29 agosto, 2011

Congedi e sensi di colpa





La maternità ordinaria sta per scadere, la Ballerina compirà 3 mesi tra poco e il tempo, manco a dirlo, è volato. Nei miei piani c'è lo smaltimento di un po' di ferie (se me lo permettono, di tutte) e poi lo sfruttamento completo del congedo parentale facoltativo, cioè altri 180 a casa per svezzare e veder crescere la mia creatura. Tutto bene quindi, direte voi. All'atto pratico avete ragione, problemi non dovrebbero essercene.
L'unica nota stonata è che mi sento vagamente in colpa. 
Perchè sono stata in maternità anticipata dopo il terzo mese
Perchè essendo pagata a provvigioni, la mia retribuzione veniva calcolata sulla base di quella dell'anno precedente, che essendo andato particolarmente bene, mi ha consentito di starmene sul divano ad accarezzarmi il pancione, mentre mi accreditavano dei buoni stipendi
Perchè penso a chi è mamma e un lavoro fisso non ce l'ha e fa i salti mortali per sbarcare il lunario (che meravigliosa espressione! un po' vintage)
Perchè mi spiace vedere Darcy che lavora e io a volte ho l'impressione di fare la principessina
Perchè penso a chi è stata costretta a tornare al lavoro dopo il classico terzo mese di vita del pupo, per non perdere il lavoro stesso
Perchè da un lato forse, vorrei tornare, perchè cominciano a friggermi le mani


Ma poi...penso alla Ballerina, che per almeno altri 3 mesi mangerà solo il mio latte, per enne volte al giorno. Lavorando, come farebbe lei? Dovrei togliermi il latte tutte le sere e lasciare i biberon alle nonne...
E poi penso a me, a quante volte ho pensato "al diavolo tutti (o quasi) in questa azienda ingrata a cui ho dedicato tanto tempo e tante energie e mai, MAI ho ottenuto le poche stupidate che ho richiesto!"
Poi penso che stando a casa, faccio un favore ai miei beneamati capi, perchè se tornassi, diciamocelo chiaro e tondo, non saprebbero cosa farmi fare...


Quindi forse faccio un favore un po' a tutti se metto il bavaglio alla voce dei sensi di colpa idioti e procedo con i piani originali. 


Ecco, l'ho scritto, il buon proposito è nero su bianco. Intanto, oltre al bavaglio, comprerò anche dei tappi per le orecchie per me, che non guastano.



25 agosto, 2011

Cosa direbbero i nonni

Dopo le settimane passate al paesello in montagna, era inevitabile che riaffiorassero tanti ricordi in cui sono protagonisti i miei nonni. Le mie due nonne, una arzilla 91enne e una molto meno arzilla 86enne, sono ancora qui e tra un acciacco e l'altro, vivono la gioia dell'arrivo della Ballerina. Ma i loro mariti non ci sono più, ormai da anni, e in montagna ho cominciato a pensare a quanto sarebbero stati felici di conoscere la piccola.
Conoscendoli, probabilmente nonno L. le farebbe già vedere le partite del Milan tentando di suscitare in lei un tifo primordiale da cui mai potrebbe separarsi; la porterebbe a spasso fino al campo di aviazione a vedere gli aerei ed i paracadutisti, come faceva con me; le insegnerebbe a tirare la pasta per gli agnolotti (già ora, sì sì lo farebbe già ora ;-)) e le canterebbe le canzoncine in dialetto. Nonno G. invece, la terrebbe vicina mentre si cimenta con le parole crociate o con l'ultimo libro di Eco e tenterebbe di imbastire con lei le prime conversazioni. Anche in tedesco va, che che serve sempre.
Penso che farebbero proprio così. 

Ciò di cui sono certa è che adesso sono là, da qualche parte nel cielo. Stanno fumando e giocando a carte, probabilmente stanno discutendo animatamente perchè a nessuno dei due piace perdere e anche perchè il Milan avrà pure vinto l'ultimo scudetto, ma la Vecchia Signora è sempre la Vecchia Signora (ebbene sì, mio nonno G. aveva questo grande, enorme difetto...ma chi non ne ha ;-)). Sì, stanno discutendo, ma di tanto in tanto guardano giù e poi si sorridono felici, vedendo le guanciotte della loro bisnipotina.




