Oggi piove, ma questo non ha mai rappresentato un problema per me, anche se raramente uso l'ombrello: avrò tanti difetti, ma non quello dei capelli che con l'umidità diventano crespi. No, i miei restano lisci e morbidi come spaghetti cotti a puntino.
La giornata lavorativa scivola via senza insulti e questo basta già a farmi pensare che questa sia un'ottima giornata.
E poi ci sono altre cose.
Gli ex colleghi che riescono nella titanica impresa di organizzare una cena prenatalizia, nonostante siamo davvero in tanti. Ma ce la fanno e mi fa proprio piacere, perché quelle persone sono state compagne di vita per molto tempo. Tempo significativo, denso, importante.
C'è una serata da organizzare con l'amica che io chiamo sister e ho già detto tutto: lei è la sorella che non ho, la persona che mi conosce meglio, che capisce come sto dal modo in cui mangio, che mi legge come un libro aperto, che sa di cosa ho bisogno e sa quando dirmi di no.
C'è un amico lontano che programma di tornare per qualche giorno e allora si prova ad organizzarsi per vedersi, insieme ad altre persone a cui sono affezionata, che sono parte della mia vita, una parte piccola, in termini quantitativi, ma enorme, in termini di significato.
C'è l'altra amica, quella che ormai quasi non conosco più, che mi manda rare email propagandistiche sulla sua vita quasi perfetta, che non capisco cosa voglia dirmi, che posso solo ipotizzare che mi stia dicendo: "Hai visto, avevi torto, guarda quanto sono felice, con il marito che tu mi dicevi di lasciare e senza i figli che invece tu vuoi". Salvo poi accorgermi che compra quello che le dico piace a me, che va nei luoghi che io dico vorrei visitare e che arreda la casa con mobili e oggetti visti nella mia. Vivi la tua di vita, mi viene da dirle, che a me sta bene davvero, sono tanto felice (ma non convinta) di essermi sbagliata, ma non far finta che la tua vita sia perfetta, perché nelle piccole cose, si vedono ancora le crepe che hai aggiustato con la colla.
C'è che arriva il Natale e ne sono felice, l'idea della Ballerina che scarta i regali mi emoziona e mi rende impaziente, c'è la voglia di andare in montagna, di sentire il freddo pungente e l'odore della legna che brucia.
C'è che non ho certezze sul futuro e guarda un po', oggi mi piace così.
18 novembre, 2013
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ah parte l'amica che se la racconta (e te la racconta!) alla grande per il resto che bello (super invidia per i capelli eh!)
RispondiEliminabacioni
E' campionessa mondiale, ma ormai è un problema solo suo.
EliminaDa ragazzina avrei dato qualsiasi cosa per una testa boccolosa!
Più ti leggo e più scopro che ci somigliamo...capelli spaghetti anche qui, eppure io sono riccia nell'animo e tempo un mese, avrò di nuovo la permanente. Il futuro poi e' incerto anche qui ed a volte non me ne importa! :-))))
RispondiEliminaIo ho rinunciato, ho provato da ragazzina ma la permanente non ha fatto presa sui miei spaghetti e i poveri capelli ne sono usciti devastati!
EliminaSul futuro credo che dobbiamo imparare ad apprezzare la bellezza dell'imprevedibilità...mi sa che non abbiamo alternative ;-)
Io sono riccia naturale, con questo tempo i miei capelli diventano indomabili!
RispondiEliminaNon sai quanto ti invidio l'amica-sister...
Evviva le giornate senza insulti!!!
Ehheheh lo immagino!
EliminaA volte non ci penso ma la mia sister è davvero uno dei miei tesori :)
capelli spaghetti presente!
RispondiEliminaBenvenuta nel club ;-)
EliminaMa si vive proprio grazie a queste scadenze e a piccoli appuntamenti felici. Tienili cari e vivili intensamente.
RispondiEliminaUn bacio, cara.
Senza dubbio!
EliminaHo conosciuto tante persone che mi/ci imitavano in tutto quello che facevamo. Una coppia ci copiava in tutto, ma facendo tutto "di più", come per dire vedi? io faccio come te ma molto meglio. Ti dirò... a me fanno una gran tenerezza. Sono solo persone insicure, e se questo li fa star meglio, bè, meglio così!
RispondiEliminaSì è un po' quello che capita a noi in questo caso....contenti loro!
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