20 agosto, 2007
E dopo la pioggia...
Quando il temporale finiva, velocemente il cielo si rasserenava lasciando filtrare i raggi del sole, diventando azzurrissimo e chiazzato di nuvolette bianche. L'asfalto nero bagnato brillava, il verde degli alberi e dei prati era ancora più intenso. Riaprivo le finestre, sentivo il rumore di fiume, respiravo l'aria che aveva quel profumo di legno e terra umida che tanto mi piace. Nel giro di pochi minuti le strade si rianimavano e le gelaterie si riempivano. Anch'io correvo subito fuori di casa, a godermi il resto del pomeriggio, con l'idea che sarei rincasata solo per cena, verso le 7.30 e che sicuramente a tavola ci sarebbero stati i miei piatti preferiti. All'epoca portavo raramente l'orologio, ma capivo che era ora di tornare a casa quando, girando per le strette stradine del paese, sentivo provenire dalle finestre aperte delle altre case, il rumore delle stoviglie e le musiche delle sigle dei telegiornali.
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Commenti sul post
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...le campane suonavano quasi a dirti che se non correvi di tutta fretta rischiavi di arrivare in ritardo col rischio di far raffreddare la cena.
RispondiEliminaMa correvi col sorriso sapendo che il tuo piatto preferito ti stava aspettando e che l'indomani un'altra giornata piena ti stava aspettando..
Giusto, c'erano anche le campane...
RispondiEliminacazzarola che acqua in padania!!! ho visto sulle webcam!! buon bagno Eliza
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