Il profumo della terra umida, che mi ricorda il giardino di mia nonna, quando veniva innaffiato
il profumo dell'erba tagliata dei prati, che mi ricorda i pomeriggi trascorsi in paese, in montagna
il profumo dell'asfalto caldo delle strade quando piove, che mi ricorda i temporali estivi
il profumo delle parti in legno delle case di montagna
il profumo del sottobosco
il profumo di casa dei miei genitori, un profumo non saprei definire, se non "di casa"
Oggi mi sentivo un po' spaesata, un po' un pesce fuor d'acqua.
Sono stata "a palazzo", come diciamo noi in ufficio, ovvero nella sede centrale, quella dove si prendono le decisioni importanti e dove circolano persone importanti, quelle che contano...Urca. In mezzo a queste persone, mi sono sentita piccola piccola. Ma non perchè mi senta inferiore. Perchè so che qualcuno di loro, per fortuna non so chi, ha definito la nostra piccola sede periferica "un parco giochi".
Questa frase, oltre che a mandarmi su tutte le furie, mi ha fatto sentire la persona sbagliata nel posto sbagliato. Ecco perchè, per ritrovare l'orientamento, la strada di casa, ho ripensato ai profumi che per me rappresentano un rifugio, un posto sicuro, dove io sono io e dove io sono giusta.
11 settembre, 2009
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Commenti sul post
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Che bello questo post, un po' alla Marcel Proust!
RispondiEliminaUn saluto :)
Grazie per il complimento, sono onorata del paragone...
RispondiEliminaCiao!