01 ottobre, 2011

M come Mamma e come Multinazionale

Premessa n.1: Che io volessi un figlio, credo non fosse un mistero per nessuno, nell'openspeis, anche se non l'ho mai gridato ai quattro venti.
Premessa n.2: la sede dove lavoro sta per chiudere, sta andando ad "esaurimento" e verrà sostituita da una sede estera.
Premessa n.3: non sono la prima e temo, nemmeno l'ultima, a vivere questa scomoda situazione.


Maggio 2010: un altro anno fiscale si chiude e Lizzie è soddisfatta, perché nonostante la congiuntura economica, nonostante il suo capo sia un ragazzo, che chiameremo Narciso, a cui lei stessa ha fatto da tutor/mentore (e quindi ha tante cose da insegnarle), nonostante ne abbia piene le scatole del suo lavoro, ha centrato e superato l'obiettivo. Il foglio excel non mente mai e dice 165%. Non male. Bene, pensa la povera Lizzie, adesso mi attende questo:
potrebbe andare in porto il passaggio interno per cui ho fatto il colloquio, che è anche andato bene, per fare un lavoro più adatto a me. Oppure se va male, visti i risultati ottenuti, mi daranno una mini promozione (scatto di livello interno all'azienda senza alcun valore al di fuori che sono anni che chiede vanamente), visto che gli aumenti sono bloccati.
Povera, povera Lizzie, illusa che non è altro.


Giugno 2010: a Lizzie viene trovato un tumorino benigno nel palmo della mano destra, che si manifesta come una pallina dura sottopelle grossa come un pisello che dà un po' fastidio. Va rimosso immediatamente e dopo l'operazione, perfettamente riuscita, la prognosi è 25 giorni. 25 giorni del nuovo anno fiscale in cui Lizzie non può lavorare perchè oltre tutto, la mano è la destra.
Nel frattempo in ufficio si decidono i nuovi organigrammi e altri ameni cambiamenti, pratica usuale per la multinazionale ad ogni nuovo anno fiscale. In particolare, nella struttura dove lavora Lizzie bisogna decidere chi vende cosa. Quindi ai suoi colleghi vengono fatti brevi colloqui in cui si domanda loro se preferiscano occuparsi (vendere) i prodotti di tipo T o di tipo F.
A Lizzie nessuno manco telefona.


Luglio 2010: il capo di Narciso, che chiameremo Blondie, organizza una cena di inizio anno e telefona a Lizzie per invitarla. Con rinnovato ottimismo Lizzie partecipa alla cena, per poi scoprire, tra una parola detta e una masticata, che lei è l'unica della tavolata a cui non è stato nè chiesto, nè comunicato che cavolo avrebbe venduto nei mesi successivi. Era come se fosse seduta ad un tavolo in cui i commensali parlavano un dialetto russo degli Urali meridionali, capiva uguale uguale. E si altera un po', anche perchè il progetto di cambiamento di ruolo in cui sperava è miseramente fallito.


Il giorno dopo alza il telefono e alza di peso a parole Narciso, che si arrabatta e si giustifica come può, confermandole che inoltre, lui non è più il suo capo. E qui fa una mossa geniale: con tutta l'empatia di cui è capace, dice a Lizzie che lei è meritevole di una promozione, di un aumento, di una sedia d'oro e altre vaccate, si si, mai come quest'anno merita tutto ciò, ma che lui non può occuparsene perchè non è più il suo capo e quindi di rivolgersi a quello nuovo.
Lizzie non può far altro che obbedire. Già è scazzata perchè il lavoro che voleva è svanito, almeno proverà a consolarsi con un inutile scatto interno.
Il nuovo capo, che chiameremo Giullare, di fronte alle richieste perorate da Narciso dice che no, lui non può fare alcunchè, perchè per lui io sono come una nuova arrivata e quindi i fantomatici organi di approvazione non gli passerebbero la richiesta e che quindi Lizzie deve pazientare e far passare un tempo tecnico dopo di che lui inoltrerà la domanda a chissà chi.
Il tempo tecnico era settembre, poi diventa gennaio, ma Lizzie non si stupisce, sono anni che lei tenta di richiedere piccole cose e che le richieste si perdono come lacrime nella pioggia.


Settembre 2010: Lizzie scopre con incalcolabile gioia che la cicogna sta arrivando. Il regolamento vorrebbe che si comunicasse subito al proprio capo la gravidanza, ma la scaramanzia la fa da padrona e quindi la Lizzie aspetta qualche settimana. Poi, le sue continue assenze pomeridiane (il momento peggiore della giornata è il post pranzo), necessitano una spiegazione sensata e quindi il vaso di pandora viene aperto. 


