04 aprile, 2013

Difficoltà

Sono molto preoccupata per i miei genitori.
Stanno invecchiando, li sento invecchiare nella testa un giorno dopo l'altro, soprattutto mio padre.
Mia nonna, sua madre, suo malgrado lo sta consumando. Vive sola, ogni mattina una signora gentile le fa compagnia per un paio d'ore, assicurandosi che mangi e prenda le giuste medicine, ma poi se ne va. Lei resta sola, non sappiamo bene cosa mangi, quanto mangi e se prenda correttamente le medicine. E' quasi diabetica, nel senso che prova la glicemia due volte a settimana, ma non deve fare insulina, ma assolutamente deve tenere sotto controllo gli zuccheri. Ma lei non sempre se lo ricorda, quindi a volte a fine pasto (o PER pasto) è capace di farsi fuori tre pesche.
Ha passato un infarto, quindi deve stare attenta alla dieta, ma a volte è golosa e si ingurgita dosi assurde di salame. Perchè non sempre se ne ricorda, dell'infarto.
Le medicine: tra tutte, credo ne debba assumere regolarmente una ventina, è cronica di un sacco di malattie di cui non so nemmeno il nome. Ma lei le confonde, le dimentica, raddoppia le dosi, le salta del tutto....
Aggiungiamo poi i suoi (rieccoci, cronici) problemi di equilibrio, che come conseguenza portano che almeno una volta all'anno cada per casa rischiando, nella migliore delle ipotesi, di rompersi una gamba. Infatti è già successo.
Mio papà non ne può più. Vive con mia mamma, ma solo fisicamente. Mentalmente è con la sua, di mamma. E' preoccupato, stressato, teso, stanco, svuotato, rassegnato. Vive aspettando qualche brutta notizia, salta come una molla se squilla il telefono ad un orario strano, somatizza con malesseri di ogni tipo (cattiva digestione, problemi intestinali, problemi respiratori, dolori intercostali, dolori alla schiena, stanchezza cronica, sensazione di "testa vuota" e altro ancora....).
Quando gli parlo, vedo che mi sente, ma non mi ascolta. Le sue orecchie stanno solo aspettando lo squillo di qualche telefono. La sua mente non mi ascolta, è rapita dai suoi pensieri, che sono con mia nonna.
Sempre.
Mia mamma non ne può più. Ha i nervi a fior di pelle, piange per niente, si agita, si arrabbia, sbotta per un nonnulla. La loro sta diventando una non-vita.
Oggi dovevano tenermi la bambina. Lei è un po' capricciosetta in questo periodo e mia mamma non lo sa gestire: si agita ancora di più, si sente incapace, inadeguata, la voce le si spezza. Mio padre la sgrida per questo atteggiamento negativo (da che pulpito), allora lei si ribella e lo attacca e così inizia la lite. La Ballerina che già è scazzata, diventa intrattabile. I bambini sono spugne. Assorbono i malumori, l'aria pesante, la tensione, l'incomprensione.
Stasera sono tornata a casa e avevo freddo. In casa non riuscivo a scaldarmi, ero un pezzo di ghiaccio. Poi vado a cambiare la piccola per la nanna e trovo la portafinestra della mia stanza malchiusa, sostanzialmente aperta: ecco il perchè del freddo. Le stanze erano proprio fredde. E io ci ho dovuto mettere a dormire una pargola che noto a tutti, dorme scoperta. Stamattina mia madre dando aria alla stanza, essendo totalmente agitata e sovrappensiero, ha chiuso male la portafinestra. O meglio, l'ha lasciata aperta.
E ora io mi domando cosa farà domani. Quanto litigherà con mio padre. Quanto faranno agitare la bambina. Cosa non digerirà mio padre. Quale medicina sbaglierà a prendere mia nonna. Per quale motivo mio padre dovrò correre da lei inaspettatamente, facendo inviperire mia madre. E la mia bambina.

Avrei bisogno di qualcosa di forte.

9 commenti :

  1. Povera Lizzie, come ti capisco. anche mio papa' si dimentica del suo infarto e mangia il salame a go go, e anche io posso fare affidamento su mia mamma solo per modo di dire (su mio papa' non ne parliamo). E' triste vedere i capisaldi che vacillano, ma d'altra parte non possiamo costringere nessuno a vivere come pensiamo che dovrebbe. Che casino...(il lavoro spero bene?)

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  2. Mi dispiace Lizzie. I miei genitori sono morti prima di diventare molto anziani e non ho dovuto passare niente del genere. Questo è un lato positivo (ce n'è sempre, in tutte le situazioni), per cui non riesco a immaginare che cosa significhi vederli cambiare in questo modo.

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  3. Ti capisco benissimo, anche i miei genitori sono molto cambiati (soprattutto mia mamma, da quando la nonna non c'è più). Lentamente, inesorabilmente, i ruoli cambieranno: per certi aspetti s'invertiranno. Loro sono un po' distanti quindi non si occupano della Pulce se non saltuariamente, ma del resto anche se fossero più vicini mi rendo conto che non ce la farebbero. A mia mamma basta una giornata trascorsa con Rebecca per essere distrutta: felice, sì, ma comunque stanchissima.

    A volte cerco di "non vedere" certe cose perché un po' mi fa male e temo il futuro... Tuttavia la vita è fatta anche di questi passaggi.

    Un bacione.

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  4. Penso che avreste bisogno di una badante fulltime, purtroppo è così, almeno tuo papà si tranquillizzerà
    in bocca al lupo

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  5. concordo con Aerie: una badante è l'unica soluzione per stare meglio tutti. Una volta si viveva tutti insieme e queste fragilità si stemperavano poi, dicimocelo, non si arrivava ad avere tutti questi problemi. Quando i miei nonni non sono più stati in grado di gestire appieno le loro vite (bada bene che erano autosufficienti, ma far da mangiare e pulire casa erano attività fuori dalla portata di mia nonna che iniziava a perdere colpi con la testa) abbamo trovato (non senza fatica) una splendida peruviana che ancora oggi è per noi parte della famiglia. Pensa che quando ha dei pensieri che la tormentano va al cimitero a parlare unpo' con mio nonno, per trovare consiglio :)
    E ricorda che una badabte non vuol dire che non le volete più bene, anzi: tua nonna potrà stare a casa sua tra le sue cose e i tuoi genitori staranno un po' più sereni.
    Coraggio :)

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  6. COncordo con chi mi precede nei commenti. A volte, è l'unico modo per salvare chi verrebbe inghiottito dal dolore e dal senso di abnegazione per un congiunto che sta male.
    Un abbraccio.

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  7. Grazie amiche, per i vostri consigli, per la vostra comprensione. Siete di grande aiuto, come sempre.

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  8. commento, ci siamo già scritte. Un bacio e grazie
    sandra frollini

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