14 ottobre, 2013

Welcome to the jungle

Ho sempre sostenuto che chi più forte parla, meno ha da dire.

Ho sempre combattuto contro il turpiloquio (anche se a volte qualche "sano" vaffa, ci sta) come prassi quotidiana.

Ho discusso per anni sull'inutilità dell'essere aggressivi.

Sul fatto che l'arroganza sia controproducente.

Sono sempre stata convinta che la gentilezza, sia la strada giusta.

Ho sempre fatto del mio meglio per essere gentile anche con chi con me non lo era, convinta che fosse la cosa giusta da fare (con una punta di snobismo, se vogliamo).

Eppure ancora oggi, ho avuto la prova che ben poca gente la pensa come me.

La settimana scorsa mi sono scontrata un paio di volte col capo. I nostri scontri sono praticamente dei suoi monologhi (lui lascia ben poco margine per controbattere) e le sue parole, arroganti e ruvide, mi riempiono come l'acqua riempie un vaso.
Sono quasi piena e non so cosa capiterà quando arriverà la famigerata "ultima goccia".
Vedremo.
In passato è già successo e so che, ahimè, finisce che vomito tutto senza filtri e chi ne paga le spese poi sono io.
Sono fatta così, purtroppo.

Stamattina di nuovo: mi accusa di essere arrendevole, coi colleghi e coi clienti (??? qui ci sarebbe da parlarne per ore, ma lungi da me volervi tediare). Solo perché non voglio essere eccessivamente spaccaballe, solo perché non voglio essere considerata una piattola, perché ritengo che le cose dette una, due, tre, quattro volte...poi amen, io non insisto più.

Alla fine di tutto il suo impianto accusatorio e di fronte alle mie pacate, ma decise proteste mi dice:

"E' così. E' così che si lavora. Dappertutto. Sul lavoro vince chi urla più forte".

Ok, magari da stasera ci rifletto un po' bene, su sta cosa.

Ma mi rifiuto di pensare che abbia ragione.
Mi ri-fiu-to!

14 commenti :

  1. Non ha ragione, nel senso che non è giusto che sia così, ma lo è! 25 anni di lavoro e tanti troppi esempi da portare in tal senso, non voglio tediarti neppure io. Vince anche chi fa lo scemo così poverino gli tolgono lavoro perchè non ce la fa e lo danno a chi è già oberato, ma dimostra sempre di riuscire a fare tutto, e quando disgraziatamente non ce la fa, sono mazzate e, e torniamo al punto di partenza cara Liz, urli urli urli, fino alla lacrime del malcapitato. C'est moi! bacioni

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    1. Tutto il mondo è paese eh? E' un poblema mio: non riesco a farmi scivolare addosso certi modi. Passi i contenuti, ma il modo con cui li si veicola...no!

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  2. La risposta (sbagliata se vuoi continuare a lavorare in quel posto) è dire: "io non sono arrendevole, infatti non mi sto piegando a fare quello che mi stai dicendo di fare; questo dimostra che anche se urli più di me, con me non stai vincendo"
    Questo ovviamente se vuoi perdere il lavoro, perché dubito che una persona che dice "vince chi urla di più" sia in grado di farsi un esame di coscienza.

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    1. Ciao Anonimo, sai che hai ragione? Non so quanto resisterò, ho altri 6 mesi di contratto e per come girano le cose dubito che ci sarà un rinnovo. E forse non mi spiace nemmeno. Mi sono reinventata altre volte, posso farlo di nuovo. Firma la prossima volta!!!

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  3. La cosa più triste, che vedo quotidianamente, è che sempre più spesso vince chi urla più forte anche al di fuori del lavoro (sto pensando, banalmente, a ciò che accade in fila in qualunque negozio a meno che non si debba prendere il numero)

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    1. Triste perchè ormai la legge dell'arroganza e della prevaricazione la fa da padrona in tutti i contesti :(

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  4. D'accordo con te. E forse non sarebbe ovunque così, se più persone iniziassero a non arrendersi a questa "legge" del più forte.

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    1. E' vero, ma sai cos'ho notato? Fra le mie colleghe vessate quanto me (guarda caso, la faccenda è molto più marcata ed evidente se l'interlocutore del capo è donna...) vige la tecnica dello stare zitte e piegare la testa. Nessuna ha la forza e il coraggio di rispondergli a tono...E' il capo, nonchè padrone: ha troppo potere e il lavoro è troppo importante...

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  5. per me è stata un'equazione: ero tanto arrendevole nel mio vecchio posto di lavoro quanto aggressiva dove sono oggi.
    che dire? mi son fatta le spalle larghe, sono cresciuta, non sono maleducata ma con ferma gentilezza mi faccio rispettare.
    mi ha aiutato in questo anche l'essere diventata mamma.

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    1. Brava...io con quest'uomo per il momento non riesco completamente. Sarà perchè ho un contratto a termine e quindi non sono "libera" di dire tutto quello che penso, le conseguenze potrebbero ritorcemisi contro :(

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  6. non sono d accordo, la gentilezza e l educazione vince sempre...

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    1. Anch'io, ma qui hanno instaurato la "legge del più forte" e si rischia di soccombere...

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  7. Non so.... credo che tutto dipenda da che lavoro fai. Ci sono lavori in cui se non sei agguerrito e pronto a succhiare il sangue del concorrente, per forza di cose soccombi.
    Lavori che io eviterei come la peste... :)

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    1. E' vero che ci sono lavori in qui è richiesta più aggressività, purtroppo ne so qualcosa anche se per natura sono tutt'altro che aggressiva, ma faccio buon viso e cerco di mediare senza snaturarmi. Quello che però trovo intollerabile è la mancanza di rispetto verso i collaboratori, che è quello che fa spesso il mio capo.

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