Mi sento così:
sono sul binario, con le valigie pronte e il biglietto obliterato in tasca, aspetto il treno. Il biglietto mi è costato un sacco. Quando arriva il treno, mentre rallenta, vengo travolta da un gruppo di persone che mi spintona fino ad allontarmi dal treno. Si aprono le porte, quelle persone salgono, accalcandosi. Io resto indietro, poi mi riavvicino, ma le porte di chiudono. Sono rimasta a terra. Mi si avvicina il capostazione e mi dice che il treno ormai è pieno, per me non c'è posto, non posso partire. Il treno pian piano si allontana. Ed è un vero peccato, perchè era l'ultimo treno fino a chissà quando.
31 gennaio, 2008
30 gennaio, 2008
Senza fine
Occhi di mare
guardami ancora
guardami sempre
non farmi mai vergognare di quello che ho darti
non farmi soffocare le parole prima che possano nascere
perchè so di poterti dire tutte le parole che mi salgono in gola
so di poterti raccontare tutte le emozioni che susciti in me
senza paura
senza remore
senza fine
guardami ancora
guardami sempre
non farmi mai vergognare di quello che ho darti
non farmi soffocare le parole prima che possano nascere
perchè so di poterti dire tutte le parole che mi salgono in gola
so di poterti raccontare tutte le emozioni che susciti in me
senza paura
senza remore
senza fine
29 gennaio, 2008
Fughe e Libri
Una volta qualcuno mi ha detto, citando un film, "che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso".
Mi è venuta in mente questa frase perchè l'altra sera si parlava di amici, mica pochi, tra l'altro, che sembrano vivere un'esistenza fatta di fughe continue. Fuga dalle provinciali città d'origine, fuga dai genitori con cui non si va d'accordo, fuga da una regione dove non si lavora, fuga da persone che ci arrecano dolore, fuga dalle grandi città, diventate invivibili, fuga dal lavoro, che distrugge lo stomaco. Mah, a volte mi chiedo se arriveranno mai da qualche parte dove potersi fermare.
In un'altra vita ho sentito anch'io la fitta che accompagna quell'inquietudine. Ma la fuga non sarebbe servita a niente. In realtà, in qualche modo, pur stando ferma, sono fuggita. Sono scappata da tutto ciò che mi dava le fitte.
E adesso, quando ne ho bisogno, la mia via d'uscita sicura e affidabile sono i libri.
Ma quanto può far star bene un libro??
Mi è venuta in mente questa frase perchè l'altra sera si parlava di amici, mica pochi, tra l'altro, che sembrano vivere un'esistenza fatta di fughe continue. Fuga dalle provinciali città d'origine, fuga dai genitori con cui non si va d'accordo, fuga da una regione dove non si lavora, fuga da persone che ci arrecano dolore, fuga dalle grandi città, diventate invivibili, fuga dal lavoro, che distrugge lo stomaco. Mah, a volte mi chiedo se arriveranno mai da qualche parte dove potersi fermare.
In un'altra vita ho sentito anch'io la fitta che accompagna quell'inquietudine. Ma la fuga non sarebbe servita a niente. In realtà, in qualche modo, pur stando ferma, sono fuggita. Sono scappata da tutto ciò che mi dava le fitte.
E adesso, quando ne ho bisogno, la mia via d'uscita sicura e affidabile sono i libri.
Ma quanto può far star bene un libro??
25 gennaio, 2008
Birthday, I would like you to dance
Vorrei ringraziare
Maddalena, Stefania, Gabriele, Marta, Laura, Guido, Valentina, Simona, Simone, Matteo, Isabella, Michela e Ilaria
perchè si sono ricordati che oggi è il mio compleanno
Stefania perchè se lo ricorda e io non so neanche come faccia a saperlo
Maddalena perchè si firma "Io"
Gabriele perchè ha scritto un sms illeggibile
Marta e Simona perchè mi hanno ricordato che è il mio ultimo compleanno da nubile
Matteo perchè se l'è segnato sull'agenda
Laura e Guido perchè mi hanno detto "tesorino"
Simone perchè è qui, ma me l'ha scritto in chat
Michela perchè ieri aveva le nausee, ma quasi quasi una fetta di tartufata...
