22 aprile, 2013

Una mamma che lavora....

...di questi tempi pare un ossimoro.
Ma si sa, io sono testona e di rassegnarmi non ne ho voluto mai sapere. 

Quindi eccomi partire come una furia con cv a pioggia su tutta l'Italia nordoccidentale salvo poi capire che non sono nè wonder woman, nè la tipa di Sexandthecity che ce la fa far tutto. 
Per mantenere uno straccio di coerenza con quel che facevo prima della gravidanza, prima dell'incentivo all'uscita, avrei dovuto puntare su Torino o, molto meglio, su Milano. 
Ed eccomi. Già mi pareva di vedermi.
Sveglia all'alba, colazione (caffè) in piedi, vestizione al buio, uscita alla chetichella e via di autostrada. Io, i gufi, i vampiri e gli altri lavoratori dediti al carrierismo. 
In ufficio, lotta serrata con i maschietti perchè è ben noto che una donna per ottenere la metà, dovrà lavorare il doppio. E lotta serrata pure con le altre donne, a colpi di tacchi, maxiborse, griffe e risultati, ça va sans dire. L'orologio diventa uno scomodo inutile oggetto, tanto non ci sono orari. La tua famiglia ti vede solo a cena, perchè poi dopo, sul divano, puntualmente devi "finire un lavoro" e zac, apri il portatile che ti inghiotte affamato nel suo bieco mondo. La tua bambina cresce, ma tu te ne accorgi solo dalle foto che posta la nonna (tua madre) su FB e tuo marito...boh, dev'essere in trasferta a Vienna. O era Praga? 
In compenso del tuo capo conosci tutto: orari, abitudini, nomi dei figli, gusti di cinema, musicali ed enogastronomici. Oltre il fatto che anche lui (o lei), come te, ormai ha una casa-dormitorio e una famiglia jpg sempre con lui/lei sul tablet. E basta.

Volevo questo? Giammai.

Ho rifuggito questa scena e ho cercato caparbiamente un onesto e modesto lavoro nella mia città o nel circondario e appena ho potuto ho abbandonato il lavoro lontano, scomodo e logorante per quello vicino, comodo e modesto.
Perchè ogni lavoro nobilita, anche il più modesto.
Certo. Quando però ti ritrovi a fare un mestiere noioso quanto un libro di Vespa, per cui puoi tranquillamente lasciare il cervello sul comodino quando ti alzi...ti viene da pensare. 
Agli anni di studio. 
Al sudore colato sull'opera omnia di Shakespeare. 
Agli sbattimenti indicibili di certi periodi dell'anno sul (vecchio) lavoro. 
Alla fatica fatta per capirci qualcosa.
Alla pazienza tirata fuori senza sapere di averla.
Alla violenza fatta a se stessi per imparare fare certe cose e poi scoprire di riuscire a farle bene.
Alle pizze ordinate in ufficio perchè non c'era tempo per cenare (nè Seavessi?)
Alle corse fatte per ottenere successi che parevano impossibili.
A tante, tante altre cose.

Pensi e dici ma chissenefrega, ora ho una figlia, le mie priorità sono differenti, l'importante sono lei e Darcy e il fatto che non rischio la pelle ogni giorno in autostrada. Dio, com'è tutto vero e quanto sono grata per questo. Lo sono davvero, in ogni cellula, anche se qualche cellula mi grida anche "forse un po' te lo sei pure meritato".

Ma una cosa, vorrei sapere. Una c%*#o di via di mezzo?

14 commenti :

  1. L'hai detto bene, ora le tue priorità sono altre e penso che avere più tempo per goderti tua figlia e vederla crescere ripaghi di tutto, o no?
    Sai perchè secondo me ti vengono certi pensieri? Perchè si avvicina Maggio, che per te è sempre stato il mese adrenalinico per eccellenza e della resa dei conti. vero?

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  2. Anche se non ho ancora figli, posso capire (solo in parte) quello che provi...
    Perchè anche io ho un lavoro che è riduttivo dire che non mi piace. Il fatto è che proprio non c'entra nulla con me e so quanto non ti faccia sentire soddisfatta...soprattutto dopo i tanti sacrifici fatti durante gli anni di studio.
    Credo anche che non ci dobbiamo ritenere troppo esigenti se vogliamo trovare soddisfazione sia nella vita privata che in quella lavorativa...anzi, è la vita che ci richiede davvero troppo..perchè dobbiamo essere perfette in tutti i campi. Cmq, se posso darti un consiglio, guardati intorno perchè magari proprio nell'azienda in cui lavori potrebbe esserci un settore che ti interessa di più.

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  3. Vedrai che presto non avrai più rimpianti perché avrai potuto vedere la tua bimba crescere e avrai potuto costruire con lei un rapporto solido e felice. Vedrai!

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  4. Io sono ancora nella fase in cui penso a tutte quelle cose e mi chiedo ma perché ho studiato se l'offerta del mercato (se mai ce ne sia una) non è consona a quello che io voglio fare?!
    Mi viene da piangere però resisto, non mollo!!!

