13 gennaio, 2012

Junk food

Da un po' di tempo ormai mi sono scoperta appassionata di cucina, più o meno da quando, diversi anni fa, sono andata a vivere da sola. Ho iniziato così, dovendo cucinare per me perchè nessun altro lo avrebbe fatto; poi sono passata alle cene per/con gli amici (pochi) per poi rendermi conto che cucinare mi piace, mi rilassa, mi diverte e mi realizza. Già, mi realizza talmente tanto che il mio piccolo, folle sogno nel cassetto è di aprire una pasticceria, o qualcosa di simile, perchè fra tutto, ciò che mi piace di più è fare dolci. 


Oltre a questo, da brava italiana fedele ai luoghi comuni, amo mangiare. Mangiare seduta comoda ad una bella tavola apparecchiata, anche se non ho commensali. Mangiare in compagnia, mangiare come momento di convivialità, per stare insieme, condividere i sapori, le idee, per chiacchierare, ridere, tirare il fiato e prendersela comoda, quando si può. Nella frenesia che la vita nostro malgrado ci impone, mi piace pensare al momento della cena come al momento in cui finalmente si sta insieme, ci si rilassa, ci si racconta la giornata. Davanti ad un buon pasto.


Per questo non posso pensare di mangiare sul divano davanti alla TV, oppure di mangiare in piedi, nei piatti di carta, senza tovaglia, senza apparecchiare come si deve. Di tutte le abitudini orrende che ci stiamo portando in casa dagli USA, trovo che questa scarsa considerazione per i pasti sia la peggiore, peggio delle feste di Halloween.


Quindi mi sono venuti i fumi alle orecchie quando ho visto la pubblicità di una pasta in un cartoccio che si scalda al microonde. Esatto: una nota azienda italiana ha lanciato sul mercato questa aberrazione, la pasta da scaldare al microonde! E col suo bel cartoccino è comoda comoda per essere mangiata lì direttamente, mentre ce ne stiamo spalmati sul divano davanti ad un bel talent show. 


Si salvi chi può.



16 commenti :

  1. Una famiglia di amici di amici in Inghilterra non si era mai riunita a tavola tutta insieme, cioé genitori e figli. MAI. Ognuno prendeva dal frigo quello che voleva, quando voleva e lo mangiava dove voleva. Cucinare voleva dire passare al microonde. Ho sempre trovato questa cosa di una tristezza infinita....

    RispondiElimina
  2. Oh mamma!!! per carità, questa me la sono persa, sarà che la tv ormai non l'eccendo quasi più... sai io la penso proprio come te ^_^ amo il momento della cena perchè finalmente ci troviamo tutti e tre insieme a mangiare e chiaccherare, cerchiamo anche di non accendere la tv durante la cena per parlare tra di noi senza distrazioni. E anche io amo molto cucinare e fare dolci ^_^

    P.S: odio il microonde con tutta me stessa...

    RispondiElimina
  3. MA che ci vuole a farsi un piatto di pasta, dico io? E' sana, economica e veloce: a che serve 'sta pasta al cartoccio? mah!
    p.s. Ricordo anche io la tua bravura in cucina e ho ancora la ricetta della tua mitica crostata! :)
    Un abbrccio, cara Liz!

    RispondiElimina
  4. Parole sante!!!

    Mi offro come socia per la pasticceria :-)

    RispondiElimina
  5. nei distributori automatici degli auto grill in francia, insomma piuttosto subito dopo la frontiera, si trova di tutto compresa la pasta e le zuppe. Orribile certo. Io adoro mangiare come te, l'ho scoperto tardi ma ormai non mi ferma + nessuno! Mi piace scoprire nuovi locali, nuove cucine, mio marito è per 3 quarti greco e le interferenze in cucina non sue, non cucina mai lui, ma nel mio modo di cucinare si sono viste. Talvolta cedo al trash sul lavandino quando sono sola e triste. baciotti

    RispondiElimina
  6. @Kalì: gli inglesi ormai non hanno più il culto del mettersi a tavola, una volta almeno a cena lo facevano, ma adesso non più...hai ragione, è di una tristezza infinita!
    @Anita: pensa che io odio talmente tanto il microonde che non ce l'ho!
    @Linda: appunto, non ci vuole niente. Un bacione!
    @Nora: guarda che ti prendo in parola...
    @Ilaria: proprio quando sei sola e triste invece cerca di coccolarti di più che te lo meriti! Bacioni

    RispondiElimina
  7. la penso esattamente come te, adoro cucinare, la trovo un'attività rilassantissima e creativa!! adoro quindi anche mangiare bene, e in un certo modo: io uso le tovagliette americane solamente per la colazione o se sono sola, altrimenti, tavola perfettamente apparecchiata!!
    Mi sono persa la pubblicità in questione, ma vogliamo parlare dei vari polli cotti nei SACCHETTI DI PLASTICA?? ORRORE!!!

    P.S: anch'io non ho il microonde!!

    RispondiElimina
  8. @Scarlett: orrore, orrore! Io uso il forno quasi tutti i giorni e non sento per niente il bisogno del microonde :)

    RispondiElimina
  9. Io sono appassionata di cibo, lo adoro, per me è una delle gioie fondamentali della vita.
    Per questo dico che la pasta al cartoccio se è buona potrebbe anche starci, ma siccome sono sicura che faccia schifo allora piuttosto preferisco un bel panino con il formaggio se non ho tempo per cucinare.
    baci!

    RispondiElimina
  10. @Maude: non può essere buona, non può! Sicuramente non c'è paragone con un qualsiasi panino fatto sul momento! Baci a te cara

    RispondiElimina
  11. Qualche volta Mr T e io ci concediamo di mangiare la pizza all'americana, davanti a un film... ma è più che altro un atto liberatorio che insceniamo quando i pargoli sono in vacanza...

    PS: Pensa che a un'amica italiana che da anni vive negli States alcuni conoscenti ammericani hanno chiesto: Ma voi mangiate sempre a tavola?!
    ...come se fosse una cosa fuori dal mondo!!

    RispondiElimina
  12. @Murasaki: l'atto liberatorio ci sta, anch'io quando Darcy è via e la bimba dorme mi sono fatta latte e cereali davanti alla tele, ma ero proprio alla frutta!!!

    RispondiElimina
  13. hai ragione (e te lo dice una che cucina e mangia!!!). Però, una volta ogni tanto, una pizzetta sul divano (no talent show: fuori da casa mia!), ci sta tutta, no? ;-)

    RispondiElimina
  14. @economista: sì che ci sta, ci sta!!!

    RispondiElimina
  15. Abituati ai nostri bei pranzi e cene in famiglia, i miei genitori sono rimasti sconvolti quando sono andati in America da mio fratello, ospite della nonna della moglie di mio fratello. C'era anche una cugina e tutti avevano l'abitudine di mangiare a qualsiasi ora su dei tavolini bassi davanti alla tv. Mai si sono seduti a tavola se non quando hanno capito che su questo mio padre non transigeva, cucinando per tutto il mese del soggiorno.

    Hai ragione. Trovo sia un modo barbaro di concepire il cibo e la convivialità dei pasti. Davanti alla tv non si parla e si mangiano solo schifezze...

    RispondiElimina
  16. @leggerevolare: una pizza in compagnia, seduti per terra, davanti ad una partita (per esempio dei mondiali) può essere gradevole e comunque conviviale, ma che diventi la norma, è barbaro!

    RispondiElimina