Forse avrete vagamente inutito che sono una maledetta insicura.
Mi faccio in continuazione domande su me stessa, la me stessa in caduta libera lavorativa e la me stessa mamma.
Sulla prima, ho solo una fettina sottile di responsabilità, quindi più che prendermela ogni tanto con la cattiva sorte, gli dei avversi, il governo ladro e il riscaldamento globale, sfogando la mia frustrazione su Darcy-Santo-Subito, so di non poter fare.
Sulla me stessa mamma invece lavoro, lavoro, lavoro in continuazione. Leggo, osservo, copio, traggo ispirazione da altre mamme, da chi mi sembra abbia idee sensate e comportamenti corretti. Mi confronto con amiche, ascolto suggerimenti ed evolvo. Seguo pure il mio infingardo istinto.
Durante queste vacanze però, ho anche osservato tanti comportamenti che avrei preferito non vedere.
Partiamo da quegli sciagurati che hanno portato il figlio di 8 mesi ad oltre 3000 mt di altitudine con conseguenze tragiche: questo fatto mi ha sconvolta, ma come si fa?
Senza arrivare ed episodi di definitiva drammaticità come questo però, ho visto altre scene poco carine.
Ciuccio lasciato a bambini ben oltre i 3 anni. Mentre parlano, giocano, ridono. (Forse anche mangiano?).
Davvero, io non ho nulla contro il ciuccio, la mia piccola, due anni e tre mesi, lo usa ancora di notte e ogni tanto lo cerca anche di giorno, ciuccia un minuto poi si mette a parlare, allora le dico: "Ballerina, non ti capisco quando parli con ciuccio in bocca, dammi il ciuccio" e lei, prontamente, me lo consegna e per ore e ore se ne dimentica. Capisco che sia un vizio difficile da togliere, non pretendo di arrivare io, bella fresca e insegnare agli altri come si toglie, ma almeno mentre questi bimbi, già grandicelli, giocano e parlano, non si potrebbe provare a sottrarglielo per qualche minuto? Almeno mentre parlano...
Bambini troppo grandi per stare sul passeggino.
Non so se sia la mia l'eccezione, ma la Ballerina ormai lo usa col contagocce, vuole sempre camminare e quando si stanca, chiede di essere presa in braccio. Com'è possibile vedere bambini in età scolare o quasi, ranniccchiati su trabiccoli non più adatti alla loro età? E quanti ne ho visti...
L'alimentazione mari e monti.
Non sono una mamma bio-eco-green, ma anche al mare cerco di nutrire mia figlia con un po' di buon senso.
Non penso che dare a bambini di due/tre anni OGNI GIORNO cornetti algida, patatine, pizzette, chupa chupa e caramelle gommose sia proprio l'ideale. Sbaglio?
Anche in montagna mi è successa una cosa buffa durante una gita. Arriviamo nei pressi del punto di ristoro e la Ballerina mi chiede un biscotto (lei mangia quelli classici dei bambini, i plasmon), gliene dò uno e ne offro uno al suo amichetto coetaneo chiedendo al suo papà :"Posso?" Risposta: "Sì daglielo, ma lo vuole solo perchè l'ha visto alla tua, perchè lui non mangia fuori pasto". Mi giro per guardarlo: sta ciucciando un chupa chupa. E poi io vengo derisa perchè ancora non le propino cucchiaiate di Nutella??
Vita da spiaggia.
Capisco che ci possano essere degli impedimenti e delle difficoltà, ma trascorrere in spiaggia le ore che vanno dalle 9 del mattino alle 16 e poi andare a casa, senza pensare che sarebbe meglio per mille motivi evitare le ore più calde, spezzando la giornata, senza pensare che forse i bimbi ancora piccoli starebbero meglio nel fresco del loro lettino per il sonnellino pomeridiano, senza rinnovare l'applicazione delle creme protettive, mi sembra un po' irresponsabile.
Musei.
A Parigi ho visto tante famiglie in gita con i figli. Mi sono sentita un po' snob, pensando che io avevo lasciato la mia piccola al mare coi nonni, ma avevo pensato di far bene, così non avrei scombussolato i suoi ritmi, ancora molto scanditi, e avrei potuto organizzare con Darcy una visita "ad alto impatto", con tanti spostamenti e pasti rapidi. E così è stato.
Quelle famiglie però un pochino mi facevano pensare, pernsare che avrei potuto anch'io portare la Ballerina e organizzare una vacanza più tranquilla, tenendo presente i suoi ritmi.
Poi però ho visto schiere di bambini e ragazzini, a piedi o sui passeggini, smanettare allegramente sui loro tablet/smatphones davanti a Amore e Psiche, per niente interessati al museo se non forse alla mummia egizia, ne ho visti altri mortalmente annoioati ciondolare in giro con gli occhi vuoti, ne ho visti altri addormentati tutti sudati nei passeggini e altri ancora talmente stanchi da piagere, sfinti. E allora mi son detta, forse va bene così, forse ci vuole un po' di predisposizone, di abilità e io non sono certa di averla. Non erano tutti così eh, intendiamoci, ma tanti sì e mi è spiaciuto per loro, sia per i piccoli che per i grandi. Forse su questo tema, Francesca Patato Friendly potrà aiutarmi!
Bambini in auto.
In braccio, in giro per l'auto, non legati. Ancora, tanti, troppi. Incomprensibile!
28 agosto, 2013
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ne ho visti tanti anch'io e non sai che rabbia pensare che non potrò mai dimostrare che certe "cretinate" non le farei, del resto non le ho fatte con Natallia.
RispondiEliminaBimba di 9 anni in passeggino GIURO
e tanti tanti bimbi lasciati a oltranza in spiaggia in giornata caldissime.
