31 maggio, 2011

Stella stellina





Non vorrà dire niente. Non sarà un segno del cielo. 
Ma ieri notte, mentre riavvolgevo le tende da sole, ho alzato gli occhi e ho visto illuminarsi distintamente nel cielo una stella cadente. Bella, splendente, scintillante. E' durata solo qualche istante, poi si è spenta. Ho pensato a quanto doveva essere luminosa, per far bella mostra di sé la notte fra il 30 e il 31 maggio ed essere visibile dal mio balcone cittadino, con le luci dei lampioni, delle case...Era tanto tempo che non ne vedevo una, da un San Lorenzo memorabile di tanti, tanti anni fa in cui ne vidi più di 30, passando la serata sdraiata su un prato, in montagna, tra i boschi e tra amici. Oddio, son passati 17 anni...no, non è possibile, aspetta che conto meglio...eh no, era il '94 quindi o non so più contare o sono proprio 17 anni. 


Allora penso che si sono verificati 2 prodigi.


PRIMO. La mia bambina sta arrivando e proprio in questi giorni io vedo una stella cadente nel cielo. Non il 10 agosto. IERI.


SECONDO. Sono passati 17 anni, ma sapete che io con gli amici di quella sera sono ancora in contatto? Praticamente con tutti? E nessuno di loro vive qui, nella mia piccola città. Eppure sono ancora tutti nella mia vita. Se non è un prodigio anche questo...


Questi due pensieri, portati da quella stella, fanno di oggi una giornata meravigliosa, in cui qualunque cosa accada, che Ballerina nasca o no, nessuno riuscirà a togliermi il sorriso.

30 maggio, 2011

Un po' di distrazione dall'argomento Ballerina

Ieri sera io e Darcy abbiamo visto "Il discorso del Re". Film bellissimo. Colin, bontà sua, strepitoso. Solo un pensiero mi passa nella mente: forse era meglio vederlo in lingua originale, o forse no, forse meglio rivederlo in lingua originale, così capisco tutto meglio. Comunque sia, stupendo. 


Durante la scena cruciale del film, il discorso che dà il titolo al film stesso, il discorso di Giorgio VI alla nazione, in cui il sovrano annuncia che è stata dichiarata guerra alla Germania di Hitler a seguito dell'invasione di quest'ultima ai danni della Polonia, si sente una meravigliosa musica in sottofondo. E' una carezza di archi e fiati, una soave melodia tanto lieve quanto ricca di forza, che sembra sostenere ed incitare il Re nella difficile impresa di comunicare una cosa tanto grave ad un microfono, dietro cui c'è un regno intero. La musica sembra davvero fargli coraggio, spingerlo, aiutarlo. E' un crescendo, alla fine del quale il Re compie egregiamente il suo dovere.






Ora, io forse sono un po' di parte, perchè mio papà da molto piccola mi ha crescita a rock anni 70 e Beethoven, ma a me dà proprio i brividi.


http://www.youtube.com/watch?v=4uOxOgm5jQ4

E ogni volta che lo ascolto mi chiedo: come può un paese che ha dato i natali ad un simile talento, come può essere arrivato al punto a cui tutti sappiamo essere arrivato? 
Sembra tanto, ma sono passati poco più di cinquant'anni...

27 maggio, 2011

Circa un anno fa

26 giugno 2010.




Una delle mie amiche più care dà una festa, si chiama Baby Shower e in sostanza trattasi di americanata in cui una donna incinta festeggia con sole amiche donne l'arrivo della prole. Nel caso specifico, trattandosi di femmina, tutto doveva essere ROSA: le invitate dovevano indossare qualcosa di rosa, la casa era addobbata con festoni e palloncini rosa; piatti di carta, bicchieri, tovagliolini, tutto rosa. Anche il cibo: focaccine, torte, pasticcini. Tutto rigorosamente rosa. 


In quel periodo io inseguivo la cicogna e il il 25 giungo avevo scoperto che anche per quel mese, mi era sfuggita.


