Presa dalla tristezza dei risultati degli italiani in queste olimpiadi invernali canadesi, mi sono riguardata su youtube i filmati delle sfolgoranti imprese nello sci alpino ad Albertville, Lillehammer e Nagano. All'epoca di Albertville, avevo trascorso una settimana sulla neve non molto distante proprio dalla località olimpica. Avevo 16 anni e facevo ancora qualche gara...mamma mia quanto tempo è passato. Ripensando a quei giorni mi sono resa conto che sono stati i miei ultimi giorni di vacanza nell'età non adulta. Se la memoria non mi inganna, eravamo saliti dopo S. Stefano, per poi tornare a casa i primi giorni di gennaio. Eravamo in alta Savoia, appunto, in settimana bianca con i miei genitori e amici vari con i relativi figli (su per giù della mia età). Con noi c'erano anche alcuni maestri del CAI, con cui io trascorrevo le mie belle giornate sulla neve: paletti stretti, porte larghe, discese senza bastonici, filmati...e alla sera, in albergo, ci si riguardava vedendo gli errori di ognuno ed evidenziando cosa bisognava migliorare. I genitori durante il giorno erano tranquilli perchè noi ragazzi eravamo coi maestri e di sera c'era sempre un clima di gran festa in albergo. Ricordo i fuochi della sera di Capodanno, con fuori un freddo barbino che ci ha fatto rientrare molto velocemente!
Mi ricordo che in autostrada, tornando a casa, c'era un sacco di traffico, al punto che mi papà a un certo punto a detto :"Parlano di crisi e guarda quanta gente c'è in giro! Noi compresi...". Buffo pensare che già allora si parlasse di una crisi...
Senza che ci sia un motivo particolare, conservo un ricordo particolarmente dolce di quella vacanza e non so bene perchè, ma so che è stata la mia ultima vacanza da ragazzina, l'ultima in cui mi sono sentita ancora bambina.
24 febbraio, 2010
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Purtroppo io e la neve non ci siamo mai incontrati e quindi non sento tutta questa passione
RispondiEliminaConservalo questo ricordo; perché è bello, è dolce, è tuo.
RispondiElimina@KumaPino: sono d'accordo. Queste Olimpiadi sono inziate sotto una cattiva stella, tragedie simili sono tanto assurde, quanto gravi.
RispondiElimina@leggervolare: capisco, la neve è così. Se la frequenti fin da piccolo, impari a conoscerla e ad amarla. Di solito chi non la frequenta, la trova addirittura irritante!
@Linda: lo conservo con tanto amore. Le atmosfere calde dell'albergo, la bellezza dei paesaggi, la spensieratezza dell'essere in vacanza, il senso di protezione di essere con la mamma e il papà. Stupendo!
Anch'io ho sempre adorato sciare. Questo tuo ricordo mi comunica tanta dolcezza.
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