Valentina perchè per lei è un giorno davvero speciale
Isabella perchè mi ha soffocata di baci
Ilaria perchè ha detto ad Omar di arrivare per mezzogiorno
E grazie a Darcy, perchè mi legge nel pensiero.
Maddalena, Stefania, Gabriele, Marta, Laura, Guido, Valentina, Simona, Simone, Matteo, Isabella, Michela e Ilaria
perchè si sono ricordati che oggi è il mio compleanno
Stefania perchè se lo ricorda e io non so neanche come faccia a saperlo
Maddalena perchè si firma "Io"
Gabriele perchè ha scritto un sms illeggibile
Marta e Simona perchè mi hanno ricordato che è il mio ultimo compleanno da nubile
Matteo perchè se l'è segnato sull'agenda
Laura e Guido perchè mi hanno detto "tesorino"
Simone perchè è qui, ma me l'ha scritto in chat
Michela perchè ieri aveva le nausee, ma quasi quasi una fetta di tartufata...
Valentina perchè per lei è un giorno davvero speciale
Isabella perchè mi ha soffocata di baci
Ilaria perchè ha detto ad Omar di arrivare per mezzogiorno
E grazie a Darcy, perchè mi legge nel pensiero.
23 gennaio, 2008
Pensieri notturni
Ieri notte, pensavo, al buio.
Pensavo che mi mancavi, che avrei voluto stare sempre con te, che avrei voluto sposarti l'indomani mattina ed improvvisamente mi sono resa conto che l'amore non sa cosa siano i dubbi.
Dal momento in cui l'ho trovato, è stato chiaro, semplice, naturale, normale, nel senso "bello" della parola.
L'unica cosa da fare mi è subito parsa starti vicino, il più possibile.
A volte succede che ti guardo e mi sento quasi sopraffatta da questo sentimento che non resta sempre uguale, ma cresce ogni giorno e mi toglie il respiro.
Pensavo che mi mancavi, che avrei voluto stare sempre con te, che avrei voluto sposarti l'indomani mattina ed improvvisamente mi sono resa conto che l'amore non sa cosa siano i dubbi.
Dal momento in cui l'ho trovato, è stato chiaro, semplice, naturale, normale, nel senso "bello" della parola.
L'unica cosa da fare mi è subito parsa starti vicino, il più possibile.
A volte succede che ti guardo e mi sento quasi sopraffatta da questo sentimento che non resta sempre uguale, ma cresce ogni giorno e mi toglie il respiro.
22 gennaio, 2008
Infissi bianchi
Chi mi conosce bene sa che adoro i paesaggi britannici, sia quelli urbani che quelli extraurbani. Impazzisco per le case vittoriane, le famose case a schiera, con i bovindi, gli infissi bianchi e, soprattutto in Irlanda, i mattoni rossi. Mi piacciono il verde dei loro prati, le colline, le strade dove si viaggia al contrario e mi piace il cielo talmente carico di pioggia che diventa plumbeo.
Quando mi sento bene, in pace col mondo, un piccolo tarlo viene sempre a rodere la mia serenità: "Elizabeth, hai sempre sognato di vivere a lungo in quei luoghi e invece vivi qui, in Italia che è casa tua, ma dove la legge e il rispetto di essa sono un optional, dove posti splendidi vengono deturpati da montagne di spazzatura, dove le metropoli sono funestate dall'inquinamento e dalla criminalità, dove i giovani laureati faticano anni a trovare lavoro, dove i ragazzini stanno disimparando l'educazione".