Io che speravo di andare alla Baby Shower con un meraviglioso segreto, di poter pensare tra me e me "Ah ah, tanto anch'io presto sarò mamma", io che pensavo che mi sarei sentita dire "Perchè non bevi lo spumante?" e "Ma che splendida luce hai negli occhi, devi dirci qualcosa?", invece ho dovuto imbottirmi di Moment (perchè io ho sempre avuto il ciclo doloroso) e affrontare una giornata campale. 


Eravamo là a pranzo, con i miei e Darcy, prima che la vera e propria festa iniziasse. La mia amica è bellissima, la sua pancia è stupenda, la sua casa impeccabile, suo marito e i suoi al settimo cielo, tutti raggianti. 
Io sono felice per lei, lo sono davvero e ringrazio che nessuno sappia dei nostri tentativi falliti perchè non sopporterei il compatimento. Dentro di me, oltre all'innegabile dolore fisico, mi sento un disastro: secca, inutile, vuota. Fa molto più male questo che i crampi alla pancia. 
Poi comincia l'emicrania. E non ce n'è più per nessuno; non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti, la testa mi si spacca in due nonostante le pere di analgesici. 
Morale, dopo pranzo sono stesa sul divano con la vitalità di un verme. Mi scuso, non ce la faccio, vado a casa. Non ce la faccio ad affrontare la festa. Sono mortificata, sul serio.


Ma dentro di me mi chiedo se fosse l'emicrania, se fossero i crampi o se fosse intervenuto anche qualcos'altro: la mia incapacità di affrontare la gioia che quel pomeriggio prometteva, i festeggiamenti per l'arrivo di una bimba, mentre io non riuscivo a far altro che sentirmi sbagliata, circondata da tante dee della fertilità.

Ancora oggi, non so cosa sia vero. Quello che so è che adesso che mia figlia sta per nascere, un po' mi sento in colpa. Mi sento in colpa con chi, come me un anno fa, cerca e non trova. Mi sento in colpa per essere mancata in quel pomeriggio. Mi sento in colpa per essermi disperata senza motivo. Mi sento in colpa perchè oggi, per l'ennesima volta, un'amica mi ha detto "neanche stavolta".

26 maggio, 2011

Ditemi se è normale



Ore 3.32 prima tappa in bagno. Abbiamo il condizionatore accesso sui 27 gradi, più che altro per combattere l'umidità, ma io sono fradicia.


Ore 3.44 torno a letto e, finalmente, prendo sonno, ma per poco.


Ore. 7.44 la sveglia di Darcy suona, lui si alza, stacca il condizionatore, apre la portafinestra e io sento entrare profumo di spaghetti alle vongole.


Ore 8.03 tuoni fulmini e saette. Mi alzo, tanto sono ben sveglia, e riavvolgo le tende da sole, rimaste abbassate dalla sera prima. 


Ore 8.10 faccio colazione mangiando cereali al cioccolato fondente, ma pensando agli spaghetti alle vongole.


Ore 9.00 Darcy esce, io sono sul divano, nel frattempo ha piovuto e finalmente fa fresco. Mi assale l'abbiocco e dormo fino alle 10, quando mi sveglio nel panico: stavo sognando di essere in una bella boutique della mia città dove, invece che guardare vestiti, stavo ammirando una carrozzina blu scuro e verdone di velluto drappeggiato: un autentico orrore che nel sogno mi piace.


Ore 10.10 doccia salvavita. Mi sento un'altra.


Ore. 10.40 da fuori sento entrare profumo di arrosto. Ora, o sotto stanno aprendo un ristorante, o io sto dando i primi segni di follia. E poi l'arrosto neanche mi piace...


Ore 11.00 nonostante tutto, sto già morendo di fame. Meno male che sono a pranzo dalla mamma che ha fatto le crespelle.

