimana...

Velocemente vi saluto, perchè domani mi mandano sui monti in provincia di Bergamo a fare un corso su comunicazione e relazione. Torno sabato pomeriggio, ma domenica dopo pranzo già riparto per Massa Marittima dove mi aspetta una mega riunione di due giorni assolutamente inutile.

E poi, al mio ritorno, racconterò...