...i prezzi dei negozi di alimentari che manco a Madonna di Campiglio,
le signore di città tutte visonate che parlano di impianti home theatre e forse non sanno cosa sono,
i parcheggi che sono insufficienti a causa della neve,
la simpatia della gente del luogo che in alcuni casi è totalmente assente,
i vicini di casa che capita siano un cicinìn invadenti,
la ricezione televisiva che, senza satellinte, consente di vedere Rai 1, Rai 2 e Rai 3,
alcuni condomini di rara bruttezza "ma sono una copia di quelli di Courmayeur",
...nonostante tutto ciò, tornare qui mi fa sempre un enorme piacere. Rivedere gli amici che rivedo solo qui, perchè durante l'anno siamo pigri, in fondo molti sono a Milano, organizzare con loro una semplice cena in casa per l'ultimo dell'anno, mi fa contenta. Insomma, non sono mai stata una da cenoni in ristoranti fighi o serate interminabili in carissime discoteche! Resterò sempre una pantofolaia che ama stare a casa sul divano a leggere quando fuori fa freddo e nevica, proprio come adesso.
28 dicembre, 2008
27 dicembre, 2008
FF - Finalmente Ferie
Trascorso il Natale a suon di vitello tonnato, agnolotti, salami, insalata russa, tasca ripiena, formaggi di ogni sorta, uva, frutta secca e panettone, ora bisogna cercare di far fuori gli avanzi. La novità di quest'anno è proprio questa: io e Darcy ci siamo accaparrati tutti gli avanzi del Pranzo e, ben felici, ce li siamo portati qui in montagna. Ragion per cui se anche stanotte nevicasse e restassimo isolati, potremmo sopravvivere dei mesi.
Tra l'altro, anche in quanto a neve, non scherziamo per niente. Dopo pranzo siamo arrivati qua in montagna dove abbiamo trovato ad accoglierci un metro abbondante di neve giù in paese (pare che sulle piste non si vedesse un'innevamento simile da 15 anni). Tutti contenti abbiamo disfatto le valigie e siamo scesi in paese, commettendo un errore madornale: abbiamo preso l'auto (colpa mia, avevo freddo, strano a dirsi). In paese era il delirio più totale:
1. neve per terra
2. enormi cumuli di neve ai lati delle strade
3. orde di bambini allo stato brado e semi-brado scorrazzanti per le suddette strade
4. centinaia di sciatori e snowboardisti tornati alle auto che si cambiavano gli scarponi
5. auto...auto ovunque, per lo più turisti incazzosi e senza pazienza.
Miracolosamente parcheggiamo, ci dirigiamo in piazza sentendo forte e chiaro il richiamo del fuoco e del vin brulé: un bicchiere di fronte al falò è quel che ci serve per riscaldarci, siamo -5°!
Si sa, il vino apre lo stomaco (?). Sta di fatto che comincia a venirci un po' di fame, il freddo è pungente, quindi guardiamo le irrinunciabili vetrine (due) e torniamo alla macchina. Meno male che anche lei ha le scarpine da neve, altrimenti non so come ce la saremmo cavata.
Abbiamo cenato con cotechino e puré di patate (finta, quella in fiocchi, ma pazienza) e adesso siamo qui, sul divano a concederci una scorribanda nella rete, giusto per scrivere queste righe. Il programma della serata proseguirà con quello che passa per tele (speriamo un film cartone animato: negli ultimi giorni ho visto Cars, Alla ricerca di Nemo, Gli Aristogatti e Tarzan), libri, sudoku, cioccolata e biscotti...Mi spiace, molti saranno in disaccordo, ma non c'è vacanza caraibica che tenga e per cui me ne andrei via di qui.
