27 luglio, 2009

Ho perso la bussola

Durante la giornata, bene o male, me la cavo. Le mie giornate scorrono su binari abbastanza stabili e velocemente arriva la sera in cui, dopo cena, crollo con il corpo e con la mente.
La mente, ecco il problema. Appena si spegne la luce, ne perdo il controllo e lei comincia a vagare autonoma verso le domande che mi stanno assillando in questo periodo e poi la subdola inquilina della mia testa ripercorre senza pietà i momenti più duri, umilianti e difficili degli ultimi mesi. Come a dire "insomma, svegliati". Da lì, passa senza troppi problemi alle ipotesi più nere e poi alle fantasie più rosee. Il risultato è che mi sento assente dalla realtà, lontana da chi mi ama, intrattabile con tutti e poi dormo male, cazzo, dormo male e la mattina sono più stanca della sera prima.
Ho perso l'orientamento. Non mi era mai capitato di sentirmi così prima d'ora. Ho completamente perso la lucidità per capire cos'è meglio che faccia.

1 commento :

  1. vorrei affrontare con cautela questi argomenti per non sembrarti invadente. Fra non molto cercherò di scrivere anche di questo genere di situazioni nel mio blog, cioè il mondo mentale e l'invisibilità dei limiti. E anche il fatto che, a seconda del tuo stato emotivo (che dipende molto da sostanze chimiche) le tue costruzioni spaziali (cioè tutto quello che costruisci durante il giorno) diventano positive o negative.

    La mancanza di limiti precisi consente, come dire, di navigare con la mente, di immaginare situazioni, eventi, sviluppi anche lontani dalla realtà o da una realtà possibile. Lo stato emotivo impronta quelle mappe di piacevolezza o spiacevolezza, e loro varianti.

    Un piccolo consiglio. Siccome l'aspettativa di cose gradevoli (già vissute o immaginate) migliora la vita e predispone a un po' di ottimismo, fissati un traguardo, un'aspettativa. Non è importante che sia realizzabile o meno, importante è che tu ci creda (almeno un numero sufficiente di volte).

    :)

    bye

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