Sta arrivando un temporale, almeno spero. Come sempre, si annuncia con i tuoni, il vento, il cielo che diventa color del piombo e l'aria che profuma di pioggia.
I temporali mi sono sempre piaciuti, fin da piccola, quando passavo l'intera estate in montagna. Là spesso mi succedeva di essere in giro per il paesino e di dover correre a casa, colta da un acquazzone. Arrivavo trafelata e sudata, mia nonna mi accoglieva dicendomi "Sei fradicia come un fungo!" (in realtà me lo diceva in dialetto, qui ho tradotto in italiano per rendere la frase comprensibile) e mi dava sempre dell'incoscente, perchè correvo, sudavo, prendevo freddo...le solite cose da nonne. Poi mi cambiava la maglietta e mi faceva il thè (sono sempre stata un po' anglosassone nell'anima) che accompagnavo con un pezzettone di focaccia comprato la mattina. A quel punto mancava la luce: fuori era quasi buio, eravamo sommersi dalle nuvole basse. Mio nonno smetteva di fare La Settimana Enigmistica e andava a cercare le candele. Poi lui e mia nonna si sedevano al tavolo con me, lui beveva il suo thè (la nonna lo faceva sempre anche a lui), io divoravo il mio merendone e poi giocavamo a carte con un paio di condele a farci luce, aspettando che la corrente tornasse.
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Commenti sul post
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continua ti prego!!
RispondiEliminaquesto e' il blog piu' bello...
Il temporale è arrivato e io ho la bici e le infradito!
RispondiEliminaLa scena che hai descritto sa di tepore di casa e di coccole...che nostalgia dei nonni!
@scighera: capisco che queste immagini ti piacciano, conosci i luoghi, i rumori, i colori, tutto.
RispondiEliminaAdesso continuo!
@maredidirac: i ne ho proprio tanta di nostalgia, ma i ricordi sono tanto dolci.
la nonn ti diceva mica "t'è marscia mè 'n bulé"?
RispondiEliminaComplimenti al blog
GU
che significa?
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