Tra l'altro, anche in quanto a neve, non scherziamo per niente. Dopo pranzo siamo arrivati qua in montagna dove abbiamo trovato ad accoglierci un metro abbondante di neve giù in paese (pare che sulle piste non si vedesse un'innevamento simile da 15 anni). Tutti contenti abbiamo disfatto le valigie e siamo scesi in paese, commettendo un errore madornale: abbiamo preso l'auto (colpa mia, avevo freddo, strano a dirsi). In paese era il delirio più totale:
1. neve per terra
2. enormi cumuli di neve ai lati delle strade
3. orde di bambini allo stato brado e semi-brado scorrazzanti per le suddette strade
4. centinaia di sciatori e snowboardisti tornati alle auto che si cambiavano gli scarponi
5. auto...auto ovunque, per lo più turisti incazzosi e senza pazienza.
Miracolosamente parcheggiamo, ci dirigiamo in piazza sentendo forte e chiaro il richiamo del fuoco e del vin brulé: un bicchiere di fronte al falò è quel che ci serve per riscaldarci, siamo -5°!
Si sa, il vino apre lo stomaco (?). Sta di fatto che comincia a venirci un po' di fame, il freddo è pungente, quindi guardiamo le irrinunciabili vetrine (due) e torniamo alla macchina. Meno male che anche lei ha le scarpine da neve, altrimenti non so come ce la saremmo cavata.
Abbiamo cenato con cotechino e puré di patate (finta, quella in fiocchi, ma pazienza) e adesso siamo qui, sul divano a concederci una scorribanda nella rete, giusto per scrivere queste righe. Il programma della serata proseguirà con quello che passa per tele (speriamo un film cartone animato: negli ultimi giorni ho visto Cars, Alla ricerca di Nemo, Gli Aristogatti e Tarzan), libri, sudoku, cioccolata e biscotti...Mi spiace, molti saranno in disaccordo, ma non c'è vacanza caraibica che tenga e per cui me ne andrei via di qui.
24 dicembre, 2008
Buon Natale
Auguro un sereno Natale
agli amici che abitano lontano e che non vedrò
alle mie tante amiche in attesa...ma cos'è, un'epidemia? ;-) perchè sarà davvero un Natale speciale
ai compagni di scuola che ho appena rivisto con immenso piacere e a quelli che spero rivedrò presto
alla mia famiglia, perchè non hanno perso una figlia, ma hanno guadagnato un figlio maschio (come dice la mamma)
a mia nonna che sarà da sola, ma è di buon umore perchè si è alzata da sola e poi domani saremo da lei
ai colleghi con cui condivido le angherie del periforme, ma con cui mi diverto tanto
alle mie testimoni, perchè una vive un momento difficile, l'altra invece è dall'altra parte del mondo e passerà il Natale in costume da bagno e io spero tanto che questa serenità possa durare
al mio consorte perchè è così com'è
a me stessa, perchè il 2008 è stato un anno intenso, faticoso, a tratti difficile, pieno di alti e bassi e quindi ho tanto bisogno di riposo
ai miei lettori, quelli che ogni tanto passano di qui e leggono
Quest'anno la mattina di Natale non sarò a casa dei miei, il solito rituale non si ripeterà, non mi alzerò metre la mamma che sta preparando il thè, non aprirò i regali con loro, nel loro salotto, non farò la pigra sul divano con il gatto mentre aspettiamo le nonne e il papà inizia a preparare il pranzo.
Quest'anno sarò a casa nostra, anche se provvisoria, con Darcy, impaziente di dare inizio ad un nuovo rituale.
