Fino ad ora ho lavorato, davvero. Sono arrivata qui dentro pochi minuti dopo le nove e mi sono messa di buona lena a lavorare. Al primo piano siamo in 5...di solito siamo una trentina. Stamattina c'è un silenzio irreale, si sentono solo il ticchettio delle dita sui tasti, ogni tanto il trillo di qualche impertinente telefono e il rumore dei condizionatori che sparano aria fresca. Al secondo piano sono messi meglio, sono una decina di persone, del resto si sta sempre meglio ai piani alti.
Mi sto proprio impegnando, ma in questo periodo dall'anno il lavoro che posso fare è davvero noioso, alienante, ripetitivo...Avrei dovuto portarmi il libro che ho iniziato ieri sera, ma mi sembrava davvero troppo brutto mettermi a leggere qui alla mia scrivania. Ma tanto cosa cambierebbe? Adesso, dopo un'ora e mezza di lavoro più o meno serio, mi sto allegramente facendo i fatti miei. Allegramente mica tanto, preferirei essere fuori di qui, la giornata è bellissima, il clima più che buono e ieri in montagna si stava da Dio, piangeva il cuore a tornare in città.
Del resto, a ben pensarci, va bene così. Prendere le ferie a luglio come ho fatto quest'anno si è rivelata la scelta giusta. E' stata una battaglia, sembrava di aver chiesto un aumento di stipendio di 5 mila euro al mese, ma alla fine ce l'ho fatta, grazie anche ai numerosi giorni arretrati che all'azienda conviene che io consumi.
Andare via a luglio è uno spettacolo: per prima cosa si spende meno, dettaglio non irrilevante e poi c'è in giro molta meno gente, quindi in generale, per chi è fatto come me, si sta meglio. Poco casino, niente code, tavoli sempre disponibili...
Poi le ferie finiscono e si torna in città. Io nello specifico sono rientrata il 6 agosto. Una meraviglia. La città è silenziosa e tranquilla (certo se fosse sempre così mi sparerei in testa, ma in questo periodo gradisco il silenzio) e in ufficio c'è poco da fare.
Il risultato è che ci si riposa due volte, prima quando si è via e poi quando si torna, perchè in effetti qui c'è una calma da non credere. Faccio quello che devo con i miei ritmi, prendendomi i miei tempi, senza affanni, nessuno mi pressa o mi stressa...E' vero che il tempo passa lentamente quand'è così, ma è bello non essere sempre preda di ritmi frenetici, avere un po' di tempo per se stessi.
Intanto pian piano agosto passa e si avvicina il mio prossimo viaggio, in Scozia.
13 agosto, 2007
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