24 maggio, 2011

Mi mancherà il pancione

Tante mie amiche mamme mi dicono che una volta che Ballerina sarà nata, mi mancherà il pancione. Sono convinta che abbiano ragione, è buffo vedersi con quella palla da basket al posto del solito pancino, palla che per altro si muove, assumendo forse assurde. E' emozionante sentire i calci, il solletico (a proposito, io di battiti d'ali e voli di farfalla non ne ho mai sentiti) e la pargola che tenta di farsi spazio dove ormai non sta più - cosa che sta facendo ora in questo preciso istante. 
Sì insomma. Questa bambina è l'amore della mia vita, già adesso che a malapena si è fatta intravedere dall'ecografia. Questa bambina è il sogno mio e del suo papà che diventa realtà. Questa bambina è la gioia di quattro nonni che faticano a mantenere la calma. Il momento è talmente magico che a volte non mi sembra vero che stia succedendo a me e devo guardarmi bene la pancia e sentire i suoi movimenti per capire che è vero. 


Ma diciamo la verità. Non proprio tutto mi mancherà. 


Tipo:

  • Le camicie pre-maman: ne ho due e una è oggettivamente orrenda;
  • le scarpe basse. Carine eh, niente da dire, ma con tutte quelle splendide taccate che non vedono la luce del sole da nove mesi, mi piange un po' il cuore;
  • le caviglie modello zampone, nonostante le creme rinfrescanti e le posizioni tattiche con cuscino sottostante su letto e divano;
  • le mani a salsiccia, che non consentono di mettere anelli e io odio non poter mettere il mio anello di fidanzamento; 
  • avere l'agilità di una balenottera spiaggiata;
  • il bruciore di stomaco dopo ogni pasto; 
  • la lontananza forzata dai gatti;
  • la lontananza forzata dal salame (con questo vi ho già tediato abbastanza, vero?)
  • la lontananza forzata dalla una bella birra ghiacciata, che oggi, con questo caldo...non fatemi parlare.


23 maggio, 2011

Considerazioni mattutine

-Quando ce l'avrai in braccio, sarà tutto naturale
-Qualsiasi sacrificio, verrà ripagato da un suo sorriso
-Ci sono bimbi che dormono senza problemi, inutile pensarci ora
-Noi abbiamo fatto un po' fatica all'inizio, ma si prende il ritmo
-Hai la pancia piccina, ma l'importante è che lei cresca bene
-In faccia non sei cambiata, non hai segni, non hai occhiaie, stai benissimo
-Prima un po' di fresco in montagna e due settimane di mare qui vicino a settembre? ottima scelta per la sua prima estate


-Non capisco come tu possa sentirti pronta
-Ti consiglio solo di non farti assorbire del tutto dalla bambina: lei sarà la cosa più importante, ma ti consiglio di non annullarti, conosco persone che hanno rinunciato a se stesse
-Riposati adesso perchè dopo viene "il bello", eheh
-Ho visto l'esperienza della mia amica S. che tra figlio, lavoro e marito che non la sostiene, adesso è in terapia da un analista
-Per adesso non sei tanto grossa, ma poi...
-S. ha sempre l'aria sfatta
-Ma quest'anno come fate per le vacanze?


Spiego: il primo blocco di frasi sono quelle che mi sento dire dalle mie amiche in questo periodo. Tutte tranne una, che invece mi dice quelle del secondo blocco. Lei non ha figli. E io comincio a chiedermi se sono io che leggo e percepisco negatività nelle sue affermazioni, o se invece c'è davvero qualcosa che non va. 


Voi che dite?

22 maggio, 2011

Lo sapevo

Sapevo che non sarebbe durato. Quando avevo scelto il template precedente, sapevo che avrebbe avuto scadenza breve, perchè nella mia testa volevo poi trovarne uno nuovo per quando sarebbe nata Ballerina di Tango. Solo che sono un'impaziente di natura e non ho resistito e oggi, dò il benvenuto a questo nuovo template, magistralmente sistemato da Darcy (grazie, Amoremio). Lo spazio ora è molto più personale, infatti sia la foto del tramonto che vedete sullo sfondo, che quella sotto il titolo, sono nostre, scattate nell'estate del 2010, istanti di una vacanza fai-da-te, all'insegna della libertà, del sole e del vento, del fish&chips, di strette stradine tortuose e verdi distese profumate. L'ultima vacanza senza la nostra Ballerina.