agli amici che abitano lontano e che non vedrò
alle mie tante amiche in attesa...ma cos'è, un'epidemia? ;-) perchè sarà davvero un Natale speciale
ai compagni di scuola che ho appena rivisto con immenso piacere e a quelli che spero rivedrò presto
alla mia famiglia, perchè non hanno perso una figlia, ma hanno guadagnato un figlio maschio (come dice la mamma)
a mia nonna che sarà da sola, ma è di buon umore perchè si è alzata da sola e poi domani saremo da lei
ai colleghi con cui condivido le angherie del periforme, ma con cui mi diverto tanto
alle mie testimoni, perchè una vive un momento difficile, l'altra invece è dall'altra parte del mondo e passerà il Natale in costume da bagno e io spero tanto che questa serenità possa durare
al mio consorte perchè è così com'è
a me stessa, perchè il 2008 è stato un anno intenso, faticoso, a tratti difficile, pieno di alti e bassi e quindi ho tanto bisogno di riposo
ai miei lettori, quelli che ogni tanto passano di qui e leggono
Quest'anno la mattina di Natale non sarò a casa dei miei, il solito rituale non si ripeterà, non mi alzerò metre la mamma che sta preparando il thè, non aprirò i regali con loro, nel loro salotto, non farò la pigra sul divano con il gatto mentre aspettiamo le nonne e il papà inizia a preparare il pranzo.
Quest'anno sarò a casa nostra, anche se provvisoria, con Darcy, impaziente di dare inizio ad un nuovo rituale.
22 dicembre, 2008
23 ottobre 2008 - Ultimo giorno, Buenos Aires
Oggi facciamo i veri e propri turisti: visitiamo il quartiere Retiro, elegantissimo e pieno di antiquari e Recoleta, anch'esso pulito, elegante e famoso per cimitero dove riposano tanti argentini famosi, come ad esempio Eva Peron.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo a La Biela - locale chic una volta frequentato dai piloti (ad esempio Fangio) - ci riposiamo un po' e poi ci dedichiamo ancora agli acquisti.
Per cena ritorniamo senza esitazione da Siga la Vaca, anche perchè passeggiare per Puerto Madero è proprio piacevole!
E' l'ultima sera, è ora di tornare a casa, il viaggio volge al termine e noi avremmo voglia di restare ancora.
Giusto, no? Meglio tornare con ancora un pochino di voglia di restare, che non aver desiderio di tornare a casa! Forse vorrebbe dire che qualcosa è andato storto...e a noi non è successo.
In fondo al cuore però c'è un pizzico di voglia iniziare la nostra vita, quella di tutti i giorni, a casa, ma questo viaggio sarà davvero indimenticabile e un'altra settimana nella zona di Bariloche ci starebbe proprio bene!
Arrivederci, splendida Argentina.
Un ultimo saluto dall'aereo, che quando si alza ci permette di ammirare ancora una volta la vastità di Buonos Aires e del Rio de la Plata.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo a La Biela - locale chic una volta frequentato dai piloti (ad esempio Fangio) - ci riposiamo un po' e poi ci dedichiamo ancora agli acquisti.
Per cena ritorniamo senza esitazione da Siga la Vaca, anche perchè passeggiare per Puerto Madero è proprio piacevole!
E' l'ultima sera, è ora di tornare a casa, il viaggio volge al termine e noi avremmo voglia di restare ancora.
Giusto, no? Meglio tornare con ancora un pochino di voglia di restare, che non aver desiderio di tornare a casa! Forse vorrebbe dire che qualcosa è andato storto...e a noi non è successo.
In fondo al cuore però c'è un pizzico di voglia iniziare la nostra vita, quella di tutti i giorni, a casa, ma questo viaggio sarà davvero indimenticabile e un'altra settimana nella zona di Bariloche ci starebbe proprio bene!
Arrivederci, splendida Argentina.
Un ultimo saluto dall'aereo, che quando si alza ci permette di ammirare ancora una volta la vastità di Buonos Aires e del Rio de la Plata.
22 ottobre 2008 - El Calafate - Buenos Aires
Ritorno a Buenos Aires in mattinata.
Dopo esserci riposati nella nostra confortevole camera, partiamo con un primo tour pomeridiano della città. Ci concentriamo su quello che viene definito "microcentro" percorrendo le strade pedonali dello shopping, tanto per cominiciare, Avenida Florida. Facciamo i turisti a tutto tondo, iniziamo con i primi acquisti di pelletteria, le borse e i prezzi sono irresistibili!
