14 gennaio, 2008

L'abito

Sabato sono uscita con mamma e futura suocera per cercare l'abito da sposa. Ci rechiamo in un piccolo negozio della mia città, dove la sarta (una signora tracagnotta e lentigginosa) ci accoglie tutta trafelata manco arrivasse da una corsa campestre.
Esordisce chiedendomi se ho già un'idea o se parto completamente da zero. Sorridendo le rispondo che, grazie a Dio, non solo ho un'idea, ho proprio in mente alcuni dettagli che l'abito dei miei sogni deve avere. Esposti a gran voce tali dettagli, la donnetta mi guarda di sbieco e mi dice che sarà praticamente impossibile soddisfare le mie richieste. A questo punto ci tengo a sottolineare che non ho parlato di rari tessuti indiani, pietre preziose o piume di airone della Camargue, avevo semplicemente parlato di un abito intero (non bustino + gonna separati), che avesse almeno un accenno di manica (non amo i corpetti a spalle completamente scoperte o con spalline sottili) così da non dovermi portare addosso e appresso anche un coprispalle/stola/cachecoeur/quel che l'è.
Pareva Mission: Impossible. Dopo dieci minuti e due abiti stavo già per mandare educatamente a stendere la donna-palla, ma poi mi sono trattenuta perchè mia madre, che già aveva le lacrime in tasca, non avrebbe retto il colpo. Ammetto che un po' era anche colpa mia: al primo abito ho detto che mi sentivo la regina Elisabetta I e al secondo la principessa Sissi...
In qualche modo io e la sarta tondeggiante siamo poi riuscite a trovare una linea di dialogo, che ci ha permesso di non metterci le mani in faccia. Al sesto vestito però, cominciavo a scoraggiarmi e ad immaginarmi mio padre che imprecava per le trasferte-alla-ricerca-dell'abito che gli avrei imposto. E quando meno me lo sarei aspettata, ecco che compare il settimo abito, che però, visto sulla gruccia, non mi diceva gran che. Poi però l'ho indossato ed è stato un colpo di fulmine.
Ovviamente, era il più caro di quelli che ho provato.

3 commenti :

  1. Anche mia sorella ha visto il suo abito da sposa ed è stato un colpo di fulmine: rosso e tale per cui non si è neanche dovuta mettere a dieta...insomma...un vero miracolo.

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  2. Devo ammettere che anche a me a livello dieta è andata abbastanza bene: il vestito mi sta a pennello, quindi la tombolotta mi ha detto pesarmi, segnarmi il peso e stare attenta a non calare nè ingrassare!

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  3. Oh, che bel momento! Anch'io l'ho scovato con un colpo di fulmine...però ammetto che quando sono uscita dal camerino la prima volta, col vestito numero uno, anche se sembravo una meringa ho visto distintamente gli occhi di papà lucidi!

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