Ora, non voglio entrare nell'aspetto sociologico della faccenda, non ne ho nè la competenza, nè la voglia. Intendo solo dire che a volte, mentre sono comodamente seduta sul mio divano, nel mio piccolo appartamento nel centro storico, mi alzo, vado alla finestra, osservo il corso pedonale sotto i miei occhi e rifletto. Ascolto il tarlo che mi parla e rifletto...mi sarebbe piaciuto potermi accoccolare su una poltrona accanto alle finestre di un bovindo, a leggere, a guardare fuori gli alberi, l'asfalto lucido di pioggia, le altre casette di fronte, tanto simili alla mia. Mi sarebbe piaciuto avere una cucina con la porta sul retro su un piccolo giardino, avere le scale ripide che portano alle camere da letto, avere una piccola porta d'ingresso con una sola, ridicola serratura.
Sarà perchè in quei paesi, gira e rigira, un po' di tempo l'ho trascorso, vuoi per lavoro, per studio e vacanze e in ognuna di queste situazioni mi sono trovata bene, molto bene; sarà perchè leggo spesso libri che hanno quel tipo di ambientazione...non lo so, ma ogni tanto mi viene da pensare che se avessi avuto più coraggio, ora forse potrei essere là. Ma con i se non si va da nessuna parte, vero? Forse saremmo ancora in tempo, forse no, forse siamo ormai un po' troppo vecchi per una scelta simile. Ora come ora sono completamente soddisfatta, ho tanti splendidi progetti per questo anno appena nato. Ma caspita, quelle casette con gli infissi bianchi mi mancano un sacco. E, inutile negarlo, mi manca la Guinness!
Quando mi sento bene, in pace col mondo, un piccolo tarlo viene sempre a rodere la mia serenità: "Elizabeth, hai sempre sognato di vivere a lungo in quei luoghi e invece vivi qui, in Italia che è casa tua, ma dove la legge e il rispetto di essa sono un optional, dove posti splendidi vengono deturpati da montagne di spazzatura, dove le metropoli sono funestate dall'inquinamento e dalla criminalità, dove i giovani laureati faticano anni a trovare lavoro, dove i ragazzini stanno disimparando l'educazione".
Ora, non voglio entrare nell'aspetto sociologico della faccenda, non ne ho nè la competenza, nè la voglia. Intendo solo dire che a volte, mentre sono comodamente seduta sul mio divano, nel mio piccolo appartamento nel centro storico, mi alzo, vado alla finestra, osservo il corso pedonale sotto i miei occhi e rifletto. Ascolto il tarlo che mi parla e rifletto...mi sarebbe piaciuto potermi accoccolare su una poltrona accanto alle finestre di un bovindo, a leggere, a guardare fuori gli alberi, l'asfalto lucido di pioggia, le altre casette di fronte, tanto simili alla mia. Mi sarebbe piaciuto avere una cucina con la porta sul retro su un piccolo giardino, avere le scale ripide che portano alle camere da letto, avere una piccola porta d'ingresso con una sola, ridicola serratura.
Sarà perchè in quei paesi, gira e rigira, un po' di tempo l'ho trascorso, vuoi per lavoro, per studio e vacanze e in ognuna di queste situazioni mi sono trovata bene, molto bene; sarà perchè leggo spesso libri che hanno quel tipo di ambientazione...non lo so, ma ogni tanto mi viene da pensare che se avessi avuto più coraggio, ora forse potrei essere là. Ma con i se non si va da nessuna parte, vero? Forse saremmo ancora in tempo, forse no, forse siamo ormai un po' troppo vecchi per una scelta simile. Ora come ora sono completamente soddisfatta, ho tanti splendidi progetti per questo anno appena nato. Ma caspita, quelle casette con gli infissi bianchi mi mancano un sacco. E, inutile negarlo, mi manca la Guinness!
