04 dicembre, 2013

Mozzarella

Probabilmente la mia è una versione distorta della realtà.

Ma quando io penso a mia madre, non penso alla mamma-lavoratrice-perennementedicorsa-semiesurita-semprestancamorta che invece E' la sottoscritta.

Sarà che mia madre ha avuto me molto prima di quanto io abbia avuto mia figlia: si sa, erano altri tempi. Quindi era più giovane, più energica e forse, più sana.

Sarà che la leggenda della mia famiglia narra di una ME bambina-peluche super facile da gestire, tipo che dove mi mettevano, stavo; mai un capriccio, mai una scena madre, mai problemi con la nanna, mai problemi coi pasti. Una noia mortale. La leggenda narra anche che io non fossi assolutamente affetta dalla mammite acuta, "malattia" di cui invece soffre chiaramente la Ballerina.

Sarà che mia madre era un'insegnante e un'altra leggenda racconta di un mestiere particolarmente adatto alle donne con casa e famiglia da gestire. Qui mi permetto di dire che secondo me è una mezza verità, perché le ore di lavoro di un insegnante non si limitano a quelle trascorse in classe: credo non siano neanche la metà, a conti ben fatti. Ma tralasciamo, discorso lungo, articolato e spinoso.

Sarà che mia mamma ha avuto a disposizione 4 giovani nonni.
Ma per questo, anch'io.

Sarà che mia mamma aveva (ha) un marito estremamente collaborativo nelle faccende domestiche.
Ma per questo anch'io, anche se un po' meno.

Sarà quel che sarà.

La sostanza non cambia: io mi vedo e soprattutto mi sento, un cadavere. Una creatura che si trascina come meglio riesce nell'arco della giornata, con il perenne bisogno di riposo e di sonno. Pallida ombra di quella che ero un tempo, di quella che andava a lavorare coi tacchi.

E poi ricordo lei, con la mia età, alle prese con adolescenti problematici, con genitori isterici, con colleghe pazze, con temi al limite della leggibilità e compiti di geografia degni di Zelig. Con orari da saltimbanco, consigli di classe/istituto senza fine, fiumi di giudizi e relazioni da completare.

Eppure era sempre pettinata bene, che si trattasse di un caschettone con frangia o di una testona ricciuta.
Truccata, prima con tenui colori pastello, poi soppiantati dai "colori della terra".
Ingioiellata, "Mi sembri la Madonna di Oropa", si dice da queste parti.
Frizzante alle 6.30 del mattino (fin troppo), energica e tosta come un'insegnante deve essere, o soccomberebbe.

E le domande sorgono spontanee:
perché io invece sembro una mozzarella per colore, forma e densità?
Perché i miei capelli hanno l'aspetto di una tenda spiegazzata?
Perché io non possiedo un fondotinta?
Perché nonostante il correttore, le mie occhiaie ballano la lambada?
Perché non riesco più a mettermi lo smalto?
Perché apro gli occhi alle 7, ma il mio cervello si accende alle 10?

E dire che ce la metto tutta.
Pensate non lo facessi!

15 commenti :

  1. Io ho una teoria che applico anche a me stessa al confronto con madre e nonna: ogni generazione perde un po' di tenacia e acquista in fragilità. Stop. Sandra Frollini solidalissima

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  2. Io devo ammettere di non avere alle spalle la stessa storia... semmai il contrario. La situazione della mia mamma era per certi versi più semplice... Quindi ogni tanto ciò mi regala una botta di autostima... ma solo ogni tanto, eh. I confronti sono sempre difficili da gestire. E comunque io mi definisco sempre una medusa spiaggiata, cioè una versione più umoristicamente colorita della tua "mozzarella"... ma la sostanza non cambia!!!
    Ma poi, diciamolo... noi da bambini eravamo davvero così "facili" o siamo noi mamme contemporanee che ci facciamo molti più "problemi" pedagogici??!!

    Detto questo, ci facciamo coraggio a vicenda?
    Sì sì, dai!
    Ti abbraccio stretta!

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  3. Mi faccio le stesse domande anch'io e mia madre ne aveva tre, le chiedo come e' che faceva e lei, rilassatissima, mi dice che era facile, naturale....secondo me non si ricorda bene!

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  4. Idem!! E in piu' ti diro' che pure in quei rari momenti in cui non corro e sono abbastanza rilassata, anche li sempre mozzarella sono. Non c''e speranza. Ma noi lo facciamo perche' la pelle con troppo trucco non respira e si rovina, cosi come pure i capelli, metterli troppo in piega si fanneggiano, vero ;-)

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    1. Tranquilla Sfolli che la facciamo...E sì, io ho detto NO al fondotinta, anche avessi tempo! Ecco. Viva la pelle bianca che respira ;-)

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  6. mi hai fatto sorridere. secondo me loro si facevano meno domande. almeno io sono giunta a qs conclusione

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    1. Sicuro, ma il dubbio mi resta: era sempre a pezzi come me o il ricordo è distorto??

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  7. Bella domanda...mia madre aveva tre figli e fino ai due anni del terzo ha lavorato a mezz'ora d'auto da casa dalle otto del mattino alle sei di sera eppure io la ricordo sempre ben vestita, curata e disponibile con noi quando tornava....

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