05 agosto, 2009

Ricordi della Sicilia

Durante gli ultimi sette giorni sono stata in Sicilia. Ho visitato Taormina, le Eolie e Cefalù. Mi sono deliziata gli occhi con l'acqua cristallina, le rovine greche e romane e bellissimi scorci delle suddette località.
Oltre che gli occhi, anche il palato è stato deliziato da involtini di pesce spada, linguine all'astice, tartare e tagliata di tonno, arancini, granite al caffè con panna (a colazione!) e tanto altro.
Tutto queste esperienze rimarranno piacevolmente nella mia memoria, ma l'aspetto che maggiormente mi ha colpita di quelle zone è la gestione del parcheggio.
Il parcheggio dell'auto è un'operazione che qui dove vivo io presuppone una cosa: l'esistenza dello spazio per parcheggiare. Là invece, questo presupposto decade. Se uno deve fermarsi, si ferma. Gli altri troveranno un modo per proseguire, se per caso l'auto in sosta ferma il traffico. E poi la cosa meravigliosa è che nessuno si incazza. Se restano bloccati da uno che sta sostando per salutare o chiacchierare con un amico (lo fanno, è bellissimo! qui da noi quasi non ci si saluta neanche se ci si scontra a piedi!) le altre auto in fila dietro stanno zitte zitte e aspettano. Niente clacson, niente scene isteriche, niente di tutto questo. Non esiste la fretta, quindi il contrattempo non crea nessun fastidio.

Consiglio al frequentatore assiduo della tangenziale di Milano un bel viaggetto da quelle parti. Dopo le prime ore di stress alle stelle, poi ne trarrebbe beneficio.

2 commenti :

  1. anche io ho avuto a che fare con dei siciliani poco tempo fa, in ospedale.

    Mi dicevano, che gentili gli infermieri qui da voi, da noi mica è così!

    A me però non parevano cooosì gentili.

    Ah, i punti di vista!

    Bye

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  2. lo consiglieri agli automobilisti di Torino, che ti prendono sotto anche con il rosso

    Elisa

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