23 luglio, 2008

Estate 2008

Ricordo con sottile malinconia il periodo in cui il canto delle rondini e l'odore dell'autan significava vacanze. La scuola finiva, anche per mamma, quindi al mattino ci si svegliava con calma, colazione alle volte al bar, facevamo una passeggiata in centro, accompagnavamo la nonna a fare la spesa e poi tornavamo a casa a preparare il pranzo. Il tutto con il sottofondo musicale della radio che trasmetteva le tipiche canzoni estive con la scadenza breve come quella di uno yogurt.
Andavo in piscina con le amiche: ero sempre, sempre, sempre la più bianca e quella con le protezioni altissime nello zaino, il mio invicta viola e verde. Il mio inseparabile zaino conteneva anche la smemo, l'occorrente per scriverci - per lo più stilografiche con inchiostro colorato, a pensarci adesso portarle in piscina mi sembra piuttosto rischioso - il walkman (roba preistorica, insomma), il portafoglio, il costume di ricambio e il necessario per la doccia. Passavano così intere giornate, in cui respiravo un'impagabile aria di libertà dagli impegni scolastici.
Quando anche mio papà raggiungeva le sospirate ferie, facevamo le valigie e ci trasferivamo in montagna e lì cominciava un'altra vita fatta di passeggiate, escursioni, pranzi e cene della nonna.

Oggi mi è venuta una punta di voglia di tornare indietro a quei giorni, ma poi mi è passata subito. Non sono abituata a rimpiangere i tempi passati, non lo faccio quasi mai.

Ora lavoro tutto il giorno, quest'estate farò una sola settimana di ferie a cavallo di ferragosto, sono stanca e non ne posso più di un sacco di gente, ma va bene così...ad ottobre mi aspetta la Patagonia.

22 luglio, 2008

Ho tanta voglia di andare qui...

lagpianalunga1

Scarpe

ballerineLo ammetto. L'ho fatto di nuovo. Ieri sono andata a fare 2 passi dopo il lavoro e del tutto non intenzionalmente ho acquistato un paio di scarpe. Il fatto è che ero stanca e annoiata da un pomeriggio che definire palloso è dire poco. E poi, è da mesi che facevo il filo a quelle ballerine, solo che avevano un prezzo improponibile. Comode, estive ma non troppo, color tortora, ottime coi jeans, con un pantalone più elegante, ma anche con una gonna. Come si fa a farne a meno?
Quando sono iniziati i saldi, le hanno scontate del 30%...ed erano ancora troppo care. Ieri, di fronte ad un 50% di sconto, non ho saputo dire di no. Sono entrata, ho detto il mio numero e appurato che c'era, le ho provate e comprate. Era destino.

A volte capita

Messaggio per chi in questi giorni, mi avvicina come se mordessi e mi dice: cos'hai, spero di non averti fatto niente di male, c'è qualcosa che non va, ti vedo strana, ti sento lontanta....

Non è che uno può essere sempre a mille;
sempre riposato,
sempre di buon umore,
sempre disponibile per fare due chiacchiere,
sempre tranquillo per una telefonata,
sempre disponibile per prendere un caffè,
sempre ben disposto a interagire col prossimo.
Capitano giornate in cui si è molto presi dal lavoro, dalla casa, dalla famiglia, dalle spese, dai conti...capita di avere mal di testa, di essere stanchi, di aver bisogno di ferie.
Capita di avere un capo imbecille, capita di dover svoglere un lavoro ingrato.
Capita di non essere proprio sempre a mille.

Ciò non significa che io sia incazzata, lontana, strana, distante, bla bla e bla!!!