21 gennaio, 2008
Freddo lunedì
Da ieri sera il freddo mi è entrato nelle ossa. Sono andata a letto rannicchiandomi nel piumone, abbracciando il mio ornitorinco, coprendomi fin sul naso...ma niente, sentivo freddo tutto intorno a me. Stamattina non riuscivo ad alzarmi, fuori era ancora buio, i lampioni erano ancora accesi, la nebbia avvolgeva la loro luce arancione. Mi sono fatta coraggio e in bagno ho acceso a mille la stufetta. Ho fatto il caffè, restando vicina ai fornelli per sentire il caldo della fiamma. Casa mia non è molto calda, i muri sono vecchi e spessi, ma di norma io ci sto bene. Cosa mi sia successo, non lo so. Ora sono al lavoro, un luogo dove di solito c'è il clima ideale per le iguane e le noci di cocco: riesco ad aver freddo anche qui. Le mani non mi si scaldano e ho addosso una fastidiosa sensazione di disagio. Uffa, uffa, uffa.
Veniamo ai problemi tecnici. Il mio telefono fisso non si collega alla rete, non dà segni di vita. Se devo lavorare tutto il giorno col cellulare, forse mi si fonderà il cervello. Meno male che almeno il collegamento ad interner funziona, anche se con pessime prestazioni...ma chissenefrega. Oggi pomeriggio dovrei avere una dolorosa riunione, inutile dire che muoio dalla voglia di parteciparvi. Ma come si può essere così masochisti da fissare una riunione del genere il lunedì pomeriggio?? Beh, forse, se fosse stata adesso, sarebbe peggio.
Insomma, oggi è proprio lunedì...
Veniamo ai problemi tecnici. Il mio telefono fisso non si collega alla rete, non dà segni di vita. Se devo lavorare tutto il giorno col cellulare, forse mi si fonderà il cervello. Meno male che almeno il collegamento ad interner funziona, anche se con pessime prestazioni...ma chissenefrega. Oggi pomeriggio dovrei avere una dolorosa riunione, inutile dire che muoio dalla voglia di parteciparvi. Ma come si può essere così masochisti da fissare una riunione del genere il lunedì pomeriggio?? Beh, forse, se fosse stata adesso, sarebbe peggio.
Insomma, oggi è proprio lunedì...
17 gennaio, 2008
Interferenze
Mi sono improvvisamente resa conto di quanto possano essere dannose le interferenze delle famiglie nei rapporti di coppia. Fortunatamente a me non è successo niente, è comunque un episodio capitato qui, vicino a me, tanto da turbarmi parecchio.
Credo che nessuno rifiuti a priori i consigli dei genitori, che sono più esperti di vita e ci vogliono bene, quando la situazione è normale. Ma ordini, ultimatum, interferenze pesanti...sono cose che fanno proprio male. Forse alcuni genitori tentano di rivivere la loro giovinezza, si immedesimano in noi. Ma noi non siamo loro, siamo persone adulte e diverse, viviamo in un'epoca diversa, abbiamo lavori diversi, il mondo adesso ci spinge verso scelte diverse. Come si può non capirlo?
Credo che nessuno rifiuti a priori i consigli dei genitori, che sono più esperti di vita e ci vogliono bene, quando la situazione è normale. Ma ordini, ultimatum, interferenze pesanti...sono cose che fanno proprio male. Forse alcuni genitori tentano di rivivere la loro giovinezza, si immedesimano in noi. Ma noi non siamo loro, siamo persone adulte e diverse, viviamo in un'epoca diversa, abbiamo lavori diversi, il mondo adesso ci spinge verso scelte diverse. Come si può non capirlo?
Sole!
Finalmente una giornata serena.
Dopo tanti giorni di pioggia, oggi veniva voglia di alzare lo sguardo e osservare ogni dettaglio della città: viali, tetti, palazzi, ville, biciclette, passanti...tutto oggi sembrava rinascere. Forse è il primo bagliore della prossima primavera.
Dopo tanti giorni di pioggia, oggi veniva voglia di alzare lo sguardo e osservare ogni dettaglio della città: viali, tetti, palazzi, ville, biciclette, passanti...tutto oggi sembrava rinascere. Forse è il primo bagliore della prossima primavera.
14 gennaio, 2008
L'abito
Sabato sono uscita con mamma e futura suocera per cercare l'abito da sposa. Ci rechiamo in un piccolo negozio della mia città, dove la sarta (una signora tracagnotta e lentigginosa) ci accoglie tutta trafelata manco arrivasse da una corsa campestre.
