14 maggio, 2013

Però è vero

Al mattino mi alzo quatta quatta, mi muovo come un gatto, i vesititi sono già pronti fuori dall'armadio. Scendo, faccio colazione, prendo il caffè, apro l'acqua della doccia....."Mamma! Mamma! mmmmmuuuuuiiiiiiuuuuuhhhh mammmaaaaaaaa!"
Ok, arrivo, per fare la doccia aspetto che arrivi la nonna. Sarà una doccia lampo e per arrivare al lavoro volerò, invece di camminare, ma tant'è.

A pranzo torno da te, che di solito hai già quasi finito, sei già alla frutta. Io mi siedo a tavola, pronta a godermi un pasto in santa pace dopo una mattinata di: "No signora, la ringrazio ma non ci interessa". Metto in bocca la prima forchettata di pasta...."Mamma, mamma, Kitty mamma!!" e mi porgi carta e matita. Disegno Kitty, mentre mastico una pasta sempre meno saporita, perchè nel frattempo devo stare attenta che non ficchi la manica nel piatto, che non ti freghi i capelli con quella lurida cicciotta manina....
In qualche modo arriviamo al caffè. Già ne pregusto l'aroma. Ma tu sei già giù dal seggiolone. Mi afferri la mano con decisione: "Mamma, mamma, mamma, mamma, mammaaaaaaaaaaaa!" e mi tiri con violenza verso il soggiorno. Provo a resistere, il caffè è sacro. "Mamma, bbuuuuaaaa, mammmaaaaa!" Ok, arrivo. Prendo il caffè seduta per terra leggendo di una interessante festa in maschera a casa di Peppa Pig. "Mamma, icco, icco, mamma, icco!" Va bene, metto anche il disco di Peppa Pig...dicono che aiuti la digestione.

Vado al lavoro.

Torno dal lavoro.

Cerco di
1. Cambiarmi. Tu mi segui, sei la mia ombra, in camera, in bagno, ovunque.
2. Bagnare le piante. Tu mi pedini, col tuo annaffiatoio (vuoto), ovviamente di Hello Kitty, segui e ripeti tutti i miei gesti, salvo avere la grazie di un rinoceronte perciò alcuni rami dei gerani passano a miglior vita dopo il tuo passaggio, piccola unno-femmina.
3. Preparare la cena. Ma tu sei avvinghiata ai miei polpacci, ti stacchi solo per andare a prendere matite senza punta e intimarmi di temperartele. Non è preparare la cena, è una corsa a ostacoli.

La cena è servita.
"Ballerina, vuoi la pasta?" (tanto quello c'è)
"No"
"Il risotto" (tanto non c'è)
"No, no pappa"
"Vuoi il prosciutto?"
"MMMmm no, no pappa!"
Poi per fortuna, vinci la quotidiana diffidenza e ti scofani l'impossibile, perchè in fondo, hai fame.
Ma guai, guai a farti vedere un'oliva. Manco da lontano, perchè il mondo scompare, pure tua madre. Esistete solo tu e le olive. Che diventano primo, secondo, contorno e frutta.

Dopo cena, finalmente, abbiamo tempo di giocare insieme un'oretta. Mi dedico a te sul serio. Io sono a pezzi, ma ce la metto tutta. Disegno Kitty, leggo e rileggo storie che so a memoria, ascolto cd terrificanti, costruisco casette, scrivo parole. Mi si chiudono gli occhi, vorrei potermi buttare sul letto.

Però è vero, che quando tu mi sorridi, mi tendi le manine, appoggi la tua faccina alla mia, è vero che tutto quanto viene ripagato. E' vero che quando mi corri incontro e mi abbracci le gambe, un po' di stanchezza se ne va. E' vero che quando i tuoi occhioni sorridono d'amore per me, non conta più nient'altro.

6 commenti :

  1. Verissimo, nel mio caso moltiplicato per due!
    P.s.: grazie alle olive mia figlia mangia qualsiasi cosa...pasta alle olive, pollo alle olive, pomodori e olive, pizza alle olive...riesce a mangiarle anche dopo il gelato...

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    1. Ecco, il problema con la mia è che toglie tutto il resto e mangia solo le olive!!!

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  2. Ehhhh... non c'è nulla da aggiungere.

    Un bacino alla Ballerina!

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  3. Quadro perfetto Liz, hai reso davvero bene l'idea. Dura dividersi tra lavoro e figli, ci vorrebbe il part-time. Però è vero :)))

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