07 marzo, 2011

Escursione domenicale

L’escursione all’Ikea è sempre un’esperienza che segna. Nella mia testa, si tratta di mettersi in auto presto,  di mattina o subito dopo pranzo, con la brioche o l’arrosto che ti balla ancora sullo stomaco; percorrere un’ottantina di km di cui almeno dieci in coda con altri sventurati come te, che, non paghi di stare in coda ogni mattina per lavoro, trovano il modo di complicarsi la vita anche di domenica. Superata la fase coda, inizia la lotta al coltello (se va bene, perché qualcuno si porta anche armi da fuoco) per il parcheggio. I parcheggi dell’Ikea di solito sono aree immense che sconfinano nelle province limitrofe, ma di domenica state certi che sembreranno pieni in ogni loro centimetro quadrato. Quindi l’essere umano tira fuori il peggio di sé: impaziente al volante, violento col pedone incauto, mano pronta sul clacson, insulto libero dal finestrino abbassato, disponibile a compiere ogni manovra pur di raggiungere il tanto agognato posteggio. Se, e dico se, per caso si ha successo in questa fase, bisogna guadagnarsi l’ingresso pedonale. Di solito si parcheggia talmente lontano che per arrivarci occorrono almeno 15 minuti, in cui si tenta: a) di memorizzare dove si ha parcheggiato, altrimenti chi la ritrova l’auto? b) di individuare l’ingresso più prossimo, che generalmente è ben nascosto da colonne di cemento armato, file di carrelli e naturalmente, file di auto dai guidatori ormai estenuati. Ma ecco che finalmente, si entra. Ascensore, scale mobili e via, inizia il giro! Qui ci possono essere tre possibilità, a seconda di quale tipo di frequentatore voi siate.

Primo tipo: vi servono ennemila cose, quindi avete scelto un luogo mediamente a buon mercato dove troverete tutto. Vi aspetta un tour infinito, che si concluderà con una strisciata per cui la vostra carta di credito chiederà pietà e il vostro carrello sarà pieno di tutto ciò che cercavate e anche di più. A conclusione della vostra giornata, vista la tarda ora, cena nel ristornate svedese all’interno del mondo Ikea.

Secondo tipo (quello a cui appartengo io): avete individuato che vi serve UNA cosa, sul sito avete visto che l’Ikea è fornita dell’articolo e il design vi piace, quindi pianificate una missione silenziosa, rapida e letale. Entrate, matitina e foglietto per segnare lo scaffale alla mano e individuata la posizione dell’oggetto, vi dirigete con moderata speditezza all’area magazzino. Di solito la visita dura 1h – 1h e 1/2, uscite con ciò che cercavate e anche qualcosa in più.

Terzo tipo: non cercate niente, volete solo fare un giro perché l’Ikea vi piace, fuori fa freddo, ma non volevate stare a casa. Il giro può durare da 1h in avanti, a seconda di pause caffè e test di divani, sedie, poltrone,…ecc. Uscirete dopo una sosta al bar svedese e il vostro carrello sarà pieno di oggetti molto belli, ma assolutamente inutili o di cui comunque, non avevate bisogno.


A noi ieri è andata bene: abbiamo visitato un’Ikea relativamente nuova qua vicino. Niente traffico, non troppo piena di gente, ordinata e pulita. Quanto durerà??

17 commenti :

  1. Mi hai fatto sbellicare!!!
    Purtroppo io adoro l'Ikea e sono i tre tipi messi insieme, a seconda delle giornate e delle necessità; o meglio, il secondo tipo sarebbe il mio ideale, ma pur tentando ogni volta, mi ritrovo massimamente nel 1 o nel 3!
    Ma poi, cosa hai comprato?

    RispondiElimina
  2. io ho risolto il problema all'origine. la mia natura zingaresca al momento fa sì che io non abbia 1 casa, quindi non ci compro nulla! che senso hanno 22 kili di portancandele in vetro colorato, 5 scatole di lumini, 2 sedie rosso fiamma, 4 scaffali per i libri, cuscini per ricoprirci l'Africa ecc ecc ecc... se non hia una casa in cui piazzare il tutto? bon, risolto!

    RispondiElimina
  3. io medito di prendere la residenza ll'ike... mi rilassa.
    Ecco, io rempio la borsa gialla di inutili attrezzi per la cucina con nomi altisonanti e mi sento in pace col mondo.