18 maggio, 2011

Maggio, o del circolo della follia

Vuoi o non vuoi, io a maggio devo sempre essere in fibrillazione, in attesa, in ansia. Da otto anni a questa parte. Sette volte per lavoro, una per figlia in arrivo. Mi fa un po' sorridere, che la mia data presunta del parto coincida con la chiusura fiscale dell'azienda per cui lavoro. Anzi, mi fa ridere proprio, sembra una specie di segno buffo del destino, quando la realtà supera la fantasia. 


Lo ammetto: non c'è assolutamente paragone. Per quanto io possa essere intimorita dal parto, distrutta dal mal di schiena e dal bruciore di stomaco, niente di tutto questo è lontanamente paragonabile al circolo della follia che si crea in questi giorni nell'openspeis. 


Più o meno, le cose vanno così.


Tu hai lavorato onestamente fino a oggi
Ma non è abbastanza
L'obiettivo è lontano
Non hai insistito abbastanza
Non hai anticipato abbastanza
Non hai pensato a Nmila complicazioni per tempo
Non hai chiamato abbastanza il tal cliente
Non hai chiesto l'intervento del tal collega (nella fattispecie, Seavessi, che secondo una certa categoria di capi/colleghi molto nutrita ha un lungo cappello a cono, una bacchetta magica con stellina in punta, lunghi capelli azzurri e vola dispensando incantesimi per tutto l'aere e mandando anche bacini).
Non hai calcolato bene lo sconto
Non hai tenuto conto del partner
Non hai chiesto approvazione per la tal cosa
L'hai chiesta ma non ottenuta per la tal altra
Non hai previsto che il tal giorno nel tal paese sarebbe stata festa e quindi il tal collega non lavora
Non hai tenuto conto dell'ultimo insensato cambiamento del listino
Ti sei confuso e hai mandato al cliente una versione vecchia (cioè di ieri) del contratto standard
Non hai tenuto conto che il cliente non firma neanche gli assegni, figuriamoci sto contratto di 20 pagine
Quindi, la sintesi del tuo capo, chicchessia, sarà che sei un incapace, immancabilmente. 
E se per caso poi alla fine dei conti, il risultato non fa schifo, è stata fortuna. O merito di qualcun altro. Suo, probabilmente.


Ecco...
Capite perchè non mi manca per niente????????

17 maggio, 2011

Non c'è tempo, non c'è spazio

Finalmente batto su questi tasti. Non in senso metaforico, intendo proprio "finalmente ho tempo e modo di sedermi 10 minuti tranquilla e scrivere".


Ammettiamolo, venerdì 13 ha portato proprio sfiga a blogger: prima andava a singhiozzo, poi sparivano i commenti (se non addirittura i post e alcuni commenti che avevo qui sono tutt'ora missing) per poi oscurarsi del tutto per non so quanto tempo. 
Questa però non è stata l'unica causa del mio assenteismo e no, tranquille, non ho partorito nè rischiato minimamente di farlo. La ballerina danza felice nell'utero.


Il fatto è che questo è stato il personalissimo weekend dell'amicizia della Lizzie. 
Sapevo che dovevo organizzarmi per vedere degli amici, quello che non mi aspettavo era che mi capitassero tutti fra capo e collo fra venerdì e domenica. 


Riassunto: venerdì mi chiama Annie e mi dice che mi deve dare borsate di roba per la Ballerina, lei e famiglia tornano nella natia città, ci va bene un aperitivo? Come no, sento Darcy e ci accordiamo per l''aperitivo, che diventa un apericena e che poi diventa una pizza + gelato. Con temporale annesso. 