Esordisce chiedendomi se ho già un'idea o se parto completamente da zero. Sorridendo le rispondo che, grazie a Dio, non solo ho un'idea, ho proprio in mente alcuni dettagli che l'abito dei miei sogni deve avere. Esposti a gran voce tali dettagli, la donnetta mi guarda di sbieco e mi dice che sarà praticamente impossibile soddisfare le mie richieste. A questo punto ci tengo a sottolineare che non ho parlato di rari tessuti indiani, pietre preziose o piume di airone della Camargue, avevo semplicemente parlato di un abito intero (non bustino + gonna separati), che avesse almeno un accenno di manica (non amo i corpetti a spalle completamente scoperte o con spalline sottili) così da non dovermi portare addosso e appresso anche un coprispalle/stola/cachecoeur/quel che l'è.
Pareva Mission: Impossible. Dopo dieci minuti e due abiti stavo già per mandare educatamente a stendere la donna-palla, ma poi mi sono trattenuta perchè mia madre, che già aveva le lacrime in tasca, non avrebbe retto il colpo. Ammetto che un po' era anche colpa mia: al primo abito ho detto che mi sentivo la regina Elisabetta I e al secondo la principessa Sissi...
In qualche modo io e la sarta tondeggiante siamo poi riuscite a trovare una linea di dialogo, che ci ha permesso di non metterci le mani in faccia. Al sesto vestito però, cominciavo a scoraggiarmi e ad immaginarmi mio padre che imprecava per le trasferte-alla-ricerca-dell'abito che gli avrei imposto. E quando meno me lo sarei aspettata, ecco che compare il settimo abito, che però, visto sulla gruccia, non mi diceva gran che. Poi però l'ho indossato ed è stato un colpo di fulmine.
Ovviamente, era il più caro di quelli che ho provato.
Esordisce chiedendomi se ho già un'idea o se parto completamente da zero. Sorridendo le rispondo che, grazie a Dio, non solo ho un'idea, ho proprio in mente alcuni dettagli che l'abito dei miei sogni deve avere. Esposti a gran voce tali dettagli, la donnetta mi guarda di sbieco e mi dice che sarà praticamente impossibile soddisfare le mie richieste. A questo punto ci tengo a sottolineare che non ho parlato di rari tessuti indiani, pietre preziose o piume di airone della Camargue, avevo semplicemente parlato di un abito intero (non bustino + gonna separati), che avesse almeno un accenno di manica (non amo i corpetti a spalle completamente scoperte o con spalline sottili) così da non dovermi portare addosso e appresso anche un coprispalle/stola/cachecoeur/quel che l'è.
Pareva Mission: Impossible. Dopo dieci minuti e due abiti stavo già per mandare educatamente a stendere la donna-palla, ma poi mi sono trattenuta perchè mia madre, che già aveva le lacrime in tasca, non avrebbe retto il colpo. Ammetto che un po' era anche colpa mia: al primo abito ho detto che mi sentivo la regina Elisabetta I e al secondo la principessa Sissi...
In qualche modo io e la sarta tondeggiante siamo poi riuscite a trovare una linea di dialogo, che ci ha permesso di non metterci le mani in faccia. Al sesto vestito però, cominciavo a scoraggiarmi e ad immaginarmi mio padre che imprecava per le trasferte-alla-ricerca-dell'abito che gli avrei imposto. E quando meno me lo sarei aspettata, ecco che compare il settimo abito, che però, visto sulla gruccia, non mi diceva gran che. Poi però l'ho indossato ed è stato un colpo di fulmine.
Ovviamente, era il più caro di quelli che ho provato.
