16 novembre, 2012

Casa

Quando si è nati nel 1976, certe voci, certi suoni, sono famigliari come la voce della mamma, come il glanc della porta della propria casa quando si apre, come il rumore della pioggia, come il miagolio inconfondibile del proprio gatto, come il rumore delle proprie ciabatte sul pavimento. 

Quei suoni, quelle voci, sono la nostra casa.


Così capita che un mattino, guidando verso l'ufficio su un tratto di autostrada semideserta, con il sole rosso che sorge alla mia destra e le montagne dipinte di rosa davanti a me, mentre sogno un buon caffè invece della porcheria della macchinetta che mi aspetta alla meta, dicevo, mentre sono lì sola soletta, io e la mia piccola auto, ecco che dalle sue casse esce questa musica

http://www.youtube.com/watch?v=XmSdTa9kaiQ

Come se mi scorresse nelle vene, come se facesse parte delle mie orecchie, come se abitasse in un angolo del mio cervello, eccola qua. E io canto, canto forte, tanto chi mi sente, canto perchè conosco bene le parole e ogni singolo suono prodotto dagli strumenti. Mi sento così bene.

Intanto arrivo allo svincolo, cambio autostrada, lascio quella deserta e prendo quella sovrappopolata. Mi immetto in un serpentone di auto e camion guidati da sconosciuti e penso che non conta poi così tanto il luogo: ci si può sentire a casa anche in auto, mentre si viaggia.

5 commenti :

  1. certo che si. E vedi che stai usando l'auto in autostrada senza problemi? Se ben ricordo era uno dei tuoi crucci!!
    Attendo il post sull'ufficio.

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  2. Ascoltare la musica in macchina è uno dei piaceri della vita.
    Poi quella canzone è splendida!
    Buona giornata Lizzie
    Ps non garantisco di riuscire a commentarti ancora cara, le parole di controllo stanno diventando sempre più piccole e illeggibili. Perché non le togli? Ciao!

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  3. Una canzone che mi ricorda la ragazza che ero, e mi commuove ancora sentirla. In auto sento molto la radio (Virgin o radiorock) e mi immergo sempre in musica bellissima,per sentirmi a casa...come te.

    Un bacio cara (sì, ti prego togli le parole di controllo per commentarti!)

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  4. ...ho provato una dolce sensazione nel leggere queste tue parole. Brava davvero. Non mi capita spesso, anzi, succede raramente, di sentirmi trasportare nel cuore di un pensiero...

    un sorriso

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