Sabato mattina sms di Yaya che dice: ma se invece di passare di pomeriggio, io e il pazzo (marito dei calzini, ndr), passiamo per un pranzo veloce? Vi va? Ok, rispondo, se vi accontentate di un piatto di pasta e lo psicopatico promette di non rovistarmi nell'armadio in cerca di roba sua dispersa chissà dove (no, questo non l'ho detto...........si sente che ancora non ho del tutto mandato giù quel rospo??).
Quindi, pranzano qui, arrivando rigorosamente in ritardo e si schiodano da tavola alle 4pm. Io avevo delle commissioni da fare, intanto il cielo era color ferro battuto, quindi Darcy si trasforma in Ambrogio e mi accompagna in centro. 


Per il 8pm aspettiamo un'altra coppia di amici con figlia e relativa seconda borsata di vestiti e roba varia per Ballerina. Per fortuna loro sono più puntuali, la serata si svolge senza problemi, se non che, finito di risistemare la sala e la cucina, la mia schiena è solo un ricordo, al suo posto c'è un ammasso indefinito di ossicini doloranti. Ma ora è tutto passato.


Domenica dopo pranzo visita di M. con marito, che poveri, hanno un sacco di problemi di caccia alla cicogna e come sempre accade quando li vediamo, io finisco per sentirmi un rifiuto umano, una che si lamenta "di gamba sana" come si dice da queste parti, una che non avrebbe niente su cui mugugnare (sempre per usare un tecnicismo).
Passiamo un bellissimo pomeriggio insieme: il vento crea in cielo forme e colori pazzeschi, il clima è meraviglioso, in giro ci sono un sacco di persone per via di una fiera stagionale. 


Camminando mi accarezzo la pancia e sento i passi di Ballerina: penso a lei che sta per arrivare e penso a queste amiche che hanno fatto chilometri per venire a trovarmi e portarmi i bellissimi vestitini delle loro pupe ormai cresciute o per raccontarmi le loro vicissitudini. Attimi di perfezione, per cui valeva la pena, una volta ogni tanto, di sacrificare questa adorabile pagina.

11 maggio, 2011

Attacco di panico





Ragazze, è inutile che la Lizzie tenti di fare la spavalda fino all'ultimo: mancano esattamente 20 giorni al termine in cui dovrebbe consegnare al mondo la ballerina di tango che ha nella pancia e oggi, inizia a vacillare.


Sarà perchè la giornata è iniziata con un tampone vaginale e sarete d'accordo con me, esistono partenze migliori. 
Sarà che poi s'è fatta una discreta coda per consegnare al laboratorio suddetto tampone (un grazie speciale all'unica signora gentile che in 9 mesi mi abbia scambiato il suo numerino, che era precedente al mio).
Sarà che stamattina la bilancia ha decretato che i kg guadagnati in questi mesi sono 12.
Sarà quel che sarà, ma un po' di panico comincia ad assalirmi. La testa mi si affolla di domande:


Capirò quando devo andare in ospedale? boh
Sarò in grado di sopportare sto cavolo di travaglio? mah
Sarò in grado di allattare la creatura? boh
Dormirà, prima o poi? mah
Avrò comprato tutto il necessario per la piccola? forse
Non avrò dimenticato qualcosa di assolutamente fondamentale? probabile
Diventerò oppressiva e apprensiva come mia madre? orrendamente probabile
Diventerò insopportabile? certo
Mi sentirò inguaribilmente inetta? sicuro


Aiuto.


Oggi se riesco vado a trovare un'amica che ha in termine 7 giorni dopo il mio. Vediamo se torno rinfrancata o messa peggio di adesso.


Voi intanto, se potete, lasciate qualche commentino bugiardo e incoraggiante va'...io provvederò al cioccolato.

10 maggio, 2011

One Lovely Blog Award

Un grazie speciale alla mia amica Corie che mi ha premiata con questo prestigiosissimo Award:


Comincerò a montarmi la testa con tutti sti premi!!!

Le regole sono sempre quelle:
-linkare chi ci ha premiati
-premiare e avvisare a nostra volta altri 15 blogger
-elencare 7 cose che parlano di noi.