10 gennaio, 2008
Attenzione
Vorrei dire attenzione...
a Omarino e Ila, perchè forse cercano la casa dei sogni, la casa perfetta, che difficilmente esiste e se esiste, non è a Monza
a Binnu, perchè io sono brava e buona, ma se tira ancora un po' la corda, io lascio la presa e lui si ritrova col sederone per terra
a Monique, perchè se si ha paura di cadere in un burrone, si gira al largo, non ci si mette a passeggiare sul ciglio
a Lara, perchè a furia di mentire a se stessa, andrà a finire che neanche gli amici le crederanno più
a Giuly, perchè non è tutto oro quel che luccica e certi luoghi comuni corrispondono alla realtà
a Simo, perchè non vorrei mai che un giorno capisse di essere troppo stanca
alla Rava e alla Fava, perchè chi semina vento, raccoglie tempesta e mi pare che loro siano già nell'occhio del ciclone
a Maddalena, perchè non deve dimostrarci più niente, sappiamo tutti che è eccezionale
Sono quelle cose che per un motivo o per l'altro, a voce non posso dire...
a Omarino e Ila, perchè forse cercano la casa dei sogni, la casa perfetta, che difficilmente esiste e se esiste, non è a Monza
a Binnu, perchè io sono brava e buona, ma se tira ancora un po' la corda, io lascio la presa e lui si ritrova col sederone per terra
a Monique, perchè se si ha paura di cadere in un burrone, si gira al largo, non ci si mette a passeggiare sul ciglio
a Lara, perchè a furia di mentire a se stessa, andrà a finire che neanche gli amici le crederanno più
a Giuly, perchè non è tutto oro quel che luccica e certi luoghi comuni corrispondono alla realtà
a Simo, perchè non vorrei mai che un giorno capisse di essere troppo stanca
alla Rava e alla Fava, perchè chi semina vento, raccoglie tempesta e mi pare che loro siano già nell'occhio del ciclone
a Maddalena, perchè non deve dimostrarci più niente, sappiamo tutti che è eccezionale
Sono quelle cose che per un motivo o per l'altro, a voce non posso dire...
09 gennaio, 2008
La forza scorre potente nella tua famiglia...
Non c'è niente da fare: adoro la saga di Star Wars.
Certo, come un po' tutti i miei coetanei, sono molto più legata agli episodi IV, V e VI, però anche i primi tre hanno il loro perchè. Quando si guardano episodio I, II e III, è bellissimo constatare che tutti i tasselli si incastrano perfettamente, capire il perchè di certe frasi, certe situazioni...tutto torna! Manca tanto Han Solo, questo è vero, però pazienza. E poi Obi Wan giovane è proprio uno splendido personaggio.
Ieri sera ero triste e incazzata. Al lavoro mi avevano fatto girare le palle. Poi Darcy è arrivato con il suo accrocchio tecnologico per vedere i film collegando il mio televisore all'accrocchietto stesso. Avendo constatato il mio stato d'animo, aveva pensato ad una soluzione speciale. Pronti, via! Serata a base di Episodio III.
Ho dormito benissimo e stamattina sono di ottimo umore.
Certo, come un po' tutti i miei coetanei, sono molto più legata agli episodi IV, V e VI, però anche i primi tre hanno il loro perchè. Quando si guardano episodio I, II e III, è bellissimo constatare che tutti i tasselli si incastrano perfettamente, capire il perchè di certe frasi, certe situazioni...tutto torna! Manca tanto Han Solo, questo è vero, però pazienza. E poi Obi Wan giovane è proprio uno splendido personaggio.
Ieri sera ero triste e incazzata. Al lavoro mi avevano fatto girare le palle. Poi Darcy è arrivato con il suo accrocchio tecnologico per vedere i film collegando il mio televisore all'accrocchietto stesso. Avendo constatato il mio stato d'animo, aveva pensato ad una soluzione speciale. Pronti, via! Serata a base di Episodio III.
Ho dormito benissimo e stamattina sono di ottimo umore.
08 gennaio, 2008
Oscurità
Per favore, ho bisogno che questa mattina qualcuno accenda la luce. Il mio margine di tolleranza diventa sempre più sottile e mi sento al buio; fuori è buio, il sole è nascosto da chissà quanti strati di nuvole e la situazione si riflette perfettamente qui...
