05 dicembre, 2012

Pendolarismo

6.40 
Sveglia, colazione in piedi, doccia-lampo, vestizione-lampo.
7.20
In auto.
8.10
Entro in ufficio. Accendo il pc, metto il pranzo in frigo, prendo l'indispensabile secondo caffè della giornata e timbro. Già, perchè qui si timbra. Novità assoluta per me.
12.30-13.10
Pausa pranzo in cui oltre a suddetto pranzo io smazzo altre amenità: telefono al pediatra, ad altri medici vari, faccio acquisti online, faccio capolino da queste parte, sui social network, leggo i giornali online. Insomma, cerco di far sapere al mondo che ci sono anch'io.
17.30
Esco dall'ufficio e salgo in macchina, non ancora del tutto distrutta.
18.30
Arrivo a casa, letteralmente a pezzi dopo una lunga giornata conclusa con 1h di auto in compagnia di persone ingiustamente strappate alla Formula 1e camionisti che ignorano l'esistenza del codice della strada. Il tutto al buio, con mille luci che sfavillano in giro (lavori in corso, lampeggianti di qualsiasi forza dell'ordine, retronebbia accessi senza motivo....) e magari sotto una sottile pioggia che sull'asfalto NON drenante pare l'uragano Sandy. Per tacere della nebbia.
Alle 19, dopo essermi cambiata e rinfrescata, sono disponibile per la mia famiglia.
Alle 23 crollo verticale, in questo momento sono sveglia grazie ad una dose massiccia di pocket coffee. 

Ora ditemi, ma perchè tutto il lavoro dello stramaledetto nordovest deve concentrarsi a Milano e circondario? Non sarebbe stato più sano pianificare una distribuzione più omogenea? 
Scusate, saranno domande banali e noiose di chi non ne capisce nulla di economia, ma mi pare insensato (e nonostante ciò lo faccio perchè, appunto, non ci sono alternative) che per poter lavorare si debba fare 130km al giorno. 

E sono convinta che la maggioranza della gente "di provincia" faccia questa vita. 
E sono pure convinta che ci sia un sacco di gente che fa più strada.

13 commenti :

  1. Eh, sono misteri...come un mistero rimane per me chi si fa Bg-Mi tutti i giorni tutta la vita. Io sarei gia' schiattata proprio, ma sul serio...tieni duro, hai tutto il mio rispetto!

    RispondiElimina
  2. Ecco se ti può consolare io vivo e lavoro a Roma, ma ci metto minimo 1.15 h ad arrivare in ufficio, per colpa del traffico, sia all'andata che al ritorno, indipendentemente da che ora esco.
    Che dobbiamo fare? Stringiamo i denti e si va avanti!

    RispondiElimina
  3. Anche io penso che ci sia un sacco di gente che macina chilometri su chilometri ogni giorno, proprio come te. Deve essere davvero dura, cara.
    Pensavo che molto lavoro ci fosse anche in città tipo Vicenza, Verona, Mestre ma mi sa che sono disinformata.
    Tieni duro, un bacione!

    RispondiElimina
  4. Vorrei un po' sfatare il mito di Milano, in città ormai ci sono solo uffici, se hai bisogno di un minimo di magazzino o ampi spazi emigri verso l'hinterland, di solito poco servito dai mezzi con arterie, bretelle, strade trafficatissime. Ne consegue che gli spostamenti sono comunque lunghi.
    Prova a fare Cernusco s/n Cornaredo coi mezzi, la mia collega sta fuori 12 ore, per lavorarne 8. In auto non andrebbe tanto meglio le tangenziali sono spesso bloccate. In ogni caso considero positiva la tua pausa pranzo di soli 40 minuti, mio marito ha 1 ora e mezza buttata dalla finestra di solito. Non voglio sminuire il tuo tetris, lo stress da auto e camion sia chiaro, lo sottolineo perchè ultimamente continuo a venir fraintesa. 130 km sono tantissimi, ma credo che se tu li facessi intorno a Milano ci metteresti il doppio del tempo. Ho una collega che si fa Biella Cornaredo every day, dovrei chiederle a che ora parte/arriva. baci

    RispondiElimina
  5. @ sfolli ho un'amica BG-S. DONATO MILANESE tutti i giorni, per cui oltre Milano verso SUD non è ancora schiattata, si è trasferita da pochi mesi in prov. di VA e ci mette lo stesso tempo...

    RispondiElimina
  6. @Sfolli: tengo duro, tutto sommato sono di coccio io!
    @Brioscina: lo so, il traffico di Roma è tristemente famoso, coraggio ce la possiamo fare :)
    @Maude: è dappertutto un disastro e l'esercito di vampiri che incontro ogni mattina prima dell'alba è lì che lo dimostra. Che tristezza, speriamo ci sia una fine a questo crisi in cui siamo sprofondati! Baci cara
    @Sandra: è vero quello che dici, infatti io non sono proprio a Milano, ma in una cittadina a 20 km da Milano, una zona con tante piccole-medie industrie che danno tanto prezioso lavoro...anche a noi piemontesi! BACI

    RispondiElimina
  7. @Sandra: la mia pausa pranzo è di un'ora (ho sbagliato a scrivere) per grazia ricevuta dal mio capo, perchè dovrebbe essere di un'ora e mezza...ma si è messo una manina sul cuore e me la fa accorciare perchè io possa uscire alle 17.30

    RispondiElimina
  8. Ciao cara, grazie per il messaggio che hai lasciato sul mio blog.
    Ho capito in che città lavori, ma lo sai che non siamo distantissimissime?Tra la mia città e quella dove lavori si interpone una sola grande città.
    Coraggio, so che la vita da pendolare è logorante, ma... lo dici anche tu, sei di coccissimo!!! Brava e non perdere l'entusiasmo!

    RispondiElimina
  9. w i capi con la coscienza che mettono la manina sul cuore, eh sono pochini... : )

    RispondiElimina
  10. Lizzie mi scriveresti una mail? Qui il tuo indirizzo non c'è e dovrei chiederti una cosa.. grazie! L'indirizzo lo trovi sul mio profilo

    RispondiElimina
  11. Non deve essere semplice fare la pendolare, in auto, all'ora di punta.... stamattina ci ho messo un'ora per arrivare nella city e credo 20 min per trovare un posteggio. Credo che poi avendo gli orari di entrata al lavoro credo sia ancora peggio. Tieni duro!

    RispondiElimina
  12. Mi ero persa qualche puntata del blog, sto recuperando! Ti pensavo sabato scorso, quando sono andata a milano per un corso... Pesante tutti i giorni cosi. Sei gia brava che riesci a star sveglia fino alle 23! Tieni duro tesoro

    RispondiElimina