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  5. ormai sono nella fase "il mio lavoro mi consente di vivere bene e basta" e cerco di inculcare il concetto anche nella testa di mio marito. Entusiasmo, velleità e soprattutto creatività sono appannaggio del weekend.
    Per fortuna alle 17.30 può esserci di tutto sulla mia scrivania ma io mollo il colpo, certi orari del passato, sacrifici e compagnia bella non sono stati ripagati per cui...
    baci sandra frollini
    ps. comunque la via di mezzo si sa è sempre la più difficile da perseguire in tutti i campi.

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  6. Sarò sincera, Lizzie. Tutto dipende dalle tue reali esigenze di sopravvivenza, oltre che dalle tue necessità intellettuali. Dipende da se puoi permetterti di rifiutare un lavoro troppo semplice per i tuoi studi, o se non puoi. Se puoi farlo e se la tua sopravvivenza è comunque garantita, certo che puoi, anzi devi e devi goderti la tua famiglia e tua figlia senza starci a pensare troppo.

    Un saluto affettuoso. :)

    p.s. questi filtri sono micidiali (sono miope e presbite) per me, scusa... :-(

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  7. io sono al punto in cui non rifiuto nulla, anche se non c'entra niente con quello che ho studiato o con le mie esperienze precedenti...e infatti a giorni comincerò una nuova avventura...certo, tutto dipende dalla possibilità di scelta, e come hai detto tu, dalle priorità...ti abbraccio...

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  8. Un dilemma che mi affligge anche se non ho figli, per quando ne avrò..

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  9. Ma hai fatto benissimo!!!
    Se poi alle 17 stacchi, hai tutto il tempo no solo per stare con la Ballerina, ma anche volendo per iscriverti a un book group o fare qualsiasi altra cosa che tu trovi stimolante (io a volte penso che la laurea in lingue potevo anche evitarla, che le lingue le imparavo all'estero, mentre la letteratura appunto, me la approfondivo a un gruppo di lettura, che so per esperienza essere pure piu' interattivo, sociale e gratificante di un esame del cavolo con la mumima di turno...)

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  10. Io provo le stesse cose che provi tu... sara' che sono piu' brava a valorizzare i pregi degli altri che i miei, pero' io ti ammiro proprio per tutto cio' che hai elencato: la letteratura inglese, la tua precisione e preparazione sul lavoro, il tuo gusto nel vestire (che un po' migliora nella competizione fighetta tra colleghe!)... Senza queste esperienze non saresti tu. E il tuo lavoro alla fine non ti e' servito solo in campo professionale, non del tutto insomma, pensa che non avresti conosciuto Darcy e e quindi non ci sarebbe la ballerina. Alla fine non e' poco quello che hai, per niente... E non e' detto che sarebbe arrivato se non avessi percorso quella strada.
    Cmunque, tra i vari impegni, ce la farai a preparare una cheese cake o qualche dolce sfizioso? Vorrei ospitarti suo mio blog... E magari assaggiarme un pezzo ^_^

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  11. parlo al contrario, io per esempio con la crisi che c'e' ho ridotto le ore drasticamente, quindi mi ritrovo con un stipendio da pena e ho voglia di fare il secondo ma questa societa' non me lo permette...aggiungo anchio non esite una cakfdko di via di mezzo?

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  12. @Scarlett: non so se sia perchè è quasi maggio o perchè mi devo ancora abituare ad una realtà che non arriva a 20 dipendenti e in cui è tutto diverso. Cmq sia, mi va bene così, uno sfogo però me lo sono concesso! Baci e te e al pancino
    @Emma: l'azienda è talmente piccina e nella mia zona NON C'E' lavoro, per niente. La mia scelta è fatta, ora sta a me viverla al meglio. IN bocca al lupo a te!
    @Valeria: lo so, lo so, ma grazie per ricordarmelo!
    @Funambola: no, no, vietato mollare!!!!
    @Sandra: eh hai ragione, si dice pure che la virtù sta nel mezzo, no?
    @Linda: sono io che non voglio stare a casa e cmq il mio stipendio fa comodo, col mutuo da pagare...Allora li tolgo sti maledetti filtri, non voglio che vi diano fastidio :)
    @Pink: in bocca al lupo cara, anch'io ti abbraccio
    @Katia: ascoltami non affliggerti prima del tempo...avrai occasione quando (se) sarà ora!
    @Sfolli: stacco alle 18, ma è un lusso lo stesso credimi :)
    @Vale: ma mi vuoi commuovere??? sniff sniff...certo che ti faccio la cheesecake, sai che è il mio cavallo di battaglia!
    @annina: benvenuta :)

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  13. Se la trovi - la via di mezzo - fammi un fischio please!

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  14. @ciottolina: ma certo! nel caso succedesse scriverei un post galattico ;-)

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