I miei genitori, quando decisero che volevano un figlio, erano poco più che ragazzini. O almeno, al giorno d'oggi parrebbero tali.
Mia madre aveva 27 anni e mio padre 25, sposati da due anni, un bel giorno, mentre sono a casa di amici e si spupazzano il loro pargolo appena nato, capiscono che anche per loro è giunto il momento. Tanto non ci sono problemi, hanno casa, lavoro e salute. Pronti, via. Iniziano a fantasticare e a fare i conti. Mia madre insegna, quindi programma la sua gravidanza in modo da poter usufruire al meglio dei mesi di maternità senza dover attingere al sottopagato congedo facoltativo. Incredibile, ma vero: i suoi conti, tanto precisi quanto opportunistici ai miei occhi, sono corretti e io, piccolo microscopico esserino, lo sono ancora di più e mi insedio puntualissima, esattamente quando loro avevano deciso. Pazzesco, a pensarci ora mi vengono i brividi, primo perchè questo "calcolare" mi è sembrato un po' troppo opportunistico, al punto da togliere un po' di sentimento e magia all'evento; secondo perchè penso a quanto è stata diversa e meno semplice la mia strada.
La gravidanza di mamma fila liscia fino al sesto mese, poi io avevo fretta di venire al mondo e la costringo a stare a casa dal lavoro anticipatamente, anche perchè all'epoca insegnava fuori città.
Arriva l'inverno e la mia nascita si avvicina.
Fa un freddo cane, quella domenica pomeriggio. Mamma sta benone e come al solito, ha fame. Lei e papà sono in giro a passeggio e decidono di concedersi cioccolata calda e pasticcini. Sono le sei di sera.
Alle due di notte, la mamma si alza e va in bagno, ha un po' di mal di pancia. Ma ecco una perdita ematica. Sveglia papà e insieme decidono che è meglio fare un salto in ospedale, anche se mamma non avverte alcun dolore. Mamma, che è una precisina, si veste di tutto punto, collant compresi. Arrivati in ospedale, li fanno attendere, tanto rispetto alle altre donne urlanti, mia madre sembra ben lontana dal momento fatidico.
Quanto viene visitata però, l'ostetrica per poco non sviene e la manda al volo in sala parto dicendole: "Signora mia, lei è in travaglio da ieri sera, è mancato poco che partorisse in ascensore!".
Sono le tre passate da pochi minuti. Mio padre, aspettandosi un'attesa snervante, esce nella gelida notte a cercare un bar aperto per comprare panini e sigarette; in ospedale nel frattempo sono arrivati i miei quattro nonni.
Dalla sala parto sentono delle risate che scambiano per un pianto e si dicono: "Povera cara, chissà quanto soffre".
Sono le tre e mezzo e l'ostetrica esce dalla sala parto con una bimba rossa in braccio e la mostra alle mie nonne dicendo: "Guardata che bella bambina, è una bambina!". Loro non capiscono e pensano: "E quindi? Chi è questa bambina?". Non avevano capito che ero già io. Nata al volo, in pochi minuti, praticamente senza alcun dolore, mentre mio padre era in giro nella città addormentata.
Il ginecologo va da mia madre e le dice: "Tutto bene signora, complimenti. Ma per favore, la prossima volta almeno eviti i collant".
Questo post partecipa al contest di Mamma è in pausa caffè
06 dicembre, 2011
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Quando sono nato io c'era l'austerity: per chi ha qualche anno in meno di me, è quel periodo degli anni '70 durante il quale c'è stata una profonda crisi petrolifera e la circolazione degli automezzi era fortemente regolamentata. Questa premessa per dire che se Lizzie avrebbe potuto nascere in ascensore, io avrei potuto venire al mondo su una 500, guidata da una zia che più incinta non si poteva, che stava accompagnando mia mamma, ovviamente ancora più incinta di lei, all'ospedale, in barba a qualunque divieto di circolazione!!!
RispondiEliminaChissà che scena comica, ma tenera, queste due donne (stupende) pigiate come sardine in un'auto minuscola che vanno a tutta velocità verso l'ospedale... Avrei voluto esserci (beh, in qualche modo c'ero :-) )
Geniale tua mamma coi collant! E beh, beata lei che ha partorito con tanta nonchalance!
RispondiEliminaMia mamma aveva la gamba ingessata, quando sono nata, e c'era una marea di gente ad attendere la nascita di questo/a bimbo/a, curiosa di vedere come e cosa potesse venir fuori. Ma, alla faccia di tutti loro io sono nata senza problemi e pure femmimina, mentre tutti aspettavano un maschio e pure malconcio. Del concepimento, casuale o programmato, non so nulla, e a questo punto, non credo che lo saprò pià. :)
RispondiEliminaComunque, è una bella testimonianza, quella della tua nascita: conservala per la tua piccola, ne andrà orgogliosa!
Urca Lizzie! Il parto di tua madre è il sogno di tutte le donne :-DDDD
RispondiEliminaMi immagino l'ostetrica quando ha visto i collant mhuhahahah
anche tu partecipi al contest bene. Direi che è la storia + passami il termine divertente. Meno male dai non solo tragedie tipo la mia. Io fan delle gambaletto anti sexy ma tanto comode. ILARIA FROLLINI
RispondiEliminaGrandiosa tua madre coi collant!!! Ma che meaviglia un parto indolore in pochi minuti... Il mio sogno!!!
RispondiEliminaAnche io ho partecipato al contest ^__^
Uh hai una mamma ragioniera! Invidiabile direi, il sogno di tutte noi :D
RispondiElimina@Darcy: ammetto che anche la tua storia non è niente male!
RispondiElimina@Suster: io mi ero illusa che fosse una fortuna ereditaria, invece...!!!
@Linda: brava la tua tua mamma, affrontare il parto con una gamba ingessata non dev'essere una passeggiata. Un bacio cara!
@Owl: sì, il suo caso è abbastanza mitico. In ospedale si era creata la leggenda della tizia che aveva partorito ridendo e in 5 minuti....
@Ilaria: è una storia divertente, non c'è altro da dire!
@Gioia: è il sogno un po' di tutte, ma non so in quanti casi si avveri ;-)
@Nina: in realtà la ragioniera sarei io, ma in questo frangente mi ha stra-battuta!
Spettacolare questo parto!
RispondiEliminaImmagino la faccia dei tuoi nonni all'ostetrica mentre ti mostrava loro "ma questa cosa vuole???"
Uff, questi ginecologi! Non sono mai contenti! ;P
grazie!
un parto direi.... quasi... improvviso! che belli i racconti delle nascite, starei ore ad ascoltare quei momenti. (ok, un pò meno le mamme, è vero)
RispondiElimina@tri mamma: ma grazie a te per questa occasione!
RispondiEliminaSì, il pensiero dei miei nonni è stato proprio quello...decisamente una scena ridicola ^__^
@trilly: mia madre non credeva per niente che fosse già ora, proprio perchè non aveva dolori...episodio a dir poco raro!
Stupenda la compostezza della tua mamma, collant inclusi ;DDD!
RispondiEliminaMica si può andare in ospedale senza essere "a posto" come direbbe anche mia madre!
Ciao solita mamma!
RispondiEliminaMia mamma non ha perso il vizio, anche per andare a fare la spesa, si agghinda alla perfezione...
Ah ah ma è stupenda questa storia... simpaticissima!!!
RispondiEliminaUn abbraccione grande!
Grazie Nora, è una storia buffa, ma ce ne fossero!!!! Un bacio
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