Nel blog è anche un po' voluto, perché non vorrei che fosse incasellabile, io sono multisfaccettata e lui mi riflette...Tutto ciò per dire che dopo la serietà e la gravità del post precedente, oggi si cambia tono. Perché splende il sole, perché è venerdì, perché ce lo dobbiamo.
Riflettevo sui motivi più frequenti delle mie incavolature con Darcy.
Che poi non è che siano tante e sono pure da poco, più che altro io mi lamento spesso del "Non ci arriva".
Afferrata la causa, ho capito, è stato un attimo.
Spiego.
A noi donne non piace chiedere esplicitamente. Ci irrita.
Non ci piace perché è chiaro, lampante, palese: possibile doverlo esplicitare a chiare lettere?
Non ci piace perché trattasi di una tale ovvietà che ci sembra di essere pedanti a rimarcarlo. E noi non siamo pedanti, nonnò.
Non ci piace perché è una perdita di tempo, è talmente chiaro!
Ma soprattutto non ci piace perché il chiedere esplicitamente qualcosa presuppone che la persona a cui chiederemo, non lo capisca da sé.
E questa cosa per noi è INCOMPRENSIBILE.
Esula dalle nostre capacità intellettive. Appartiene a un altro mondo, ad un altro universo.
Se sono le sette e un quarto di sera, se sono arrivata a casa da 10 minuti scarsi, se sto salendo le scale con in mano una torre di babele di panni da ritirare, se l'acqua della pasta è sul fuoco, se c'è una figlia allo stato brado in salotto e io sono ancora vestita "da ufficio", possibile che debba chiedere: "Amore, potresti per favore smettere di lavorare, uscire dal tuo studio e venire di qui a dare un occhio alla bimba e/o alla cena?"
Com'è possibile che io debba perdere tempo a chiedere una cosa tanto ovvia? Non ci arriva da solo?!
NO
Questa cosa ci manda in bestia.
Peggio di quella antipatica là con il nostro stesso vestito ad un matrimonio. Che magari le sta pure meglio.
Peggio della commessa del negozio che dice, azzeccandoci: "Cosa le prendo, Signora, un 44?", tronfia dei suoi 22 anni e della sua 40 scarsa.
Molto peggio.
Dobbiamo farcene una ragione: gli uomini NON - SONO - INTUITIVI.
Possono essere ingegneri nucleari, architetti d'avanguardia, cardiochirurghi infantili o astrofisici, ma non saranno mai ANCHE intuitivi.
Al contrario: loro amano le istruzioni precise, detestano doversi destreggiare con quelli che per loro, sono solo fumosi indizi sul da farsi.
Più gli diamo ordini chiari, meglio stanno.
Ricordo che una mia amica mi raccontò di aver spedito il marito a comprare delle pere. Tornò a casa con delle pere schifose pagate a peso d'oro. Lei: "Ma scusa, non le hai viste? Non hai letto il prezzo?Non potevi prendere qualcos'altro??" Risposta: "Ma se tu mi ha detto pere!"
Quindi tanto vale mettersi il cuore in pace, accompagnare il nostro consorte nel soggiorno dove vostra figlia ha fatto scoppiare il terzo conflitto mondiale e, di fronte al di lui sguardo interrogativo, esplicitare: "Ti spiace riordinare un pochino e stare con la piccola mentre io mi cambio e preparo la cena?".
Lui non si risentirà, tutt'altro. E forse a noi non verrà la gastrite.