22 marzo, 2014

La ricerca della normalità

Il sabato mattina noi abbiamo la piscina, acquaticità mamma-bimba.

Del momento piscina ho già parlato, dello sbatti di dover essere sempre accettabili a livello peli, della
rottura di scatole di far stare i capelli lunghi nella cuffia, nell'impresa epica di lavare una bambina incarognita perchè vorrebbe restare a mollo invece di andare a casa....insomma, sapete tutto.

Per la mamma-con-ernia-al-disco, tutto ciò viene condito da dolori vari misti assortiti, che fino a qualche settimana fa venivano messi a tacere a colpi di paracetamolo, ma ad oggi, il paracetamolo...come dire, ci fa un baffo. Per esser fini.

Quindi capite bene che il sabato mattina non mi sveglio dell'umore migliore del mondo, contrariamente all'italiano medio.

Ma ci si prova, ce la metto tutta. Ce la metto tutta nel tentare di vivere normalmente, nel cercare di non farmi amputare la vita da questa grandissima menata che mi ritrovo in L5 S1, anche se ciò significa puntare la sveglia anche di sabato, depilarsi in posizioni che neanche saprei raccontarvi, saltare come un grillo per non urlare dal male di fronte alla Ballerina e ingerire litri di caffè per resistere sveglia di pomeriggio, quando la stanchezza piomba addosso come un elefantino rosa.

Già, il pomeriggio post piscina. E post doccia. E post pranzo.

Una volta (l'anno scorso) la Ballerina dopo la piscina di pomeriggio, si sparava dei sonnellini che potevano toccare il picco delle tre ore.

Adesso niente. Niente. Zero.

Noi siamo morti, per motivi diversi, ma siamo morti.

Ci piazziamo sul divano e ci si chiudono gli occhi, ci addormentiamo mentre leggiamo, facciamo puzzle e/o raccontiamo favole. E lei nulla: dopo aver pranzato ha ripristinato le riserve energetiche e chi la ferma più.

Oggi era brutto, nuvoloso, ventoso e grigio. Che si fa? Muoriamo sul divano lasciando la figlia allo stato brado o cerchiamo qualcosa da fare tutti insieme? Ovvio che scegliamo la seconda strada.

Abbiamo optato per un festival della birra artigianale che si tiene durante questo weekend qui in città. Rigorosamente al chiuso.

Ci andiamo verso le 5, con l'intento di vedere qualche stand, far fare merenda alla pargola e magari scolarci una birra.
La situazione è subito chiara: a quell'ora ci sono solo semialcolizzati, addetti ai lavori e...coppie con bambini piccoli. Il festival è ben lontano dall'essere al suo meglio, i gruppi provano, accordano gli strumenti e gli addetti agli stand chiacchierano amabilmente e organizzano il lavoro in previsione della serata.
Poi arriviamo noi, facciamo il giro, prendiamo un gelato per LEI e due birre per noi.
Finite le birre penso che si è già fatto tardi, dobbiamo andare a casa per poter cenare ad un orario che permetta alla piccola di andare a nanna presto perchè è stanca, si vede e poi io ho male alla schiena, tutto sommato sono stanca anch'io, anche se faccio buon viso e poi a dirla tutta, dopo una media bionda, una buona ma normalissima media bionda, sono mezza sbronza.
Già, io, proprio io. La stessa che una volta ha retto nove (NOVE, 9) pinte di Guinness senza  morire nè vomitare. Sono mezza sbronza dopo una media bionda. E zoppico vistosamente.

Ci avviamo verso l'auto e io immagino quando, verso le 10 di sera, quel posto diventarà un pullulare di bicchieri, di baci, di musica e di brindisi. Ma scaccio subito questo pensiero, prima di poter anche solo pensare "che invidia".


PS. per la cronaca, sto ancora aspettando la data dell'intervento. Sono alla frutta.

9 commenti :

  1. Già che invidia. Io ogni spesso rimpiango gli anni dell'università dove tutto era possibile e ci si divertiva parecchio, ma mi hanno detto che ogni età ha i suoi momenti, io per il momento mi accontento di non divertirmi più così, di essere cotta alle 22,00, quando fino a qualche anno fa quello era appena l'inizio della serata, mentre ora è decisamente la fine e bramo di andarmene a dormire.
    Coraggio con la schiena!

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    1. A dir la verità io no, è questo che mi preoccupa, ma credo che sia dovuto soltanto allo stress del dolore fisico che mi porto addosso, unito all'impossibilità di vivere al meglio come vorrei....uffa.
      Grazie, baci!

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  2. Ah bhe, e io che lo vorrei mandare in piscina anche per regolarizzare il sonno!

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    1. Piky vai, si divertono e traggono giovamento. Te lo consiglio proprio. E poi, NORMALMENTE, dormono: è la mia piccola Gozzilla che è un'eccezione!

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  3. A quanto pare mal comune, mezzo gaudio ;-)

    Il mio primo pupetto non solo non dorme, ma sveglia anche il secondo, che si arrabbia e piange.
    Ti lascio immaginare i miei pomeriggi!!

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  4. Ho un cerotto post operatorio 10 x 10 cm sulla zona lombare, 5 o 6 punti e sono una triglia! Bersi una birra fuori mi pare già un'operazione impossibile, complimentoni a te davvero, la faccenda piscina poi madò che angoscia solo per i peli e i capelli darei forfait una volta su una! Spero davvero che l'intervento arrivi prestisssssimo. Sì 9 pinte?! apperò complimentoni davvero. Sandra frollini

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    1. Oh Sandra che scocciatura il cerottone! Poi non si può bagnare la ferita, che casino per farsi una doccia! Si si, ebbene si, nove pinte. Una volta avevo un gran fisico ;-)
      Ti abbraccio

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