07 gennaio, 2008
L'amore che dura finchè non ci sono problemi...
Queste cose mi fanno proprio incazzare.
Torno dalle vacanze di Natale e vengo accolta dalla notizia che un mio amico è stato piantato dalla fidanzata con cui stava da sei anni e con cui conviveva da due. Motivo: lei ha un altro. Motivo: c'era aria di crisi, ma invece di parlarne a lui, ne ha parlato con non so chi. Poi ha conosciuto un altro e il consiglio è del confidente è stato "segui il cuore, la passione, la vita è una sola, vivila fino in fondo, fregatene delle convenzioni, vivi senza gabbie..." E da lì al tradimento il passo è stato brevissimo.
Ora, io mi incazzo per questo motivo: manca completamente la volontà di far andare avanti le cose superando le difficoltà. Il problema viene evitato, non ci si parla, si preferisce "lanciare segnali" che puntualmente non vengono colti dall'altra persona. Si cerca conforto in altre persone, che si prodigano a dare consigli, sicuramente in buona fede, però...Io capisco che se la relazione si è consumata, se non c'è più amore, se dentro di sè si sa che le cose sono ormai sbagliate, è giusto chiudere.
Però in questo caso si trattava della prima difficoltà, dei primi problemi dovuti a tanti piccoli fattori che influenzano tutte le coppie, bene o male, prima o poi. Forse invece di gettare tutto alle ortiche, almeno un attimo di riflessione ci voleva. Pensare bene a cosa si vuole e a cosa si fa, prima di compiere azioni da cui non si torna indietro.
E adesso, qualcuno già sembra non essere più tanto convinto di queste azioni...
Torno dalle vacanze di Natale e vengo accolta dalla notizia che un mio amico è stato piantato dalla fidanzata con cui stava da sei anni e con cui conviveva da due. Motivo: lei ha un altro. Motivo: c'era aria di crisi, ma invece di parlarne a lui, ne ha parlato con non so chi. Poi ha conosciuto un altro e il consiglio è del confidente è stato "segui il cuore, la passione, la vita è una sola, vivila fino in fondo, fregatene delle convenzioni, vivi senza gabbie..." E da lì al tradimento il passo è stato brevissimo.
Ora, io mi incazzo per questo motivo: manca completamente la volontà di far andare avanti le cose superando le difficoltà. Il problema viene evitato, non ci si parla, si preferisce "lanciare segnali" che puntualmente non vengono colti dall'altra persona. Si cerca conforto in altre persone, che si prodigano a dare consigli, sicuramente in buona fede, però...Io capisco che se la relazione si è consumata, se non c'è più amore, se dentro di sè si sa che le cose sono ormai sbagliate, è giusto chiudere.
Però in questo caso si trattava della prima difficoltà, dei primi problemi dovuti a tanti piccoli fattori che influenzano tutte le coppie, bene o male, prima o poi. Forse invece di gettare tutto alle ortiche, almeno un attimo di riflessione ci voleva. Pensare bene a cosa si vuole e a cosa si fa, prima di compiere azioni da cui non si torna indietro.
E adesso, qualcuno già sembra non essere più tanto convinto di queste azioni...
04 gennaio, 2008
La città sotto la neve
Non così infrequente, ma neanche un evento proprio normale.
Ieri mattina ci siamo svegliati sotto una sottile nevicata. Dopo il Natale fa un altro effetto, ma la neve è bella lo stesso, mi piace. Tutti i contorni si arrotondano, i rumori si attenuano, i ritmi rallentano...persino le persone sembrano più calme, sembrano andare più piano, aver più voglia di riflettere, con calma.
Ieri ha nevicato tutto il giorno. Prima di andare a letto, chiudendo le persiane, mi sono resa conto di quanto fosse bella la vista dalla mia finestra. I tetti e le strade bianche, dorate dagli addobbi natalizi ancora accessi tra un muro e l'altro. Sono corsa in soggiorno a prendere la mia inseparabile macchina fotografica e ho scattato qualche foto, impossibile resistere.
