Sto leggendo un libro bellissimo, ironico e scritto con maestria, che però sotto sotto affronta temi per niente semplici. Come quello di essere genitori.
Uno dei protagonisti infatti, è un bambino di sei anni particolarmente intelligente, un pochino precoce per la sua età. La madre, conscia di questa caratteristica del piccolo, lo ingabbia in quello che lei definisce "progetto" e gli pianifica vita e attività. Gli dipinge la stanzatta di rosa (che lei chiama "il suo spazio"), lo fa vestire con salopette color ciliegia e lo manda in scuole esclusive. Nel tempo libero, gli fa praticare yoga, sassofono e lezioni di italiano. Inutile dire che il bambino sogni di giocare a rugby (siamo in Scozia), andare a pescare col padre, vestirsi come gli altri ragazzini ed avere un cameretta non rosa. La madre è in perfetta buona fede, non capisce. Arriva addirittura a fargli frequentare una serie di sedute dallo psicoterapeuta perchè il bimbo ha imbrattato i muri della scuola in un momento di rara ribellione.
Porta via il cuore leggere come questo bambino sogni di poter avere in fretta diciott'anni per poter decidere cosa fare, senza che sia la madre ad imporgli anche quali amici avere. E fa tanta tenerezza quando pensa brutte cose sulla madre e poi riflettendo, si dice "No, io non voglio odiare la mamma, è la mamma. Ma è così difficile".
Tutto ciò per dire che io non sono genitore e posso solo immaginare quanto debba essere complicato.
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Non deve essere assolutamente semplice fare il genitore, soprattutto non proiettare sui figli quelle che sono sole le tue attese e non le e loro aspirazioni
RispondiEliminaElisa
RispondiElimina@ Elisa: che mi sembra proprio ciò che fa la mamma nel libro!
@ Maude: Secondo me tu sei un'ottima mamma, traspare dalle righe che scrivi.
Un bacio
Tesoro lo dici solo perché mi vuoi bene ehehehehe (scherzooo)
RispondiEliminalibro, scusa...
RispondiEliminasi è complicato davvero..
RispondiEliminama entusiasmante..
ti lascio un saluto
RispondiElimina@ Linda: sì e anche molto dannoso...
@ Annika: benvenuta!