11 giugno, 2012

Mamma-che-lavora

Questo giovedì sarà il mio ultimo giorno di lavoro e invece di sentire un vago senso di libertà, come forse si potrebbe pensare, sento sulle spalle il peso della responsabilità della casa, della spesa, della figlia e di sa il cielo che altro.


Prima, se il soggiorno sembrava un campo di battaglia, se il cesto della biancheria era simile ad un vulcano in eruzione e se la cena consisteva in tonno+insalata+un frutto+tantisalutiebaci, avevo sempre la scusa pronta: io lavoro, io sono una mamma-che-lavora. La mamma-che-lavora, essere mitologico, dotato di fantapoteri che le consentono di compiere imprese impossibili. Ciò che gli altri esseri umani fanno in 24 ore, la mamma-che-lavora lo fa in 2, la mamma-che-lavora non solo risolve i problemi, ma li anticipa, evitanto che si verifichino. Conosce i propri polli, con la pupa c'è un feeling inarrivabile, sa leggere nei suoi occhi e nei suoi gesti. Idem col consorte, basta un sopracciglio così e non cosà e lei capisce tutto.


Ma da venerdì la mamma non lavora più.
Quindi sento già il senso del dovere che mi piomba addosso. Sento che non potrò più lasciare la posta da aprire per giorni sul tavolino, non portò più trascurare le piante, non potrò più ignorare la polvere che mi fa ciao ciao dagli scaffali, non potrò più rifilare a Darcy tonno e insalata. Ma sono io o siamo noi donne che in generale che abbiamo questo istinto disastroso che ci spinge a fare sempre il massimo possibile e immaginabile?
Non lo so davvero.


Su una cosa però non voglio cambiare. La Ballerina.
Anche se presto, appunto, non sarò più una mamma-che-lavora, non è detto che io non torni ad esserlo nel giro di qualche mese, anzi, direi che me lo auguro proprio. Visto che la pargola aveva recepito con sorrisi e baci il mio rientro al lavoro dopo 10 mesi di amorevole simbiosi, non vedo perchè rischiare di fare il danno nei prossimi mesi. Perciò ho deciso, con buonapace dei 4 nonni, che per lei i cambiamenti saranno ridotti al minimo, manterremo la sana abitudine della mezza giornata con loro, in modo che se io dovessi ricollocarmi velocemente, la sua routine non debba subire bruschi scossoni. Adoro quando mi chiama, quando è in braccio a qualcun'altro e su butta letteralmente verso di me, quando tende le braccine, quando mi dà quei suoi strani bacini bavosi e quelle violente carezze. Ma non voglio che diventi mamma-dipendente, non voglio che soffra il distacco in futuro, visto che non l'ha patito due mesi fa. Continuerà a trascorrere tempo coi nonni, loro ne sono felici, lei sta bene e io ho più tempo libero.


E un po' di senso di colpa. Ci risiamo: sono incorreggibile.

12 commenti :

  1. Bravissima! In questo modo dimostri ancora una volta di saper mettere le esigenze della Ballerina al primo posto. Non sentirti in colpa, perché così preservi la sua serenità! Molte al posto tuo cederebbero, inaugurando una routine simbiotica assai pericolosa da modificare. Io ti auguro che i cambiamenti tanti sperati tornino presto a bussare alla tua porta.

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  2. Fermati! Cercare lavoro è di per sè un lavoro: quindi, oltre all'ottima decisione per le abitudini della ballerina, vedi di non sobbarcarti di mille altre incombenze che nulla hanno a che vedere con il tuo obiettivo (ricollocarti) e che ti porterebbero via tempo ed energia. Prima ti dedichi il tempo per raggiungere l'obiettivo, poi passi al resto. D'altronde...non vorrai mica ingrassare con cene luculliane no? C'è l'estate alle porte... ;-)

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  3. a parte che tonno+insalata+frutta+saluti&baci sono un'ottima cena estiva, e un sacco di gente se la fa andar giù senza i saluti&baci.

    prendi il buono che c'è in questa situazione. perchè ce n'è, lo sai. e fanne il meglio che tu possa immaginare!

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  4. Le tue riflessioni sulla Ballerina sono molto sensate. E' giusto che continui ad avere la sua mezza giornata con i nonni. E inoltre come ti hanno già detto: cercare un lavoro è UN LAVORO.
    Quando Mr T è rimasto a casa suo malgrado, dedicava almeno sei ore al giorno alla ricerca di un lavoro, a corsi di aggiornamento e quant'altro...

    Quindi, non mi resta che dirti "in bocca al lupo" e continua così!

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  5. Guarda secondo me non vorrai nè lasciare la posta da aprire per giorni sul tavolino, nè trascurare le piante, magari un po' ignorare la polvere, e sicuramente potrai ancora rifilare a Darcy tonno e insalata: perchè avrai più tempo da spendere e ti verrà spontaneo fare certe cose che fino ad ora non riuscivi.

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  6. @tutte: grazie per le vostre parole, è bello sentire che le mie riflessioni sono condivise e non reputate assurde!

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  7. Cara Lizzie fai benissimo a tenere preparata la Ballerina, perché tu troverai un altro posto presto.
    E per quanto riguarda i sensi di colpa, ti dirò, mi hai dato un'idea per la cena di stasera (e io son casalinga ehehehe)
    Va là che sei una persona meravigliosa non hai proprio motivo di sentirti in colpa per qualcosa.

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  8. @Maude: grazie tesora, così mi lusinghi!

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  9. no i sensi di colpa sono il modo + stupido ed inutile per avvelenarsi la vita.
    Vai tranquilla, sorridi, e sono certa che ci saranno delle buone opportunità per te dietro l'angolo.
    ps. comunque quelle che, lavoratrici o no, mamme o no, la sera fanno chissà che cenoni io penso che caccino delle gran palle!!!

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  10. @Ilaria: anch'io ho questo sospetto, ma per natura sono credulona e mi bevo tutto ciò che mi dicono!

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  11. Ottima soluzione, per la piccola. Tu avrai tempo e concentrazione per cercare altro altrove (ce la farai!) e lei non perderà il contatto col mondo esterno senza di te. Saggia Liz. Un bacio!

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  12. @Linda: speriamo Linda, del resto come mamma devo improvvisare, è la mia prima figlia! Faccio quello che mi dice l'istinto e anche un po' la necessità: trovare lavoro non sarà facile. Un bacio anche a te

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