Ottobre 2010: Giullare è contento della notizia, probabilmente pensa che avrà tra le mani una rompiballe in meno. Il capo di Giullare invece reagisce alla notizia con un digrigno di denti e le sue prime parole sono: "E quindi da quando starai a casa?". 


Novembre 2010: le richieste inoltrate da Lizzie, sotto suggerimento di Narciso, a Giullare, giacciono in un dimenticatoio senza fondo. Poi adesso che è dichiaratamente incinta, figuriamoci, è già tanto che abbia ancora una scrivania e un pc. 
L'alimentazione di soli farinacei (pasta, pizza, focaccia e pane sono gli unici alimenti che la Lizzie digerisce) la portano ad avere i valori degli esami del sangue sballatini e le forze sotto zero. Any given day, non digerisce il pranzo e spesso il pomeriggio dà forfait. Ne parla con il gine niueig, che seraficamente le dice: "Elizabeth, stia a casa". E così sia. Tanto in ufficio mi trattano come un vecchio soprammobile ereditato dalla zia che proprio non si sa dove mettere perchè in casa sta male. 


Gennaio 2011: nella nuova sede estera, viene assunto un tizio, che chiameremo Mercuzio, che prende il posto di Lizzie. Il lavoro che lei svolgeva è ufficialmente passato a lui.


Giugno 2011: Nasce la Ballerina. Tutto il resto non esiste più.


Settembre 2011: Lizzie viene a sapere che tutti i suoi colleghi aventi ruolo analogo al suo, hanno ottenuto la sospirata promozioncina che lei ancora pazientemente aspetta. Qualcuno, si vocifera, non l'aveva nemmeno chiesta.


Ricapitolando: Lizzie ora è in ferie, tra breve entrerà in congedo facoltativo fino ad aprile (sfruttandolo tutto) e quando tornerà sarà la più vecchia e con la qualifica più bassa - di chi fa il suo mestiere - di tutta la sua sede ed inoltre il suo lavoro non ci sarà più, perchè lo fa Mercuzio già da mesi, all'estero nella nuova sede. La sede vecchia della sua città è in chiusura, quindi dall'alto suggeriscono comunque di provare a cercarsi un altro lavoro perchè posto per tutti, difficilmente ci sarà. 


Figuriamoci poi per la tardona con qualifica bassa che oltretutto, ha avuto la sfrontatezza di sposarsi e fare una figlia. Tzè.



19 commenti :

  1. partiamo da un presupposto: so chi è narciso, ahahahah, ma giullare??? cu' è giullare??

    perdiana, ne parlavamo quando ci siamo viste, non so davvero che dirti. io di quel periodo conservo bei ricordi ma non piacendomi il lavoro, anche una gran fatica. hai pensato di cercare qualcosa di completamente diverso, un po' più "umano" -capisci il senso, eh...- che possa entusiasmare un po' di + e soprattutto senza l'arrivismo sfrenato di certi loschi figuri????

    ps, ti abbraccio, manco te lo dico......

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  2. Oddio, Lizzie, mi dispiace un sacco, fossi in te sarei incazzata come una biscia, anzi di più..
    Devo dirti che a me, workaholic della prima ora, l'arrivo dei mostrilli ha aiutato a rimettere tutto nella giusta prospettiva, e al lavoro adesso dò la giusta importanza. Forse è arrivato davvero il momento di cambiare, magari per qualcosa che ti lasci tempo anche per la famiglia e per te stessa....
    Pure te, però, che hai l'ardire di fare un figlio...

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  3. Oddio Lizzie, che casino, mi dispiace un sacco, e sono anche parecchio incazzata - con gli organigrammi barocchi, con le pratiche di scaricabarile, con la meritocrazia che diventa solo una parola vuota e senza senso.
    Pero' forse non vale la pena arrabbiarsi, che sta barca di matti prima la abbandoni meglio e', visto che tanto sta andando a picco, giusto?!
    Speriamo in nuovi orizzonti....

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  4. Ma...scusa mi stavo facendo un the e mi e' venuto un attimo di incontro sinaptico - ma non sara' mica anche dove lavora SeAvessi?! Nooo eeeh.....

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  5. Ecco, un'altra storia che avrei preferito non conoscere... Sì sì, ti ho chiesto espressamente di raccontarla! Però, quando leggo simili peripezie, mi sale la rabbia. Sia perché ci sono passata - ed io non ero incinta, ero solo donna con pochi santi in paradiso - sia perché ricordo bene le vicissitudini di certe colleghe. Donne tornate ala scrivania ad un mese dal parto, perché era l'unico modo per non perdere il posto (già precario). Rammento ancora una che allattava fra una telefonata ed un fax, perché c'era il convegno da organizzare...