Sandra non arrabbiarti, tanto non possiamo comunque dimostrare niente: io mi sono sentita giudicata, anche se velatamente e gentilmente, per l'alimentazione, gli orari, la nanna...Non c'è mai niente che vada bene!
Eliminaconcordo sul cibo spazzatura, anche se io per prima in vacanza ho allentato le redini e ho concesso gelato al biscotto per merenda tutti i giorni e patatine (qualche volta fritte, il più delle volte, bollite) però ho compensato con pranzi a base di frutta fresca e niente bom bom serale (1 di solito al nano è concesso dopo cena).
RispondiEliminaNutella?? Ma scherziamo?? Io sono anche contro succhi di frutta e bibite gassate!!!
Concordo con il fatto che ci sia ancora troppa gente che lascia i figli slegati in auto, assurdo. E poi dicono di amarli, bah.
Mi stupisco quanto te dell'uso abnorme del passeggino che, lo confesso, vorrei poter lasciare a casa già ora (nano di 21 mesi) e spesso lo faccio.
Sul ciuccio, devo dire che il nano lo sua per andare a nanna, anche al pomeriggio, in auto e quando ha bisogno di consolazione. Lo toglie, senza che sia più necessario chiederglielo, quando gioca o parla...non so, però, quando sarà possibile farlo scomparire del tutto.certo, lascirglielo è più comodo e questo, per molti genitori, fa la differenza, ahimè!
sui bimbi piccoli in quota, non ho sentito nulla della notizia ma posso dirti che secondo me certamente è da irresponsabili, se non si vive abitualmente in montagna, e soprattutto se si sale in funivia e se si ignora il suo pianto ed è cosi piccolo da non poterti dire come sta.
Però portarlo in aereo equivale a portarlo a tremila metri e nessuno lo sa, neppure i pediatri. Questo è grave. Fortunatamente, i casi di edema sono pochi.
Quanto alla spiaggia, confesso di essere una di quelle che questa storia delle ore centrali l'ha sempre ignorata.
Se capita di andarci, è per una settimana al massimo e le ore le sfrutto tutte.
Certo, però, sonnellino sotto l'ombrellone al fresco (o nella capanna, quest'anno in portogallo), e quando gioca al sole è solo per poco tempo e con cappellino, maglietta e occhiali da sole, se no all'ombra. Di crema solare io ed il nano ne facciamo fuori quantità industriali! (e io mi scotto lo stesso, comunque, con protezione solare, maglietta e sotto l'ombrellone, ma perchè????!!!).
andare e tronare, a parte che non sempre è possibile perchè non è detto che si abbiano hotel o appartamento, nonchè auto vicini, mi sembra eccessivo.
Musei: lì casco. Confesso che potrei essere una di quelle con figli annoiati o addormentati sudati nel passeggino (o in braccio, più probabile) al seguito. Non più di un giorno o due, però, perchè poi il bello del museo tanto non te lo godresti più.
Mi promuovi o mi bocci senza appello???
E chi sono io per bocciare o promuovere?? Figurati!
EliminaPer la spiaggia, mi rendo conto che possa essere complicato, infatti l'ho premesso. Poi sta al buonsenso del genitore pensare a cappellino, crema e un po' di sana ombra. Putroppo non tutti lo fanno!
Si vede che i loro piccoli non si ustionano!!
EliminaCi ho riflettuto molto in Portogallo: vedevo le mamme straniere (tutte francesi e qualche spagnola) coprire i piccoli di crema, quelle portoghesi, dai due anni in su dei piccoli, nulla, nè crema nè cappellino, solo maglietta il pomeriggio per il vento forte (che è molto freddo, soprattutto paragonato al caldo del sole) e i loro figli tranquilli...genetica??
Immagino sia l'abitudine al sole, all'esposizione e di certo ci sarà anche un fattore legato alla pelle di ognuno. Beati loro, io sono color mozzarella pallida, dipendente dalla crema fattore 50 e dal cappello di paglia. In spiaggia sembro una vecchia bacucca inglese che non ha mai visto un raggio di sole :(
EliminaLeggendo il tuo post mi sento meno "aliena": faccio anche io le tue considerazioni!
RispondiEliminaE quanto mi da fastidio quando mi fermano per dirmi "che bravo come cammina". L'ultima volta ho risposto che si è abituato perché da quando ha 2 anni il passeggino l'ho dato via e a spalle non lo porto di certo!
Ah sì, anche a me dà fastidio!
EliminaHo visto anch'io queste situazioni e ho fatto considerazioni analoghe alle tue.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il discorso dei bambini tenuti in spiaggia tutto il giorno, penso che sia comprensibile che chi scende al mare solo il fine settimana, magari neanche tutte le settimane, sobbarcandosi un lungo viaggio in macchina con code interminabili, voglia poi sfruttare il più possibile la giornata e non c'è niente di male se un bambino, una volta ogni tanto, sta al mare anche nelle ore calde (preferibilmente con crema solare, cappello e occhiali da sole).
La cosa che mi lascia perplessa, è che ho visto più volte lo stesso atteggiamento in famiglie che al mare ci vivono o ci soggiornano per lunghi periodi, in questo caso penso che la mezza giornata o la giornata spezzata da pranzo e riposino a casa sia decisamente più salutare per i bambini.
Nel mio caso, le mie figlie vanno al mare praticamente tutti i giorni dall'inizio dell'estate, per cui ritengo che tenercele solo al mattino sia più che sufficiente!
Esatto, erano proprio le circostanze a cui mi riferivo: un conto è se si sta al mare solo un paio di giorni, con i dovuti accorgimenti (che però purtroppo non sempre ho visto), non c'è nulla di male, ma chi vive o ha la casa al mare, dovrebbe spezzare la giornata, secondo me!
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