Ieri ho letto un'osservazione molto interessante sulla situazione lavorativa italiana.
Si parlava dei giovani e anche se io in realtà non faccio più parte di tale categoria, un po' mi sono sentita coinvolta.
La discussione era: ok è vero tanti giovani sono dei fagnani (come si dice da queste parti), dei fannulloni, ma è anche vero che ci sono tanti giovani che si rimboccano le maniche e fanno grandi cose. Si laureano nei tempi in prestigiose università, fanno esperienze formative all'estero, tornano in Italia e ottengono posti di lavoro interessanti, fanno la gavetta e prima dei trent'anni diventano managers.
Benissimo, tutto vero. Qualche spunto però:
1) stiamo parlando di studenti particolarmente brillanti, lo dico perchè io, che ho sempre studiato, non sono riuscita a laurearmi in corso, nonostante tutto. La mia media era buona, ma non mi ha consentito di infilarmi nelle elitarie liste di chi viene selezionato per uno stage all'estero.
2) le famiglie di questi ragazzi dovevano avere una certa disponibilità, perchè l'università costa e per finire nei tempi, difficilmente uno studente può anche lavorare per mantenersi gli studi. Inoltre, gli stage all'estero sono retribuiti con rimborsi non certo milionari, quindi anche in quel caso, una sovvenzione famigliare è necessaria.
Quello che mi si evidenzia in testa è che esiste un'enorme fascia di persone che sta tra questi studenti brillanti e forse, privilegiati, e i fagnani.
Quelli come me, che quando potevano facevano ripetizioni, che hanno sempre studiato, ma sono andati lo stesso fuori corso. Quelli che hanno preso la laura a pieni voti, ma sono ben lontani da lodi e diginità di stampa.
Quelli che sono là fuori a sgomitare per uno stage magari gratis, sognando un lavoro fisso che forse non troveranno mai, sognando una casa, un mutuo, una vita, che forse non potranno mai permettersi.
Quelli che non sono andati all'estero, per mille motivi (non solo per bamboccionismo), ma si sono trovati ugualmente, qui in Italia, un primo stage sottopagato. Quelli che hanno lottato, cercato, insistito e hanno trovato qui un primo impego vero.
Quelli che adesso passano i 35 e si ritrovano improvvisamente senza lavoro. Quelli che hanno sì un'esperienza, ma come ennemila coetanei. Quelli che sono uno fra mille, che non hanno niente di "speciale", quelli sostituibili.
La gente normale.
Vogliamo parlare di tutta questa gente?
03 maggio, 2012
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Alla fine i brillantoni, ne ho uno in famiglia (acquisito sia chiaro) provengono sempre da famiglie sù. Io questo lo penso da parecchio, Io sono quella uscita con 54/60 ma niente vacanza studio all'estero perchè non era il momento, niente università perchè in 2 (ho una gemella) era impossibile, e via. Normale. E mi va da Dio la normalità. Mi interessano Quelli che chiude la ditta e sei a casa, non quelli che IO VOGLIO FARE A TUTTI I COSTI IL GIORNALISTA E' UN MIO DIRITTO ECC. baci
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDevo aggiungere qualcosa? Meglio di no, vero Liz? Posso solo dirti che sono totalmente d'accordo con te.
RispondiElimina@Ilaria: anche a me va da Dio la normalità, siamo la maggioranza. La cosa incredibile è che siamo trasparenti, invisibili!
RispondiElimina@Maude: no tesoro, non serve che tu aggiunga niente. Lo so, ti abbraccio.
è vero spesso non si parla della maggioranza normale, forse perchè a volte certe notizie fanno più "share" rispetto ad altre.
RispondiEliminaIo ho un fratello che vive e lavora all'estero e ti posso assicurare che lì la meritocrazia esiste e non sai quanto rosico io che vedo tanta gente valere essere sorpassata dai classici figli di...
Laura: lo so che all'estero è differente, ho più di un'amica "expat" e guarda caso dicono tutte la stessa cosa, cioè che la meritocrazia esiste e chi ha voglia di fare viene premiato. Qui funziona tutto al rovescio...
RispondiEliminaCiao! Sono capitata qui per caso e volevo lasciare un commento...ma non l’avevo firmato...poi non sono pratica e alla fine non so cos’è successo ma invece di modificarlo l’ho eliminato...sorry!!
RispondiEliminaComunque volevo dire che la gente normale viene assolutamente ignorata, non se ne parla mai...parlano solo di fannulloni e privilegiati...e a volte le due categorie le possiamo trovare anche nella stessa persona!!!
Evviva la normalità, evviva le persone che nonostante tutto e tutti lottano per ottenere ciò che vogliono senza “aiutini”...
Ciao,
Mirtilla
@Mirtilla: ciao e benvenuta! Volevo proprio dire questo, sono tutti bravi a parlare delle categorie che eccedono, nel bene e nel male. Peccato che la maggior parte delle persone sia nella grossissima fascia intermedia e nessuno si occupi di loro.
RispondiEliminala gente normale prova a lasciare i commenti e blogger malvagio li sabota :-(
RispondiEliminaSeavessi blogger fa un po' le bizze ultimamente o sbaglio?
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