Mi scuso con le amiche blogger che non compaiono in questo elenco (per me sareste tutte meritevoli!!!) e mi scuso anche con quelle che hanno già ricevuto Awards molto simili e che quindi, se vogliono, dovranno trovare altre cose di loro raccontarci.

Dunque, partiamo dalle cose facili: consegno questo Award a:       
    Ilaria
    Simona
    Seavessi
    Miss MartinaB
    La tina
    Miss Pandora
    Donne al cotto
    Finalmente Mamma
    Pink
    Sfolli
    Serena
    Murasaki
    Wanesia
    Chiara, Cuoca Intollerante
    A.


E adesso passiamo a me. Dato che è qua con me, ho pensato di chiedere a Darcy di elencare 7 cose che mi contraddistinguono, così abbiamo un punto di vista diverso. Dunque, secondo la mia dolce metà, io sono

  1. Esigente
  2. Paziente
  3. Altruista
  4. Elegante
  5. Emotiva
  6. Precisina
  7. Nerd


Ecco, diciamo che sull’ultimo avrei qualcosa da dire…visto da che pulpito…


09 maggio, 2011

Looking back - Dedicato a Chiara, meravigliosa diciottenne

Oggi sono in versione "immersa nei ricordi". Credo capiti a tutti, ogni tanto: sei lì, bella tranquilla e in pace col mondo, poi un profumo, una canzone...e in un attimo viaggi indietro nel tempo ed entri nell'inarrestabile vortice della memoria. 


Siamo nel 1992, in montagna, qua vicino, dalle mie parti. L'estate è clemente, perchè non è molto piovosa, i pomeriggi al paesello scivolano placidi e noiosi tra ghiaccioli, giri in bici e lunghe chiacchierate sui muretti di pietra. 


Indosso un paio di jeans e una maglietta nera dei Guns 'n' Roses, mi arriva alle ginocchia e sulla schiena reca scritti una serie di improperi irripetibili, ma che nessuno capisce, perchè sono in inglese. I miei capelli sono lunghissimi e assolutamente privi di forma. Dio, quanto sono dannata, penso guardandomi allo specchio mentre mi faccio due smokey eyes da far paura. Esco, gli amici mi aspettano; mio nonno, dal divano, mi saluta: "Ciao, O.P.!" (Ore Pasti, perchè dice che mi si vede solo in quelli...).


Prima raggiungere gli altri, passo dalla cabina telefonica. Santo cielo, ve le ricordate? Non erano già più quelle marroni a gettoni, ma quelle arancioni che andavano a moneta. 


Bene, entro in cambina e chiamo M; è tornata in città casa pochi prima e chissà come sta. Mi risponde a monosillabi, non ha voglia di chiacchiere, cosa molto strana per lei. Poi cede e mi racconta che appena tornata a casa ha incontrato un suo ex, c'erano solo loro due in tutta la città, ancora deserta per le ferie d'agosto. E' salito da me, mi dice e poi è successo il patatrac. E adesso ho paura, tantissima, di essere incinta. Non posso essere incinta, dice più a se stessa che a me, tra un mese compio 15 anni, la mia vita sarebbe distrutta...
Non fasciarti la testa prima di cadere, dico io in un impeto di adultità. Lei sembra non ascoltarmi, è già altrove e mi fa promettere che se dovessere essere incinta, io non dovrei dirlo a nessuno, nessuno, nessuno. Perchè in quel caso, non vorrebbe che nessuno osasse proporle di interrompere la gravidanza. Io prometto, giuro e le gambe mi diventano molli. Le dico di tenermi aggiornata e le mando un bacio. Metto giù la cornetta ed esco dalla cabina. Un po' come Clark Kent, sono un'altra: sono entrata lì dentro sedicenne spensierata il cui maggior problema sono le pile di walk-man che si consumano troppo in fretta. 
Sono uscita adulta, catapultata nel mondo reale con un tonfo pazzesco. 



06 maggio, 2011

Ma te le trovi tutte tu?

