17 marzo, 2012

Forse sono io

Premessa.
Una mia amica ha due figli maschi, uno va a scuola, l'altro all'asilo. Il marito al momento è disoccupato e comunque non ha mai avuto un posto fisso. Lei ha un lavoro che la impegna spesso anche nel fine settimana ed è notoriamente mal pagato.


Qualche tempo fa, ho scoperto che l'amica di cui sopra aspetta il terzo figlio, il terzo maschio, per la precisione. Voluto, cercato.
Parlandone con una comune amica (che di figli non ne ha e per ora non ne vuole), le ho espresso le mie perplessità, dato che ce la fanno appena ad arrivare a fine mese in quattro, chissà con un altro piccolo, senza contare che la loro casa non è sufficientemente grande. 
Così, mi esce questa frase: "Non so se ammirarla tantissimo perchè nonostante i sacrifici che l'aspettano ha voluto questo bambino, o se invece pensare che sia un po' incosciente".
Risposta: "Ma come, anche tu sei mamma, no? Non vuoi una casa piena di bambini?"


Allora. Non so se sono io che sono ipersuscettibile, ma questa frase, detta con tono pungente, mi ha irritata. Non è che perchè una ha partorito, deve per forza non voler altro che sfornare figli a raffica nella vita. Non è che non si è più capaci di ragionare su cosa sia sensato fare o meno. Non è che la vita si svuota ed esistono solo pannolini e poppate.
Certo, io sono un po' folle perchè già mi sto macerando sulla questione del fratellino alla Ballerina, che ha solo nove mesi. Ma UN fratellino, o UNA sorellina. Che poi è tutto da vedere. Mica decido io se arriverà o no. 
Ripeto, probabilmente sono io, ma mi ha dato fastidio e a dirla tutta non riesco nemmeno a focalizzare bene il perchè, forse dipende molto dal tono di superiorità con cui la frase è stata pronunciata. Spiegatemelo voi...


Va beh, ci dormo sopra, che è meglio.

11 commenti :

  1. Questi discorsi fanno imbestialire anche me... la nostra bambina deve ancora nascere, ma c'è già chi c'incalza col secondo! Che palle!!!
    Io non lo vivo come un problema, prima di tutto perché ho intenzione di dedicare del tempo a lei, solo a lei, invece di "rubarne" subito un po' col pensiero di un fratellino. In secondo luogo, anche se, per un motivo o per l'altro (ce ne sono tanti e non mi dilungo), non dovessimo (o preferissimo) averne altri, mi sentirei comunque pienamente mamma.
    Che stress tutti questi giudizi!
    C'è chi dice "se si mangia in tre, si mangia anche in quattro, o cinque", mentre io sono una persona che s fa molti più problemi in questo senso... ma ciascuno ha la sua storia.

    Buona domenica!

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  2. Io ho avuto una figlia sola (probemi di salute, anche) e se all'inzio questa cosa mi faceva stare male ora ti dico che sono contenta. Da ogni punto di vista preferisco così (anche economico).
    Anche a me hanno sempre fatto questi discorsi, come quando ero single perché non ero fidanzata, o quando non ero ancora spostata quando mi sposavo. Non ci far troppo caso e conunque nemmeno io avrei voluto una casa piena di figli. Un abbraccio!

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  3. Sai come si dice? MoltA GENTE PARLA PER DAR ARIA ALLA BOCCA. quindi, non farci caso.
    Buona domenica
    Linda

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  4. @Nora: infatti, non è che ci si sente meno mamme con un figlio solo...Grazie e buona domenica anche a te!
    @Maude: cerco di non pensarci troppo e non darci peso, solo che certe frasi dalle amiche non te le aspetti e fanno male. Ti abbraccio anch'io!
    @Linda: appunto, mi è sembrata una frase buttata lì, giusto per infastidire...che tristezza, la cosa dolorosa è, come ho scritto sopra, che certe parole escano dalla bocca delle amiche...
    Buona domenica anche a te cara

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  5. Penso che non vada giudicata né una mamma che, pur con le difficoltà economiche, sceglie di mettere al mondo un terzo figlio nonostante le ristrettezze in cui dovranno vivere, né una mamma che sceglie il figlio unico o che comunque non si assilla col numero dei figli. Ogni donna e coppia farà i suoi calcoli, avrà le sue priorità, i suoi valori e vanno rispettati. Insomma, a me è sembrata sicuramente indelicata e stupida l'affermazione della tua amica, ma un po' affrettato anche il tuo giudizio sull'altra amica (la differenza è che tu, essendo dotata di sensibilità e sale in zucca, non andresti certo a parlare così all'amica in questione ma ti tieni le tue perplessità per te e al limite giustamente le esterni in modo dubitativo sul blog).

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  6. Perchè chi ha + di un figlio è + mamma di chi ne ha uno solo, semplice l'equazione.
    Come se facendo un figlio si aprisse una diga e ne debbano per forza seguire altri.
    DIO come odio i luoghi comuni.
    Love!!!

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  7. @Ilaria: ma io non volevo giudicarla, per carità. Solo che so delle loro oggettive difficoltà, che a dirla proprio tutta non sono solo economiche ma anche di coppia. Il mio dubbio nasce anche e soprattutto da questo, non vorrei che questo bimbo che nascerà a breve sia stato cercato - da lei più che da lui - per cercare di sistemare un matrimonio traballante, questa ipotesi mi fa tremare. Ma tengo tutto per me, non me la sento certo di discuterne con la diretta interessata, ognuno è libero di fare ciò che vuole :-)

    @Ilaria Pedra: cara mia, anche io non li sopporto, ecco credo che tu abbia centrato il motivo del mio disappunto! ti bacio

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  8. Capisco le tue perplessità, perchè se uno ha dei problemi economici forse è meglio aspettare per un altro bimbo, in modo da non penalizzare anche gli altri due.
    Non basta fare figli, bisogna anche pensare a come crescerli, altrimenti torniamo a cento anni fa quando se ne facevano 15 e non li si mandava a scuola, ma a lavorare.
    Non è che se uno fa un figlio comincia a riprodursi stile coniglio, secondo me è più giusto usare cuore e cervello.

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  9. @aerie: meno male che mi dici così, perchè mi sono sentita vile appena ho pronunciato quella frase...

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  10. Cara Elizabeth,
    ti sei sentita infastidita come credo capiti a tutte noi quando altre donne si ergono a maestre di vita spiegandoci quello che dovremmo fare e persino sentire.
    I bambini sono una meraviglia, ma anche un'enorme responsabilità. Credo sia sacrosanto, di fronte al desiderio di un figlio, analizzare anche la propria situazione lavorativa ed economica in modo realistico. Non a caso, nell'Italia della crisi e del precariato selvaggio, le donne diventano madri sempre più tardi.
    Sulla questione "guai al figlio unico", poi, con me sfondi una porta aperta: ne ho parlato anche nel mio blog pochi giorni fa, non se ne può più... Concentrati sulla tua ballerina e lascia correre! Un bacio!

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  11. @Elinor: come sei saggia...e hai centrato il problema: viviamo circondate da tuttologi e maestri di vita che dispensano consigli/giudizi/pareri su questioni che nemmeno conoscono! Grazie, un bacio

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