Per cena ci trasferiamo, a piedi, a Puerto Madero, quartiere (che avevamo già visitato con la guida) portuale riqualificato ed ora barrio elegante e tranquillo, pieno di raffinati ristoranti.
Consigliati dalla guida, Yamila, optiamo per il ristorante Siga la Vaca, frequentatissimo dai porteni, dove con un prezzo fisso intorno ai dodici euro, si mangia ad oltranza ottima carne alla griglia cotta sul momento!
Per fortuna per tornare in albergo ci aspetta una lunga passeggiata, l'ideale per cominciare a smaltire e arrivare in stanza con tanta voglia di nanna.
Dopo esserci riposati nella nostra confortevole camera, partiamo con un primo tour pomeridiano della città. Ci concentriamo su quello che viene definito "microcentro" percorrendo le strade pedonali dello shopping, tanto per cominiciare, Avenida Florida. Facciamo i turisti a tutto tondo, iniziamo con i primi acquisti di pelletteria, le borse e i prezzi sono irresistibili!
Per cena ci trasferiamo, a piedi, a Puerto Madero, quartiere (che avevamo già visitato con la guida) portuale riqualificato ed ora barrio elegante e tranquillo, pieno di raffinati ristoranti.
Consigliati dalla guida, Yamila, optiamo per il ristorante Siga la Vaca, frequentatissimo dai porteni, dove con un prezzo fisso intorno ai dodici euro, si mangia ad oltranza ottima carne alla griglia cotta sul momento!
Per fortuna per tornare in albergo ci aspetta una lunga passeggiata, l'ideale per cominciare a smaltire e arrivare in stanza con tanta voglia di nanna.
21 ottobre 2008 - Gli altri ghicciai
Questa giornata è interamente dedicata alla navigazione. Su un imponente catamarano, navighiamo sul Lago Argentino e ci avviciniamo alla zona dei ghiacciai, incontrando durante il tragitto numerosi iceberg dalle mille forme e colorati di un brillante blu. Affrontando un vento gelido, ci avviciniamo prima al ghiacciaio Spegazzini e poi dobbiamo rinunciare alla navigazione verso l'Upsala perchè il passaggio è chiuso dai troppi iceberg.
Navighiamo quindi nuovamente verso il Perito Moreno, di cui vediamo un altro versante rispetto a ieri. Comunque e da ovunque lo si guardi, sorprende per la sua imponenza e la sua maestosità...non ci stanchiamo mai di guardarlo!
Navighiamo quindi nuovamente verso il Perito Moreno, di cui vediamo un altro versante rispetto a ieri. Comunque e da ovunque lo si guardi, sorprende per la sua imponenza e la sua maestosità...non ci stanchiamo mai di guardarlo!
19 dicembre, 2008
20 ottobre 2008 - Glaciar Perito Moreno
Alle 9.20 inizia la nostra escursione al ghiacciaio argentino più famoso: il Perito Moreno. Dopo un'ora di pullman, arriviamo al ghiacciaio, che sorprende subito per le sue dimensioni. Iniziamo un percorso panoramico che ci permette di osservare il ghiacciaio da diversi punti di vista. Aspettiamo di veder cadere in acqua qualche pezzo, ma quando capita purtroppo non siamo pronti a scattare la foto perchè stiamo cambiando l'obiettivo della macchina fotografica...
La giornata prosegue con una breve nevigazione verso il ghiacciaio attraverso un braccio del Lago Argentino, così abbiamo la possibilità di ammirare la maestosità del ghiacciaio dal basso, dalla superficie dell'acqua.
Terminata la gita, con il pullman torniamo in albergo dove finalmente ci scaldiamo...pure troppo, c'è il riscaldamento anche alle pareti!
Per cena come al solito ci fidiamo della guida e troviamo un ristorante molto carino dove assaggiamo il bife de la frontiera, ovvero filetto servito con uova e patate fritte, 'na roba leggera.
