29 aprile, 2010

Ditemi che


sono noisosa, banale, che dico cose scontate, che sono acida e polemica.

Però, sentir parlare di

spirito di sacrificio, fatica, impresa eroica, coraggio

durante una partita di calcio, in cui ventidue super-stra-mega-ultra-pagati ragazzi mediamente poco furbi(mi scuseranno i pochi che lo sono se per una volta mi scappa di generalizzare, chiedo perdono) si comportanto in maniera assai poco sportiva, come primedonne - come ormai accade sempre, che tristezza....

...dicevo, sentir usare quelle parole così forti per parlare di una partita di calcio (importante, per carità), mi dà un po' fastidio.

Non c'è niente da fare: sono sempre più intollerante al calcio.


26 aprile, 2010

Illuminazione


Oggi ho capito il motivo portante per cui detesto profondamente il mio lavoro. Sì, perchè in sostanza sono una noiosa telefonista; sì, perchè in sostanza sono una rompiscatole che importuna il prossimo; sì, perchè lavorare con le provvigioni non è il mio forte.
Ma sopra ogni cosa, perchè questo lavoro stimola l'antagonismo, la competizione e la rivalità. Quindi ALLONTANA le persone une dalle altre.

25 aprile, 2010

Rifletto


"The object of affection did not matter; the feeling did"

Da Espresso Tales di A. McCall Smith.



19 aprile, 2010

Coraggio


Sonno come se non dormissi da giorni
Senso di colpa per gli eccessi alimentari del fine settimana
Desiderio di uscire, stare all'aria aperta, camminare sull'erba, correre in bicicletta, leggere al sole sotto un grande cappello di paglia
Tante cose a cui pensare, alcune belle, altre meno
Il fisico che accusa la primavera tardiva e quindi partenza con l'assunzione sistematica di potassio e magnesio
Solito immancabile senso di ribrezzo per il rientro in ufficio
Solito confortante pensiero che alle 6 uscirò e tornerò a casa.

Coraggio, inizia un altro lunedì.




15 aprile, 2010

Thanksgiving day


Vorrei ringraziare Darcy che, da nerd doc qual è, ha risistemato questo blog, inpiegabilmente oscurato da ieri.
Sembrerà sciocco, ma non poter venire qui mi mandava parecchio in sbattimento.


12 aprile, 2010

Sei delusioni


Prima dei giorni di Pasqua, prima della gita in Svezia, ho avuto l'ennesima riprova che niente, niente fa male come le delusioni che danno le persone che pensi siano amiche.
Troppe volte, è successo troppe volte, eppure ci ricasco sempre. Magari sono piccole cose, comportamenti apparentemente senza importanza, oppure sono grandi torti, atteggiamenti incomprensibili. Sta di fatto che fanno male, anche se può essere difficile ammetterlo, fanno male perchè ho riposto male le mie aspettative, un'altra volta.
E va beh, tutto ciò non può che farmi pensare che ho fatto bene a restringere ben bene la cerchia di persone che considero davvero uniche al mondo e che so che non mi deluderenno mai. Perchè non appena ho ripreso fiducia e ho riaperto le porte, ne ho ricavato una delusione, anzi sei. Perchè eravate in sei.

09 aprile, 2010

Martini? Guinness?

Sono due giorni di fila che esco dall'ufficio con una voglia cocente di Martini Rosso con ghiaccio e una fettona d'arancia.
In alternativa gradirei una pinta Guinness spillata come si deve, ma una di quelle buone che si bevono là. Anzi, un paio. Almeno.

Devo preoccuarmi?

Per ora, buon weekend.

Difficoltà all'orizzonte


Che la vita non fosse mai facile, l'abbiamo capito da tempo. E' solo che, ogni tanto, sarebbe bello che qualcosa fosse facile. Invece no. Se mi guardo attorno, le mie amiche più care, chi più, chi meno, sono tutte in mezzo ai casini e mica casini da poco, roba seria, che toglie il sonno, fa incavolare con il mondo e domandarsi perchè a me??
Io, con la primavera che sboccia e la vita che si risveglia dopo questo lungo e gelido inverno, rifletto su come sta andando il 2010 e su cosa potrebbe portarmi. La risposta è tante difficoltà. Per cominciare dalle relazioni con le amiche di cui sopra, che hanno bisogno di quel poco sostegno che posso dar loro come amica appunto, e non è mica un compito semplice. Nemmeno da sottovalutare.
Poi ci sono le nonne, 90 e 85 anni, donne di ferro che hanno vissuto la guerra e sono sopravvissute ai mariti, donne sempre più fragili e che ogni tanto ho paura che scivolino via. Non ho mai tempo per loro, non va bene.
I genitori, che si fanno in quattro per noi, ma a me piacerebbe che si concedessero più tempo per loro. Alla fine, sono in pensione, hanno lavorato una vita, perchè non se la godono un po' di più? Non so più come dirglielo, anche perchè pure loro, più passa il tempo e mica tornano bambini...
Il mio lavoro, croce e delizia della mia vita (delizia ormai non più da 4 anni, a dir la verità!): oltre al vomito per le dinamiche carrieristiche che permeano la multinazionale americana, adesso si aggiunge pure la spada di Damocle dello spostamento di sede (=imminente pendolarismo) e, peggio, la prospettiva di cambiamenti nella professione (obbligati, imposti) che non lasciano presagire nulla di buono. Che fare? Impegnarsi per cambaire aria, uscire da questa "struttura" e cercare di entrare in una dove la vita sia un po' più tranquilla. Ma se mi imbarco nella ricerca di un nuovo ruolo (dentro e/o fuori di qui), che fine fanno i progetti di espansione demografica che ho nella testa? Devo rimandare, devo scegliere? Che male di testa...
Welcome to the world, baby girl*




*citazione del titolo di un libro di Fannie Flagg, titolo che in italiano è stato orribilmente tradotto e che quindi ho rimosso...

08 aprile, 2010

Primavera svedese


Ho scoperto un rumore nuovo: quello di un velo di ghiaccio sull'acqua quando si rompe al passaggio di una barca, un rumore limpido e pungente.
Ho trovato conferma che il mio corpo preferisce il freddo al caldo. Il freddo mi vitalizza, mi spinge a muovermi, mi rende sveglia e frizzante. Il caldo invece mi rende fiacca, stanca e mi fa sentire gonfia.
Ho visto ancora una volta che nei paesi del nord Europa i colori sono davvero diversi dai nostri: le case, il cielo, le nuvole, i prati, la luce del sole.
Ho scoperto che a Stoccolma in primavera, può esserci un sole limpido e brillante, che scalda, ma non troppo. Però il giorno dopo può nevicare fitto fitto e far rimpiombare la città nell'inverno.
Ancora una volta ho avuto conferma che nei paesi scandinavi non avranno il bidet, ma la gente ha un senso civico da cui avremmo solo da imparare.
Ho confutato la teoria che gli svedesi sono tutti alti, biondi e con gli occhi azzurri: Stoccolma è una città interraziale, con un sacco di bei e belle morettone asiatiche, africane, latine...
Ho scoperto che in Svezia hanno l'usanza molto carina di mettere su ogni finestra di casa una piccola lampada e una pianta (un'orchidea, una piantina verde). Davvero su tutte!


01 aprile, 2010

Auguri!


Buona Pasqua a tutti, miei carissimi amici di blog!!!