10 marzo, 2009

Convivenza forzata

L'ufficio dove lavoro è un open space, in italiano un'unica grande stanza dove ci sono tante scrivanie. Umanamente, è impossibile non darsi almeno un pochino di fastidio l'un l'altro, anche perchè su ogni scrivania oltre ad un pc, abbiamo anche un telefono. Immaginatevi il rumore di quaranta persone che battono su altrettante tastiere e parlano al telefono. Bisogna farci un po' l'abitudine, ma poi alla fine, non è male, almeno non si soffre di solitudine.

I problemi nascono quando, come sta succedendo a me da tre mesi a questa parte, si ha seduto accanto uno che ama particolarmente farsi i cazzi degli altri. Allora, io già per come sono fatta, detesto i ficcanaso e adoro chi si fa i cavoli propri lasciando in pace il prossimo. Quindi immaginatevi: il soggetto in questione usa roteare sulla sua sedia e venire qui accanto a me, alla mia scrivania e senza il minimo ritegno legge ciò che ho sul monitor, che siano email di lavoro o il sito di un quotidiano, legge la mia agenda, spesso lasciata lì aperta, legge i miei appunti di lavoro e poi commenta! Commenta quello che vede sul mio pc o scritto sulla mia agenda! E non c'è verso di fargli capire che questo comportamento è assai fastidioso, anzi, al limite del tollerabile (almeno per me).
Ci ho provato un sacco di volte, con le buone. Gli altri mi guardano di sottecchi con comprensione, capendo lo sforzo che faccio per non mandarlo a stendere. Eppure, niente. Persevera.
Comincio a pensare che lo faccia apposta.

3 commenti :

  1. già provato a lasciare in bella vista il classico post- it "scemo chi legge"?

    magari aiuta...

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  2. Proverò...ma credo che ci voglia ben altro...

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  3. Come non capirti? Visto che non ha mail badge per andare in bagno, prende il mio e poi comincia a rotearlo come fa di solito ... come catava Vasco "... io prima o poi lo uccido ..."


    Il Raffinato

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