Mi ha chiesto un giorno mia suocera, riferendosi alle amiche incasinate. Eeeh già, perchè sembra che io abbia questa vocazione della crocerossina (diagnosticatami ANCHE sul lavoro nei confronti dei clienti da parte di un consulente esterno, ma sorvoliamo) che proprio non riesco a levarmi di dosso. 


Tutto ciò perchè, anche in gravidanza, sono stata subissata da telefonate fiume da enne amiche con bisogno di sfogarsi e confrontarsi su argomenti più o meno gravi. Del resto, mica sono diventata malata o sorda. Sono sempre io.


C'è quella incinta, ma senza compagno (quando uno è maturo, è maturo...), quella col marito scemo (sempre lui, quello dei calzettoni), quella col marito evanescente e il figlio diretto discendente di Attila, c'è quella che insegue disperatamente la cicogna, quella che insegue la cicogna e intanto ha pure un fratello malato (tanto)....


Insomma, sapete che c'è? 
Sarà anche vero che sono in dolce attesa e devo dovrei rimanere rilassata e non preoccuparmi di niente, ma a me aiutare le mie amiche riempie di positività, anche se devo ascoltare racconti molto, molto tristi. Penso che se posso aiutarle solo ascoltandole, che male c'è? Penso che sono molto onorata perchè si rivolgono a me, nonostante io non viva i loro drammi. Penso che se ora fanno così loro con me, vuol dire che un giorno potrò fare così anch'io con loro. Penso che le amiche siano preziose, in ogni circostanza, anche quando, all'apparenza, ci caricano di pensieri e responsabilità, perchè ciò che poi riceviamo in cambio, è inestimabile.


Coraggio donne, la vita è dura, ma noi lo siamo di più.

04 maggio, 2011

Quando i desideri diventano gabbie

Siamo bombardati da milioni di messaggi che ci suggeriscono potenziali desideri. La nostra, è la società del desiderio soddisfatto, non si fa più in tempo a volere qualcosa che tac! con qualche piccolo sacrificio e magari l'aiuto del finanziamento o qualche simile diavoleria, siamo in grado di appagare il nostro desiderio. 


Fin qui, se il fenomeno non assumesse proporzioni preoccupanti, non ci sarebbe niente di male. 


Il male insorge quando la nostra incapacità di soddisfare tutte le nostre esigenze esattamente e perfettamente e nei tempi che vogliamo noi, diventa un grande motivo di disagio, diventa una ragnatela che ci imprigiona, una gabbia che ci impedisce di essere felici per ciò che abbiamo. 
Come si può rovinarsi le giornate perchè volevamo il divano rosso e poi alla fine abbiamo dovuto ripiegare su quello verde? Come può questa sciocchezza, risolvibile con un copri-divano rosso, impedirci di sorridere? Come può la nostra stessa rigidità mentale, la nostra intransigenza, la nostra testardaggine, renderci così ciechi da non farci concentrare più su ciò che la vita di bello ci regala, facendoci invece vedere solo ciò che non possiamo avere?


Perchè scrivo queste cose? 


Perchè ho delle amiche blogger e non, che devono affrontare sfide ben più dure, che un mobile che non ci piace perchè non è proprio come lo volevamo. 
Perchè loro inseguono la cicogna più sfuggente e sbeffeggiante che ci sia.
Perchè la vita le sta mettendo alla prova sul serio, mettendole davanti a fatti, decisioni, prese di coscienza che fanno tremare i muri. 

E quindi mi viene il nervoso, nel vedere altri esempi in cui sembra quasi che ci sia una malsana volontà nel cercare di essere infelici e  di conseguenza vorrei prendere questi soggetti per le spalle per scuoterli, abbracciarli, prenderli ad affettuosi schiaffi e dir loro di aprire gli occhi, perchè di motivi per star male, ce ne sono fin troppi senza che ci mettiamo noi stessi a crearceli.

