08 novembre, 2013

Bastava dirlo

Come scriveva Chiara di Ma che Davvero?, ci sono tante cose che le mamme non dicono.

Stamattina riflettevo su cosa non è stato detto a me.

Quando ero incinta, una delle mie stupide angosce, era la gestione della "corsa in ospedale" quando si fosse presentato il momento.
Come farò a capirlo? E se capita di notte? E se non mi sveglio?

A quattro mesi di gravidanza ho avuto dei forti dolori che il gine niueig definì conseguenza "del tuo utero che si sta dilatando: si vede che era un po' rigido"- Sti gran cavoli, a me sembrava di morire: 3 notti in bianco, dolori lancinanti, incapacità di trovare una qualsivoglia posizione di quiete. Sdraiata o in piedi che fossi.

Saranno così, le contrazioni? Mi domandavo. Mah. Nessuna risposta.

Le già-mamme, normalmente logorroiche e prolifiche di consigli non richiesti, di racconti splatter e di tragicomiche avventure finite tarallucci e vino, mi sembravano tutte improvvisamente ammutolite.
Eppure la domanda mi sembrava semplice: Come capirò che è arrivato il momento di andare in ospedale?

Ma l'unica, sibillina, criptica risposta che ottenevo era un sopracciglio alzato, lo sguardo al cielo che dice "povera ingenua" e le seguenti parole: "Ah lo capirai, lo capirai. Oh, se lo capirai".
Punto.
Nient'altro?
No.

Lo capirai.
Va bene, prendo e porto a casa, ma ne so quanto prima. Io che mi sentivo mamma incapace già in partenza, non avevo grande fiducia nel mio istinto, quindi ho trascorso i mesi successivi ad arrovellarmi e in qualche modo ad invidiare chi si sarebbe trovato una data ed un'ora precisa per il ricovero. Almeno sanno, pensavo.

E dire che sarebbe bastato così poco, care già-mamme.
Dopo che avete terrorizzato il prossimo vostro con racconti di travagli di durata record, urla sentite nella provincia vicina, dilatazioni tardive, punti che manco un quadretto al punto croce...vi sembrava a quel punto opportuno tacere questa verità? Credete che fosse fondamentale per non spaventarmi? Non pensate fossi già opportunamente terrorizzata?

Bastava dirmi: Lizzie, te ne accorgerai perché farà un male bestia, mai sentito prima. MAI.
Bastava dirlo.

12 commenti :

  1. io a qualcuna che lo ha chiesto ho avuto il coraggio di dirlo.
    e sai cosa, il loro sguardo terrorizzato mi perseguita ancora!!

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  2. Lo so, ma tanto vale essere preparati, no??

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  3. E' vero basterebbe dirlo ma fino a quando non ci cozziamo contro le cose non le vediamo e non le sentiamo.
    Raffaella

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  4. mmh preparate non so se lo potremmo mai essere. Di sicuro poi il dolore non si dimentica, al contrario di quello che si dice in giro. Secondo me ogni donna dovrebbe ricevere almeno almeno un diamante come ricompensa per i dolori. Che dici, si potrebbe proporre come clausola matrimoniale...

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    1. In effetti no, mi sa che hai ragione. Però meglio avere una visione realistica che non una favoletta sul parto-semi-indolore che mi ha propinato mia madre e con cui io mi sono cullata per mesi. Poi è stato doppiamente trumatico.
      Cmq appoggio completamente la clausola del diamante!

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  5. Ciao Lizzie, piacere di conoscerti, mi ha fatto troppo ridere il tuo post, a chi lo dici il dolore? Ho partorito le mie due gemelle naturalmente cinque anni fa e chi se li scorda i dolori? il giorno dopo averle partorito ero senza voce.

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  6. E' vero, sul parto se ne dicono troppe, ma alla fine è sempre troppo poco perché le questioni veramente importanti per una quasi partoriente vengono sempre tacciute e chissà perché!?
    Voglio dire: ho fatto il corso preparto e dovrebbe servire a toglierti ogni dubbio, no? Ecco, a me ne ha fatti venire anche di più, non mi hanno detto niente di nuovo e anzi sono arrivata a dire che non è servito ad un tubo.
    Anche io non avevo la minima idea delle contrazioni e un'altro dubbio era su come spingere...insomma, chi te lo dice che si spinge col retro?? Non è scritto da nessuna parte e nessuno te lo racconta, quando sono andata a partorire il ginecologo mi ha chiesto "ma non le hanno detto come si fa?", io mi sono sentita uno schifo mentre stavo per partorire...meno male che con la seconda ormai sapevo ;)

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    1. Sul corso preparto, la sua utilità e addirittura sul lato controproducente di quello da me frequentato potrei quasi scrivere un libro!

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