09 aprile, 2010

Difficoltà all'orizzonte


Che la vita non fosse mai facile, l'abbiamo capito da tempo. E' solo che, ogni tanto, sarebbe bello che qualcosa fosse facile. Invece no. Se mi guardo attorno, le mie amiche più care, chi più, chi meno, sono tutte in mezzo ai casini e mica casini da poco, roba seria, che toglie il sonno, fa incavolare con il mondo e domandarsi perchè a me??
Io, con la primavera che sboccia e la vita che si risveglia dopo questo lungo e gelido inverno, rifletto su come sta andando il 2010 e su cosa potrebbe portarmi. La risposta è tante difficoltà. Per cominciare dalle relazioni con le amiche di cui sopra, che hanno bisogno di quel poco sostegno che posso dar loro come amica appunto, e non è mica un compito semplice. Nemmeno da sottovalutare.
Poi ci sono le nonne, 90 e 85 anni, donne di ferro che hanno vissuto la guerra e sono sopravvissute ai mariti, donne sempre più fragili e che ogni tanto ho paura che scivolino via. Non ho mai tempo per loro, non va bene.
I genitori, che si fanno in quattro per noi, ma a me piacerebbe che si concedessero più tempo per loro. Alla fine, sono in pensione, hanno lavorato una vita, perchè non se la godono un po' di più? Non so più come dirglielo, anche perchè pure loro, più passa il tempo e mica tornano bambini...
Il mio lavoro, croce e delizia della mia vita (delizia ormai non più da 4 anni, a dir la verità!): oltre al vomito per le dinamiche carrieristiche che permeano la multinazionale americana, adesso si aggiunge pure la spada di Damocle dello spostamento di sede (=imminente pendolarismo) e, peggio, la prospettiva di cambiamenti nella professione (obbligati, imposti) che non lasciano presagire nulla di buono. Che fare? Impegnarsi per cambaire aria, uscire da questa "struttura" e cercare di entrare in una dove la vita sia un po' più tranquilla. Ma se mi imbarco nella ricerca di un nuovo ruolo (dentro e/o fuori di qui), che fine fanno i progetti di espansione demografica che ho nella testa? Devo rimandare, devo scegliere? Che male di testa...
Welcome to the world, baby girl*




*citazione del titolo di un libro di Fannie Flagg, titolo che in italiano è stato orribilmente tradotto e che quindi ho rimosso...

2 commenti :


  1. Cara Liz mi sembri tosta e corazzata. Vedrai che supererai gli ostacoli. Il più duro, secondo me, è forse quello delle nonnine perché è l'unico a cui non c'è rimedio. Un abbraccione

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  2. @ elisa e maude: vi ringrazio donne, non sapete quanto sia bello avere il vostro conforto!! Vi abbraccio

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