Chi mi conosce bene sa che adoro i paesaggi britannici, sia quelli urbani che quelli extraurbani. Impazzisco per le case vittoriane, le famose case a schiera, con i bovindi, gli infissi bianchi e, soprattutto in Irlanda, i mattoni rossi. Mi piacciono il verde dei loro prati, le colline, le strade dove si viaggia al contrario e mi piace il cielo talmente carico di pioggia che diventa plumbeo.
Quando mi sento bene, in pace col mondo, un piccolo tarlo viene sempre a rodere la mia serenità: "Elizabeth, hai sempre sognato di vivere a lungo in quei luoghi e invece vivi qui, in Italia che è casa tua, ma dove la legge e il rispetto di essa sono un optional, dove posti splendidi vengono deturpati da montagne di spazzatura, dove le metropoli sono funestate dall'inquinamento e dalla criminalità, dove i giovani laureati faticano anni a trovare lavoro, dove i ragazzini stanno disimparando l'educazione".
Ora, non voglio entrare nell'aspetto sociologico della faccenda, non ne ho nè la competenza, nè la voglia. Intendo solo dire che a volte, mentre sono comodamente seduta sul mio divano, nel mio piccolo appartamento nel centro storico, mi alzo, vado alla finestra, osservo il corso pedonale sotto i miei occhi e rifletto. Ascolto il tarlo che mi parla e rifletto...mi sarebbe piaciuto potermi accoccolare su una poltrona accanto alle finestre di un bovindo, a leggere, a guardare fuori gli alberi, l'asfalto lucido di pioggia, le altre casette di fronte, tanto simili alla mia. Mi sarebbe piaciuto avere una cucina con la porta sul retro su un piccolo giardino, avere le scale ripide che portano alle camere da letto, avere una piccola porta d'ingresso con una sola, ridicola serratura.
Sarà perchè in quei paesi, gira e rigira, un po' di tempo l'ho trascorso, vuoi per lavoro, per studio e vacanze e in ognuna di queste situazioni mi sono trovata bene, molto bene; sarà perchè leggo spesso libri che hanno quel tipo di ambientazione...non lo so, ma ogni tanto mi viene da pensare che se avessi avuto più coraggio, ora forse potrei essere là. Ma con i se non si va da nessuna parte, vero? Forse saremmo ancora in tempo, forse no, forse siamo ormai un po' troppo vecchi per una scelta simile. Ora come ora sono completamente soddisfatta, ho tanti splendidi progetti per questo anno appena nato. Ma caspita, quelle casette con gli infissi bianchi mi mancano un sacco. E, inutile negarlo, mi manca la Guinness!
22 gennaio, 2008
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