21 luglio, 2008

Matrimonio altrui

20 Luglio 2008. Primo matrimonio dell'anno, una compagna di università.
Il cielo ci aiuta, è parzialmente coperto quindi non c'è il caldo micidiale che ci si potrebbe aspettare. Sveglia alle 8 del mattino, in piedi alle 8.20, pronti per partire alle 9.45. Io sfoggio un vestito marrone testa di moro un po' stile impero, con stola che sfuma verso il rosa e gioielli in tinta, quarzo rosa, ametista e tormaline. Scarpe tortura assicurata con un tacco per me vertiginoso. Darcy in blu scuro con camicia glicine chiarissimo. Belli come il sole, alle 10.20 parcheggiamo. Lo sposo è già trepidante davanti alla chiesa. La sposa è puntuale, la cerimonia e in versione sprint, il prete è giovane e forse affamato. Dopo il lancio del riso e le foto di rito, la carovana infiocchettata si muove in direzione ristorante. L'aperitivo è in giardino: spumante e cocktail con focaccine, pizzette, scaglie di grana e patatine, tutto il necessario per uccidersi ancor prima di cominciare. Un gruppo di senza vergona saccheggia il buffet matrimoniale pur non essendo invitati (poi li noterò seduti nella sala accanto alla nostra) con una naturalezza disarmante, roba che io sarei morta piuttosto che farmi un numero del genere. Dopo essere sopravvissuti all'aperitivo, alle 14.00 ci mettiamo a tavola. Darcy, ormai avvezzo ai pranzi nuziali, stima il caffè per le 18.00. E ci azzecca. Dopo 4 antipasti, un sorbetto, 2 primi, 2 secondi, la torta nuziale, i dolci a buffet e la macedonia, finalmente i sospirati caffè.
Tanti saluti e baci agli sposi e ci defiliamo. Prima di raggiungere l'auto, rompo il tacco destro per la seconda volta (mi era già successo, ora provvederò a picchiare il calzolaio), ma ormai non mi incavolo neanche, tanto l'obiettivo è andare a casa e mettermi comoda. Cosa che avviene alle 19 passate. Sono 11 ore che sono in ballo. Dopo una serata in totale relax, a mezzanotte mi butto nel letto e crollo istantaneamente. Che fatica. Ed era il matrimonio di qualcun'altro.

11 luglio, 2008

Domanda

Vi sembra corretto che le case editrici ripubblichino romanzi già editi da altre case editrici cambiandone il titolo?

Lunedì pomeriggio ero in libreria e mi è capitato proprio questo: vedo un romanzo su uno scaffale, l'autrice mi piace, quindi lo apro e leggo la trama. Ma l'ho già letto!!! Certo, con un titolo diverso, molti anni fa. E dire che stavo per comprarlo. "Per amore di Elena" di Elizabeth George, edito da Mondadori, è diventato "Corsa verso il baratro" edito da Longanesi. Stavo per comprarlo...meno male che sono stata così furba da leggere la trama, perchè il titolo nuovo stava per trarmi in inganno.

So che non si tratta di un caso isolato, sono capitati altri casi simili. Sia come sia, secondo me è un'abitudine antipatica. Ecco.

08 luglio, 2008

Parigi

Vado a Parigi due giorni, parto oggi, nel tardo pomeriggio. Ma prima di invidiarmi sappiate che vado per lavoro e andrà di culo se riesco a vedere qualcosa che non sia l'hotel e l'ufficio.
Però Parigi è Parigi e solo pensare che ci vado mi fa stare meglio.

PARIGI

04 luglio, 2008

Amicizia tra uomo e donna?

A parer mio, esiste. Lo dico perchè lo vivo, ogni giorno, da una vita. Due delle persone per me più care al mondo, quelle con cui so di avere un indissolubile rapporto di amicizia, sono uomini. Sono amici tra loro, sono diversissimi, due persone strane nel complesso, ma splendide. Siamo cresciuti insieme e per quanto possa sembrare un luogo comune, conta. Sono le classiche persone che so di poter chiamare a quasiasi ora, qualsiasi giorno. Loro sanno di poterlo fare con me...e lo fanno, soprattutto uno dei due. Sono fortunata, una mosca bianca, un'aliena? Boh. Ho anche amiche donne. Sono selettiva, mica asociale. In ogni caso non credo che si possa generalizzare, io detesto le generalizzazioni e i luoghi comuni.
Purtroppo in questi giorni sto vedendo sulla pelle di un'amica, quanto sia difficile per il prossimo pensare che una donna possa essere amica di un uomo. Quanto sia più facile e gustoso pensare che siano amanti (dato che lei è fidanzata), oppure che lui sia innamorato, ma lei lo respinga, oppure che siano innamorati e stiano lottando contro i loro indomabili sentimenti...Molto più facile abbandonarsi a questo scenario da soap opera, alimentarlo con fatti solo supposti, o del tutto immaginari, piuttosto che pensare "caspita, quei due sono amici".

03 luglio, 2008

Je déteste ça

Non sopporto il malignare per il gusto di malignare.
Il voler cercare del marcio a tutti i costi.
Non sopporto che ci sia gente che non ha nulla mi meglio da fare che parlar male degli altri.
Mi manda in bestia la sistematica ricerca della magagna (per dirlo con un termine locale).
Non sopporto l'accanimento, il gusto del pettegolezzo cattivo.
Mi sorprende vedere questi comportamenti da parte di persone da cui non me l'aspettavo.
Mi sorprende vedere questi comportamenti da molte più persone di quante mi immaginassi.
Non sopporto che poi vengano mascherati da disinteressata apprensione, mentre è un'indagine finalizzata alla cattiveria gratuita.
Mi dà in testa chi sa solo tirare conclusioni affrettate.

Mi dà in testa ora che le vittime sono degli amici, chissà se lo sono anch'io.