    Grrrrrrrrrrrr.

    Aggiungo una noterella: quindi anche tu non digerivi più niente... Eh pazienza, ormai mi sono abituata ;-)

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  6. PS: ho perso una "l" per strada, chiedo venia...

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  7. Complimenti all'azienda e all'Italia che permette tutto ciò!

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  8. @tina: Giullare è un ragazzo moro con un nome molto...religioso, diciamo così. Capito? ;-) E sapessi cara, da quanto tempo cerco un lavoro più umano - ti capisco sì - senza arrivismi e coltelli nella schiena, ma qui per ora è tutto fermo! Io ho finito di star bene quando se n'è andato il mio primo capo, quello con gli occhiali e i capelli ricci, sob.

    @LadeaKalì: anche per me l'arrivo della piccola ha rimescolato tutte le priorità, ma se ci penso mi ribolle un po' il sangue. In ogni caso ho davvero bisogno di aria nuova!

    @Sfolli: va a picco la sede, l'azienda è più florida di tutte noi messe assieme. Infatti ho provato a "riqualificarmi" al suo interno in un ruolo più umano e senza iene intorno, ma come hai letto, è andata male.
    Seavessi lavora con me, ma non ricopre un ruolo analogo al mio. Lei è una specie di fata turchina a cui tutti chiedono magie, ma di cui puoi tutti o quasi si dimenticano, purtroppo...

    @Nora: No, io non digerivo più niente, nemmeno il riso in bianco!

    @Speranza: grazie cara per la solidarietà!

    @Martilla: grazie anche a te, siamo proprio il BelPaese...

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  9. che rabbia che mi fanno queste situazioni!!!! io non lavoro in una multinazione, è un'azienda grande solo a livello regionale, e anche lì meritocrazia, cosa sarà mai???
    tesorina non posso che augurarti che qualcosa si sblocchi, e che tu, che ti sei permessa di mettere su famiglia, trovi un altro lavoro, che dia spazio alle tue capacità e ti consenta di dedicarti a Ballerina...un abbraccione!

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  10. ovviamente volevo scrivere che non lavoro in una multinazionale, non in una multinazione! :D sorry ma il peperone imbottito della suocera oggi mi ha stordito! ;)

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  11. liz, ho capito chi è giullare .... BUAHAHAHAHAHAHAH!!!!!
    certo a me fra lui e narciso, giullare tutta la vita!

    ricordo il tuo vecchio capo riccio.... eh lui sì che ne aveva taaaaaaante di cose da dire..... taaaaaaante..... ^_^ ;) :P

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  12. @Pink: tesorino, lo so, io vivo una realtà internazionale ed enorme, ma credo che la situazione delle donne e donne-mamme sia analoga anche nelle piccole e medie imprese. Io vorrei solo che fossero riconosciuti i miei meriti e gli sforzi fatti, prima di andarmene definitivamente verso qualcosa che mi si addica di più. Fosse facile...

    @tina: si per carità, Giullare è una brava persona, ma come capo...lasciamo stare.
    Il vecchio capo era proprio un'altra cosa, nè??

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  13. Eccheccazz Lizzina, the history repeats itself. Mi dispiace, in quanto donna, in quanto essere umano, in quanto lavoratrice precaria. Anzi mi dispiace è poco, visto che ci sto dentro pure io, ci stiamo dentro tutti. Sono incazzata, a dirla tutta X(

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  14. @Nina: ti dirò, da un lato penso "ma vaffanc**o a tutti, me ne frego di voi", dall'altro mi viene una gran rabbia e quindi credo che per il rientro affilerò gli artigli...Già in Italia non c'è lavoro e se chi lavora viene trattato così...nnamo bene...Incazziamoci pure tutti insieme, almeno questo possiamo farlo!

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  15. Liz, non riesco a postare da te, non in anonimo.

    Coraggio, però, tu hai la Ballerina e loro solo tanta spocchia ed ambizione. Ma vuoi mettere? Ti abbraccio.

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  16. Ciao Linda, è un inconveniente che non capita solo a te, ma non so perchè! Quando Darcy torna dalla trasferta gli chiedo un intervento :-)

    Per il resto, hai pienamente ragione! Un bacio

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  17. E' una brutta situazione, ma come ti hanno già scritto, prendila come un segno, è il momento di cambiare!!

    un bacio

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  18. @Murasaki: Infatti. Nel frattempo cerco un'idea per il futuro...Un bacio anche a te!

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