23 agosto, 2011

Ironia della sorte





Mesi e mesi a cercare la cicogna. Mesi passati a sognare la Ballerina (o un Ballerino, allora non potevo immaginare), mesi a chiedersi Ma andrà tutto bene?, ad arrovellarsi, ad imparanoiarsi, a crogiolarsi e poi a ripigliarsi....e a vedere le amiche panciute come esseri perfetti e funzionanti come io non ero. Delle vere e proprie dee della fertilità.


Poi arriva la Ballerina e tutto questo resta un ricordo, doloroso, formativo, importante. Un pezzo di me messo in soffitta.


Oggi: visita di controllo post parto. Vado dal gine niueig con un consistente ritardo (la visita è consigliata a 40 gg dal parto, io ho partorito il 5 giugno, fatevi due conti) e un po' di angoscia perchè, pur allattando, ho già avuto il ciclo. In sostanza, dalla visita è emerso che sono già di nuovo ben ben operativa, ovulazione a mille. Già. Il gine niueig mi guarda sorridente, un po' divertito di fronte alla mia espressione di sconcerto e mi dice: "Wow, superfertile, 10 e lode!...Ehm, occhio allora". 


Se non fosse che in concreto è una cosa bella, che io funzioni così bene, mi verrebbe da battere la testa contro il muro. 
Ma dico io, ma si può??

22 agosto, 2011

A piccoli passi


La vita con la Ballerina si è evoluta moltissimo nelle ultime settimane. Fino ai fatidici 40 giorni, questi esserini sono così piccoli che sembra di poterli rompere ogni volta che li si prende in braccio. Poi non li capiamo: piangono quando hanno fame, sonno, caldo, freddo, mal di pancia...e distinguere i pianti è roba da professionisti. Le espressioni sono in genere tre: sveglia, nanna, pianto. 
Improvvisamente poi, iniziano i veri sguardi, i sorrisi, abbozzi di risate, gli occhi che finalmente vedono e captano quello che si muove tutt'attorno. E lì per me è scattato qualcosa. La Ballerina, da neonata amata incondizionatamente perchè mia, perchè tanto voluta, perchè fatta con tanta fatica, ha iniziato ad essere anche una splendida, socievole, simpatica e sorridente bambina e cui voler bene perchè è così lei, non perchè è mia. Vi sembrarà un passaggio automatico e magari non significativo, ma vi assicuro che per me è stata una svolta fondamentale. Adesso le giornate via via diventano più regolari tra poppate, pannolini e passeggiate. Le notti sono più quiete (ma non diciamolo troppo forte...) e io sono molto, molto meno stanca. Quindi posso partire con i buoni propositi dell'autunno. Non so ancora quali saranno (!), ma ne avrò e appena li avrò chiari in mente, ve ne renderò partecipi. Uno, a dire il vero, lo so già: ricominciare a  fare dolci. Ma solo quando questo caldo devastante ci avrà salutati e potrò osare accendere il forno.

17 agosto, 2011

I bambini fanno miracoli

La vecchia Lizzie è tornata. Dopo 5 settimane di frescura montana, il fato l'ha rivoluta in città proprio quando qui riscoppiava il caldo dopo settimane di finta estate. Sapendo quanto io ami il caldo, potete immaginare la mia contentezza. Ma tralasciamo.


Vorrei raccontarvi tante cose, ma al momento devo ancora riordinare le idee, quindi, di getto, vi voglio confermare che i bambini compiono miracoli. Oh sì. Eccone alcuni.


Ho iniziato a mangiare le pesche, forse ero l'unica al mondo a non farlo, ma ora mi piacciono, perchè la Ballerina ha bisogno di vitamine, quindi via di frutta e verdura e quindi, pesche come se piovessero.


Ho passato tre settimane di pace con mia madre. Quella con cui per 25 anni mi sono scornata, quella con cui ho discusso per un lenzuolino, quella che mi diceva "noi non andremo mai d'accordo". E invece...


Ho riscoperto persone che non sentivo da secoli e adesso mi dimostrano uno strano affetto. Vero o falso che sia, per adesso me lo tengo.


Ho amato alla follia stare in un paesino montano ormai non più frequentato dai turisti, ho amato chiacchierare in cortile con tre pensionate di cui una tedesca. 


Ho amato passeggiare con dei sandali scandalosamente brutti, ma comodi.


Stamattina la Lizzie dopo la doccia ha provato una strana e sconvolgente sensazione, un'energia, che le è vagamente sembrata voglia di tornare al lavoro.




....Ballerina cara, ancora una cosa non ti riesce proprio: far smettere tuo nonno di fumare. Ma possiamo riuscirci, coraggio.