03 maggio, 2011

Ultimi giorni da Mom-to-be

Insomma, ci siamo quasi, oggi la mia rospetta compie 36 settimane, come dire che ormai, siamo agli sgoccioli. Devo dire che questi mesi per certi versi sono volati, a parte i primi 3 in cui il mio stomaco era completamente in autogestione e le mie paure/paranoie/angosce/incubi viaggiavano senza ritegno nel mio cervello.


Da dicembre in avanti, le cose sono andate meglio e il tempo ha iniziato a volare. In un batter d'occhio, eccomi qua, con una decina di chili in più, una faccia che definire stanca sarebbe un complimento, un perenne fiato corto e una fiacchitudine imperante da mattina a sera. Ecco la bellezza dell'ultimo mese da Mom-to-be. Per alzarsi dal divano ci vuole una gru, così pure per girarsi nel letto e compiere una qualsiasi attività domestica diventa un'impresa epica. Rospetta, mi raccomando, cerca di essere puntuale perchè se da un lato volano, dall'altro nove mesi sono proprio lunghi e questi giorni mi stanno mettendo a dura prova. 


Tipo per gli esami ritirati oggi: globuli bianchi, alti. Globuli rossi, bassi. Emocromo, basso. Emoglobina, bassa. Altre robe di cui non conosco il significato, alte. Le urine, lasciamo stare. Per fortuna, non ho l'epatite B, l'epatite C, la toxoplasmosi e l'Aids. 


Detto ciò, sento che quest'effetto Alien che avverto nella pancia mi mancherà, sento che mi sembrerà di essere vuota (e lo sarò), sento che in mio profilo angurioforme mi mancherà....Ogni istante di questo percorso rimarrà per sempre con me e mai, mai penserò che non sia valsa la pena di rinunciare ai salumi e contorcersi dal bruciore di stomaco. Nessun dono è paragonabile a questo. E adesso scusatemi, ma vado a piangere un po'.

01 maggio, 2011

Ricordi matrimoniali

Sull'onda del Royal Wedding, mi sono messa a ripensare al mio, ai momenti, alle sensazioni e ai fatti che hanno caratterizzato l'evento.
Prima di tutto ricordo la lotta per trovare l'abito: una povera tapina che lo voleva intero (non spezzato in bustino+gonna), di tessuto morbido, non rigido, con le maniche e possibilmente non gonfio, sembrava destinata al fallimento. E invece, ho vinto. Ma solo dopo aver aspramente battibeccato con la negoziante. E quando quel mattino l'ho infilato ho pensato: ecco, vedi, lo sapevo che eri quello giusto.
Ottobre mi faceva temere umido, freddino e nuovolaglia minacciosa: la giornata invece è stata mite e non si è vista una nuvola, per 12 ore di fila.
Avrei voluto essere mediamente puntuale, non essere la solita sposa che si fa attendere. Invece ho dimenticato il bouquet a casa, quindi dietro front e conseguente ritardo di 20 minuti (Darcy pensava, con grande ottimismo, che avessi rotto il vesitito).
Pensavo che avrei avuto lo stomaco chiuso, invece io e Darcy abbiamo mangiato forse più degli invitati, riducendo all'osso il rituale giro fra i tavoli (che avrebbe sottratto tempo prezioso alla forchetta).
Di solito le bomboniere rompono solo le scatole: sono oggetti inutili, che occupano spazio sui ripiani delle librerie e attirano polvere. Per ovviare a tutto ciò, le nostre bomboniere erano bottiglie di ottimo vino. Pensa un po', nessuno se n'è lamentato...
Il momento più piacevole? Sarà brutto, ma quando se ne sono andati tutti gli invitati, io e Darcy siamo saliti in camera (avevamo una stanza lì nell'agriturismo) e io mi sono tolta, nell'ordine: le scarpe, le calze, il vestito, le rose dalla testa e le credo 50 mollettine che mi tenevano su i capelli. 
A quel punto ho abbracciato mio marito e ho assaporato un folle senso di libertà mai provato prima.




Sono proprio io, circa 10kg fa.