La giornata prosegue con una breve nevigazione verso il ghiacciaio attraverso un braccio del Lago Argentino, così abbiamo la possibilità di ammirare la maestosità del ghiacciaio dal basso, dalla superficie dell'acqua.
Terminata la gita, con il pullman torniamo in albergo dove finalmente ci scaldiamo...pure troppo, c'è il riscaldamento anche alle pareti!
Per cena come al solito ci fidiamo della guida e troviamo un ristorante molto carino dove assaggiamo il bife de la frontiera, ovvero filetto servito con uova e patate fritte, 'na roba leggera.
18 dicembre, 2008
Intervallo nr.7 - E' inutile lottare...
...contro questo mal di testa. Credo che sarò arrendevole e lascerò che si impossessi di me. Tanto stasera c'è la cena aziendale...
16 dicembre, 2008
19 ottobre 2008 - El Calafate
La mattina del 19 ottobre è dedicata al relax. Rimaniamo un po' in albergo e ci riconnettiamo al mondo per un paio d'ore tramite internet, giusto per sapere cosa sta succedendo mentre noi viviamo questa avventura lontano da tutto e da tutti. Verso l'ora di pranzo passa a prenderci il pullman che ci accompagna all'aeroporto di Ushuaia e voliamo verso El Calafate.
El Calafate è un paese nato alla fine degli anni 40 unicamente per far fronte al crescente flusso di turismo, richiamato dai ghiacciai Upsala, Spegazzini e Perito Moreno. La crescita e la soprevvivenza di questo centro abitato sono completamente sostenuti dal turismo, per il resto la zona è alquanto inospitale: fa freddo tutto l'anno e intorno a noi vediamo a perdita d'occhio soltanto gelide praterie, dove la vegetazione è ridotta ai minimi termini. Il paese ha visto nascere come funghi strutture ricettive come alberghi, residence, ristoranti e numerosi negozi. Il centro della cittadina consiste in un viale alberato costeggiato da ristoranti e negozietti più o meno turistici. Questa crescita un po' indiscriminata fa sì che lo sviluppo del paese sia tutt'altro che omogeneo, le case sono ammassate in alcuni casi, isolate in altri, lo stile architettonico è abbastanza casuale, ma nell'insieme si tratta comunque di edifici piccoli e colorati, quindi il panorama alla fine non è spiacevole. Dal nostro albergo godiamo di una bella vista sul paese, un po' come ad Ushuaia e la stanza sembra quella di una baita di montagna.
El Calafate è un paese nato alla fine degli anni 40 unicamente per far fronte al crescente flusso di turismo, richiamato dai ghiacciai Upsala, Spegazzini e Perito Moreno. La crescita e la soprevvivenza di questo centro abitato sono completamente sostenuti dal turismo, per il resto la zona è alquanto inospitale: fa freddo tutto l'anno e intorno a noi vediamo a perdita d'occhio soltanto gelide praterie, dove la vegetazione è ridotta ai minimi termini. Il paese ha visto nascere come funghi strutture ricettive come alberghi, residence, ristoranti e numerosi negozi. Il centro della cittadina consiste in un viale alberato costeggiato da ristoranti e negozietti più o meno turistici. Questa crescita un po' indiscriminata fa sì che lo sviluppo del paese sia tutt'altro che omogeneo, le case sono ammassate in alcuni casi, isolate in altri, lo stile architettonico è abbastanza casuale, ma nell'insieme si tratta comunque di edifici piccoli e colorati, quindi il panorama alla fine non è spiacevole. Dal nostro albergo godiamo di una bella vista sul paese, un po' come ad Ushuaia e la stanza sembra quella di una baita di montagna.