Ieri mattina ci siamo svegliati sotto una sottile nevicata. Dopo il Natale fa un altro effetto, ma la neve è bella lo stesso, mi piace. Tutti i contorni si arrotondano, i rumori si attenuano, i ritmi rallentano...persino le persone sembrano più calme, sembrano andare più piano, aver più voglia di riflettere, con calma.
Ieri ha nevicato tutto il giorno. Prima di andare a letto, chiudendo le persiane, mi sono resa conto di quanto fosse bella la vista dalla mia finestra. I tetti e le strade bianche, dorate dagli addobbi natalizi ancora accessi tra un muro e l'altro. Sono corsa in soggiorno a prendere la mia inseparabile macchina fotografica e ho scattato qualche foto, impossibile resistere.
Capodanno
E' stato bello camminare nella neve colorata d'argento dalla luce della luna. Il cielo era pieno di stelle, in lontananza brillava la cima più alta della montagna, tutta spruzzata di bianco.
E' stato bello constatare la rinascita di un luogo a cui sono profondamente legata, vederlo animarsi di luci e rumori.
E' stato bello dare il benvenuto al nuovo anno con i vecchi amici, persone che nella migliore delle ipotesi vedo due volte all'anno, ma con cui la confidenza e la complicità sono sempre le stesse, da più di dieci anni.
E' stato bello mangiare, brindare e bere con loro e con chi più amo al mondo.
E' stato bello arrivare insieme a loro alle 6 del mattino (da quanto tempo non facevo così tardi a capodanno!).
E' stato bello svegliarsi tardi il giorno dopo e fare colazione con caffè e torcetti all'ora di pranzo.
E' stato bello constatare la rinascita di un luogo a cui sono profondamente legata, vederlo animarsi di luci e rumori.
E' stato bello dare il benvenuto al nuovo anno con i vecchi amici, persone che nella migliore delle ipotesi vedo due volte all'anno, ma con cui la confidenza e la complicità sono sempre le stesse, da più di dieci anni.
E' stato bello mangiare, brindare e bere con loro e con chi più amo al mondo.
E' stato bello arrivare insieme a loro alle 6 del mattino (da quanto tempo non facevo così tardi a capodanno!).
E' stato bello svegliarsi tardi il giorno dopo e fare colazione con caffè e torcetti all'ora di pranzo.
Rinascita
And it came to me then that every plan
Is a tiny prayer to father time
As I stared at my shoes in the ICU
That reeked of piss and 409
And I rationed my breaths as I said to myself
That I’ve already taken too much today
As each descending peak on the LCD
Took you a little farther away from me
Away from me
Amongst the vending machines and year-old magazines
In a place where we only say goodbye
It stung like a violent wind that our memories depend
On a faulty camera in our minds
And I knew that you were a truth I would rather lose
Than to have never lain beside at all
And I looked around at all the eyes on the ground
As the TV entertained itself
‘Cause there’s no comfort in the waiting room
Just nervous pacers bracing for bad news
And then the nurse comes ‘round and everyone lift their heads
But I’m thinking of what Sarah said
That love is watching someone die
So who’s gonna watch you die? So who's gonna watch you die
Is a tiny prayer to father time
As I stared at my shoes in the ICU
That reeked of piss and 409
And I rationed my breaths as I said to myself
That I’ve already taken too much today
As each descending peak on the LCD
Took you a little farther away from me
Away from me
Amongst the vending machines and year-old magazines
In a place where we only say goodbye
It stung like a violent wind that our memories depend
On a faulty camera in our minds
And I knew that you were a truth I would rather lose
Than to have never lain beside at all
And I looked around at all the eyes on the ground
As the TV entertained itself
‘Cause there’s no comfort in the waiting room
Just nervous pacers bracing for bad news
And then the nurse comes ‘round and everyone lift their heads
But I’m thinking of what Sarah said
That love is watching someone die
So who’s gonna watch you die? So who's gonna watch you die
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