23 novembre, 2010

Il destino di chi si comporta bene

E' ormai dato per assodato che mi sono strarotta delle dinamiche da multinazionale di provincia* che dominano l'azienda per cui lavoro. Ogni volta che capita qualcosa di incredibile, mi dico che peggio di così non può capitare nulla, che più in basso di così non si può cadere. E invece, puntualmente, vengo smentita. E' storia recente, è capitato di nuovo, per l'ennesima volta. Che dire, non mi incavolo nemmeno più, anche perchè ad essere onesta, ho altro per la testa in questo periodo e in secondo luogo non mi faccio più il sangue amaro per un'azienda che tra qualche mese molto probabilmente mi lascerà a casa. Detto ciò, non sono mica l'unica ad affrontare questo avvilente destino. Nella mia ristretta cerchia di colleghi di questa piccola sede, vedo angherie, ingiustizie, favoritismi, porcherie di ogni genere quasi quotidianamente, il tutto con un fattor comune: chi si comporta bene, chi fa il proprio lavoro al meglio delle sue possibilità, chi si impegna, chi si ingegna (ci vuole anche questo se vendi per vivere, in questo periodo storico), chi si prende le cose a cuore, forse e dico forse otterrà dei risultati, ma saranno solo soddisfazioni personali. Nessuno si accorgerà degli sforzi, della fatica, dell'impegno. Chi invece è visibile e verrà lodato sulla pubblica piazza è chi rompe le palle, chi si lamenta, chi dimostra di voler ottenere solo a parole, ma non con i fatti, chi tormenta il prossimo con richieste, lagne e pretese, chi narra in giro le proprie gesta come se fosse un cavaliere medievale senza macchia e senza paura tormentato da pericolosi draghi sputafuoco. Costoro, seppur con alla base scarsa voglia di lavorare, saranno premiati, saranno visibili (e anche pagati!). Perchè sono talmente una scocciatura per i loro capi, che per zittirli farebbero qualsiasi cosa. La sintesi è che ormai qui non conta più lavorare, ma dire in giro che si lavora, farsi pubblicità.



*La "holding" è multinazionale, ma la Srl locale che fa capo ad essa è ormai talmente italianizzata che sembra di lavorare in un'aziendina padronale di provincia. 

2 commenti :

  1. Purtroppo questo è il destino di molti in Italia, chi si comporta bene viene percepito come uno sfigato mentre chi rompe le scatole viene premiato da capi ai quali interessa unicamente la propria tranquillità.
    Non vale la pena di incavolarsi, ci rimetteresti soltanto tu in salute e serenità. E in questo momento hai molto bisogno di entrambe :-)
    Un abbraccio solidale cara

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  2. Grazie per l'abbraccio solidale cara e non preoccuparti, ormai qualsiasi cosa succeda mi scivola addosso!

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