Questa settimana sono sola in ufficio, il che significa due cose: primo, nessuno intorno a me schiamazza e mi disturba; secondo, ho il lavoro di otto persone da fare. Di conseguenza, sono parrecchio presa, ma posso anche concentrarmi meglio sul da farsi ed essere più efficace. Non avendo nessuno intorno con cui interagire (cosa che mi procura un sottile piacere, il che mi fa pensare ancora una volta che vorrei abitare il un paesino di poche anime nella verde, piovosa, fresca, meravigliosa Irlanda), posso inforcare le auricolari e spararmi della buona musica nelle orecchie. Mentre lavoro, concilia, rilassa ed è indubbiamente un piacere che ormai posso concedermi di rado. Già, perchè in questa cavolo di vita indaffarata che tutti conduciamo a volte ci si dimentica di come sia bello spegnere tutto e accendere l'iPod. Credo che la musica sia una delle mie migliori amiche. Mi accetta anche quando sono odiosa, in ogni situazione mi consola, mi risolleva, mi abbraccia, mi rallegra, mi sprona...insomma, è un vero tesoro. Ecco uno dei motivi per cui mi piace volare: lassù con un cavolo da fare, cosa c'è di meglio che tuffarsi nelle nostre note preferite? L'alternativa è: 1. leggere, ma dopo un po' un libro finisce; 2. guradare un film mediamente orribile in un inglese altrettanto orribile; 3. dormire, ma non sempre si riesce.
Tutto questo per dire che in questo istante sono qui, alla mia scrivania, con il deserto intorno e la musica che mi fa compagnia, una compagnia meravigliosa e insostituibile di cui dovrei approfittare più spesso.
11 agosto, 2009
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