Volevo scrivere ieri di questo evento drammatico, ma era il compleanno della Ballerina e non ce l'ho fatta.
Poi qui Morna e Klarissa hanno dato (benissimo, come meglio non avrei saputo fare) voce ai miei pensieri.
Mi spaventa chi giudica severamente questo disperato papà. Mi spaventa perchè con i ritmi e le pressioni che la vita ci impone, che la società ci costringe a reggere, non posso fare a meno invece di considerarlo anche un po' vittima. Insomma, c'è una profonda differenza da chi getta il proprio bambino appena nato nel water o in un cassonetto: in questi casi sì, mi sento di condannare un comportamento disumano che non considera delle concrete alternative, fosse anche solo l'abbandono in un ospedale.
Qui stiamo parlando di un uomo che ha creduto di fare qualcosa, che era sicuramente preso da altri pensieri, la ruotine l'ha ingannato e tradito. Adesso ho appena letto, è ancora sedato e controllato a vista. Ma cosa succederà al suo risveglio? Come potrà continuare a vivere? Quanto tempo ci vorrà perchè possa accettare (perdonare dubito) ciò che ha fatto?
Ma chi di noi non teme che qualcosa di simile possa capitare anche a noi?
I genitori del padrino di mia figlia, persone che per me sono gli zii che non ho, tanti anni fa, dimenticarono il figlio in un negozio. Era sul passeggino, tranquillo. Uscirono dal negozio chiacchierando e per alcuni minuti nessuno dei due notò che nessuno dei due, appunto, aveva con sè il passeggino con il figlio. Resisi conto dell'accaduto sono corsi indietro al negozio e hanno trovato il bambino, che allora aveva circa 3 anni, chicchierare col negoziante, che l'aveva seduto sul bancone aspettando che i genitori tornassero. Un bel sospiro di sollievo, una risata, un filo tagliente di spavento. Ma nulla più.
Nonostante questo episodio, non mi sono mai sognata di pensare che queste due persone fossero cattivi genitori e vi garantisco che è proprio il contrario.
Capite che è un attimo?
Altro che giudicare. Dobbiamo imparare a vivere con più attenzione, meno presi dalla routine dei nostri gesti e meno in preda all'ansia che ci provocano impegni e lavoro. Ricordandoci e scandendo ogni gesto, soprattutto se riguarda i nostri figli.
06 giugno, 2013
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Io non credo che si tratti di disattenzione e infatti non me la sento proprio di giudicare. Questo padre vivrà col rimorso tutta la vita, non potrà mai dimenticare quello che ha fatto (io credo involontariamente) e sarà per lui un macigno...
RispondiEliminaDi sicuro involontariamente...
EliminaHo letto la notizia stamattina, penso che solo chi non ha mai provato la stanchezza annichilente di chi deve conciliare la famiglia, magari con notti insonni, il lavoro e i ritmi incessanti che la vita ci impone, riesca a giudicare questo povero papà. Io proprio non ce la faccio.
RispondiEliminaSerena quello che dici è verissimo, putrtoppo e nemmeno io riesco a mettergli la croce addosso, come diciamo da queste parti.
EliminaAlcuni minuti è una cosa, 8 ore un'altra.
RispondiEliminaMi spiace, credo che in macchina puoi dimenticare un rossetto, il portafogli, il cellulare, non tuo figlio per 8 ore, qualunque sia la tua routine, ma cacchio, otto ore sono lunghe, possibile che non hai Mai e dico mai pensato a tuo figlio?
Poi non so, forse sono troppo severa nei confronti di un atto drammatico che questo uomo non si perdonerà mai..
E' vero Katia, ci ho pensato anch'io: possibile che in 8 ore non ci abbia riflettuto? Il problema è che forse l'ha fatto, ma il falso ricordo l'ha convinto di aver compiuto azioni che in realtà non sono mai avvenute.
EliminaSo che potrebbe succedere a tutti, a me e, forse, anche a Katia, perciò mi sento colpevole quanto quel povero padre.
RispondiEliminaE' quello che temo anch'io: che possa succedere a chiunque, me compresa.
Eliminauna cosa troppo orribile, sono morti in 2 quel giorno: figlio e padre.
RispondiEliminaun bacio sandra frollins
E'proprio così Sandra
EliminaHai ragione, è impossibile giudicare, soprattutto davanti ad una disgrazia del genere!
RispondiEliminaIo proprio non me la sento, mi sembra troppo, troppo una tragica fatalità che poteva accadere a chiunque, checchè se ne dica!
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