    RispondiElimina
  4. ah, Liz, Tina, avete un invito da me ;-)

    RispondiElimina
  5. @Linda: sono contenta, almeno ho centrato l'intento di ironizzare su noi stessi! Ho comprato una poltrona, tipo chaise longue, da mettere vicino al lettino della bimba. Soddisfattissima!

    @Tina: si dice Bohemienne, non zingaresca...insomma, devo proprio dirti tutto? ;-)

    @Seavessi: io ho una smodata passione per il mobile MALM. Prima o poi scoprirò dove metterlo e lo comprerò!
    Ah, e grazie per il graditissimo invito cara.

    RispondiElimina
  6. Mi raccomando Lizzie... Sul catalogo online guardiamo sempre molto bene le misure degli scatoloni altrimenti rischiamo un'altra avventura sullo stile di quella degli scaffali porta cd ^_^'
    Ti ricordi che sembravamo dei profughi!?

    RispondiElimina
  7. @Darcy: l'hai voluta tu la macchina tamarra!! ;-)

    RispondiElimina
  8. LA MACCHINA TAMARRA!!!! no scusate liz&darcy, ora vi immagino sul macchinone bassissimo con la radio a palla e gli ammortizzatori che la fanno sobbalzare a ritmo di rap. ah che bella immagine. specie con la pupa in arrivo, ebbravivoi!
    ps, al ritorno dall'ikea BISOGNA avere l'aria persa da profughi, così poi si rimette tutto a posto nei nuovi mobili e si è ancora + soddisfatti!! ^__^

    RispondiElimina
  9. aaaaaaaaaaaaaaaah!!! io ADORO il mobile malm!!! ho tutta la camera da letto di quella serie :-D

    Darcy dillo che c'hai la macchina modificata col tnuning o come si dice e la minigonna e le musiche tunzetunze!!!!!

    RispondiElimina
  10. sevaessi, e sì che io darcy me lo ricordo un tipo per bene, posato e discreto... qs nuova versione mi scombussola le idee, ma sarà l'ormone della paternità che impazza!

    RispondiElimina
  11. Ciao Elizabeth, grazie della tua visita al pollaio :)

    Io sono decisamente un Ikea-tipo B, con la variante che molto spesso non trovo ciò che stavo cercando (esaurito, mi piace meno che in foto, le misure non tornano, il colore non rende, etc.) ma riesco sempre e comunque ad acquistare una mezza dozzina di aggeggi ;)

    RispondiElimina
  12. @Tina e Seavessi: garantisco che la macchina E'TAMARRA. La musica però non è rap, ma progressive rock. Per tuning e minigonne, ogni tanto minaccia di apportare tali modifiche, ma credo che i miei occhiacci gli facciano cambiare idea!

    @Gallinavecchia: ma grazie a te! Sei benvenuta!

    RispondiElimina
  13. Io appartengo , a seconda delle occasioni, al tipo b se devo prendere qualcosa per me, o al tipo c se devo accompagnare un'amica. Chissà perchè riesco sempre a uscire col carrello più pieno del suo!!!
    Senti ma dov'è questa nuova Ikea? magari viene comoda anche a me....
    E benedico il mio lavoro a turni che mi permette di svolgere tali incursioni in giorni settimanali con parcheggio davanti all'entrata e pochissima gente dentro...

    Scarlett

    RispondiElimina
  14. Allora basta accusare la mia macchina di essere tamarra: è solo DIVERSAMENTE ELEGANTE!
    Uffa! Però da ti tante soddisfazioni vero Lizzie... Guarda che la prossima volta prendo un SUV gigante così soffri di mal d'auto appena usciamo dal box ^_^

    RispondiElimina
  15. @Scarlett: Mmmm mi sa che per te è un po' lontana, comunque è quella di Torino, se ti capita di essere da quelle parti!

    @Darcy: Il SUV io non lo tollero. Sembra uno scarafaggione gigante!

    RispondiElimina
  16. Io appartengo decisamente al tipo B. Sarà che ho l'Ikea a un tiro di schioppo da casa, ma non mi piace molto quel posto, troppa confusione.

    RispondiElimina
  17. Ti capisco, anch'io non amo la confusione e sono un tipo B. E aver trovato un'Ikea non troppo incasinata mi sembra un gran successo!

    RispondiElimina