06 giugno, 2012

La mia città #1

Finalmente riesco con calma a raccogliere l'inziativa lanciata dalla Solita Mamma.
Mi è piaciuta l'idea di dedicare una serie di post alla propria piccola provinciale città, un piccolo gesto d'amore in un rapporto spesso conflittuale.


Faccio una premessa. La mia città è antica, molto. In passato (tanto in passato) ha goduto di grande importanza e per certi versi, questa importanza è ancora visibile. Per altri no, purtroppo il signor Napoleone ha fatto qualche pasticcetto. Sapete com'è, è sempre colpa dei francesi ;-). Ma torniamo alla città. Oggi della gloria passata c'è solo il racconto, nemmeno il ricordo, perchè non credo sia vivo nessuno che possa ricordare. Oggi la mia città è come la Bella Addormentata nel Bosco: bella e fragile, immobile e muta, aspetta che arrivi il suo prinicipe a rompere l'incantesimo e a risvegliarla dal suo sonno profondo. Il sonno profondo ormai è l'attività prinicipale dei suoi abitanti, dato che ormai, si sta pian piano tramutando in una città dormitorio, perchè la realtà  questa: non c'è lavoro. E senza lavoro, non si va da nessuna parte.


Fatta questa doverosa premessa, con questa serie di post mi propongo di raccontarvi qualcosa di lei, qualcosa di bello, qualcosa che possa farla vedere per quello che potrebbe essere: una città in una posizione assolutamente strategica, a misura d'uomo, con un buon livello di qualità della vita, con discreti (sì, solo discreti) servizi offerti al cittadino, ma con un grande potenziale, una città con un significativo patrimonio artistico e culturale, soprattutto se si tiene conto delle ridotte dimensioni della città stessa.


Da dove cominciare?
Dal simbolo. La mia città ha un simbolo, un fiore all'occhiello, che purtroppo sta un pochino sfiorendo.
Eccolo qua.








Le foto sono mie, scattate quest'inverno dopo una bella nevicata




Non sono un'esperta di storia dell'arte, ma due cenni ve li so dare.
Quella che state vedendo è la Basilica di Sant'Andrea, vero e proprio simbolo della città di Vercelli, monumento risalente al tredicesimo secolo, esempio splendido di architettura romanica fortemente influenzata dagli influissi gotici europei. Caratteristica principale e quasi unica, i due campanili che delimitano la facciata. Degno di nota anche il chiostro, di cui purtroppo oggi non ho fotografie, ma posso facilmente rimediare. Stessa cosa per l'interno, non ho potuto fare scatti, ma posso dirvi che entrare in Sant'Andrea dona la sensazione che donano in genere le chiese gotiche: slancio verso il cielo, tensione verso qualcosa di superiore, senso di se stessi piccini piccini di fronte a tanta grandezza, forte senso di sacralità.


Come vi ho detto all'inzio, questo fiore è in pericolo. Purtroppo viste le sue dimensioni e la sua veneranda età, avrebbe bisogni di continui lavori di manutenzione, ma i fondi scarseggiano, anche perchè la Basilica non è proprietà della Curia, bensì del comune, che ha sempre qualcos'altro di più urgente su cui investire, così che le imprese importanti rimangono ad aspettare.

10 commenti :

  1. Aggiungo solo qualche accenno storico-culturale su uno dei gioielli della nostra città (e ce ne sono altri, alcuni ben visibili come la Cattedrale, più grande anche di quella di Torino, e altri invece più nascosti, come il Vercelli Book, uno dei primi testi in Inglese, conservato nel Museo Capitolare del Duomo):
    http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant%27Andrea_%28Vercelli%29

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  2. Vercelli Book citato in tutti i testi di filologia germanica! Materia che io adoravo...(ehm). Comunque w Vercelli speriamo risorga davvero.

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  3. Cara Lizzie in "blogghese" stiamo inaugurando una nuova forma di gemellaggio culturale: condividere le nostre città, dare loro una bella occasione di farsi mostrare per come le viviamo e, perché no, fare sentire la nostra voce. Perché un gioiello come il vostro VA tutelato ;D! L'idea è mettere insieme le nostre energie (e quante ne abbiamo noi donne eh?!), la nostra voce, le nostre capacità per testimoniare che meraviglioso patrimonio abbiamo, ma che spesso tutti dimenticano. Chissà che non scopriamo l'acqua calda ;D!
    Alla prossima e un bacione grande!

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  4. Grazie Darcy e Nico per il contributo!
    @SM: sono partita, adesso devo sono ordinare le idee, ma di fondo vorrei ogni mercoledì, per qualche settimana, pubblicare un post come questo, sulla mia città. vediamo cosa viene fuori! Un bacio a te :)

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  5. Che bellissime foto, molto suggestive con la neve!
    Che dirti Lizzie? Che i soldi in Italia ci sono per le auto blu ma non per restaurare i nostri capolavori. E pensare che essi rappresentano la nostra ricchezza.
    Un bacio

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  6. @Grazie Maude, sono una dilettante con in mano un macchina professionale, ecco perchè sono belle!
    Hai ragione, purtroppo, e avanti così le nostre ricchezze cadranno tutte in pezzi. Guarda cosa succede a Pompei...
    Un bacio a te

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  7. uh lizzie davvero la tua piccola città è così bella come nelle foto in cui l'hai ritratta ? allora vengo a vederla..in fondo sono due fermate di treno sulla torino-milano :-)
    Ale

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  8. @ale: è una bella città e quello che ho fotografato è un dettaglio particolarmente suggestivo...un po' di turismo si vede in giro già d qualche anno! vieni!

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  9. Che foto splendide! Avendolo vicino a casa, ogni tanto mi ci ritiro per una passeggiata che sa di altri tempi... la simmetria e la calma del luogo mi danno una sensazione di pace. La prossima settimana se vai a fotografare il chiostro ti accompagno!

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  10. @Grazie Vale, le ho fatte quest'inverno. Se riesco ad andare te lo dico così mi racconti della casa nuova!

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