15 dicembre, 2008
Intervallo nr.6 - Emozioni sovrapposte
Sorpresa, delusione, sconforto, stanchezza, dolore (anche fisico, la cervicale mi fa impazzire), inadeguatezza, ira. Ecco tutto ciò che mi sento addosso oggi. E poi un forte, impellente, bruciante bisogno di cambiamento e di ritrovarmi; me e la dignità, che qui dentro mi hanno tolto. Perchè da oggi non so più cos'ho fatto negli ultimi cinque anni, non lo so più. Mi gira la testa per lo smarrimento.
12 dicembre, 2008
18 ottobre 2008 - Ushuaia, Terra del Fuoco
Dopo una bella dormita nella nostra magnifica camera, ben riposati ci alziamo presto per fare colazione. La prima gita del giorno è al Parco Nazionale della Terra del Fuoco, parte dell'escursione si fa con il treno de la fin du mundo ed in parte con il pullman. Il treno ha sostituito l'antico treno che portava i detenuti del carcere di Ushuaia nei boschi a tagliare gli alberi. I paesaggi che ci troviamo davanti agli occhi ci incantano, ogni angolo viene fotografato, i colori, gli animali, l'aria frizzante...tutto di questo luogo ci ricorda che siamo davvero "alla fine del mondo". Per fortuna la giornata è limpida, non fa molto freddo e il sole ci scalda nonostante il forte vento.
Dopo aver attraversato con il treno le zone boscose del parco, nel pomeriggio ci dedichiamo alla navigazione sul Canale di Beagle, canale interoceanico che collega l'Atlantico con il Pacifico. Durante la navigazione avvistiamo diverse speci di cormorani ed i leoni marini (finalmente capisco la diffirenza tra questi ultimi e gli elefanti di mare). Ultima tappa del catamarano è il Faro de la fin du Mundo. Dopo, c'è solo oceano fino al Polo Sud.
Ushuaia è una piccola e graziosa città di frontiera, costituita da tante piccole case che sembrano case delle bambole: colorate con tenui tinte pastello, decorate, con gli infissi bianchi e i tetti spioventi. Mi ricorda alcune foto che ho visto sui giornali di paesi scandinavi o dell'Alaska.
Il panorama affascina perchè dal mare (qui molto, ma molto blu) si innalzano subito le montagne che hanno le cime spruzzate di neve.
Rimpiangiamo un pochino di non avere più tempo da trascorrere qui...
Per cena usciamo e andiamo in centro, se così si può dire. Trovato il ristorante che ci indicava la guida, assaporiamo la deliziosa specialità locale, la casuela de mariscos, una zuppa di pesce densa e abbondante, con frutti di mare gustossisimi che difficilmente ci dimenticheremo!
Dopo aver attraversato con il treno le zone boscose del parco, nel pomeriggio ci dedichiamo alla navigazione sul Canale di Beagle, canale interoceanico che collega l'Atlantico con il Pacifico. Durante la navigazione avvistiamo diverse speci di cormorani ed i leoni marini (finalmente capisco la diffirenza tra questi ultimi e gli elefanti di mare). Ultima tappa del catamarano è il Faro de la fin du Mundo. Dopo, c'è solo oceano fino al Polo Sud.
Ushuaia è una piccola e graziosa città di frontiera, costituita da tante piccole case che sembrano case delle bambole: colorate con tenui tinte pastello, decorate, con gli infissi bianchi e i tetti spioventi. Mi ricorda alcune foto che ho visto sui giornali di paesi scandinavi o dell'Alaska.
Il panorama affascina perchè dal mare (qui molto, ma molto blu) si innalzano subito le montagne che hanno le cime spruzzate di neve.
Rimpiangiamo un pochino di non avere più tempo da trascorrere qui...
Per cena usciamo e andiamo in centro, se così si può dire. Trovato il ristorante che ci indicava la guida, assaporiamo la deliziosa specialità locale, la casuela de mariscos, una zuppa di pesce densa e abbondante, con frutti di mare gustossisimi che difficilmente ci dimenticheremo!
17 ottobre 2008 - Puerto Madryn - Ushuaia
La mattinata è dedicata all'escursione a Punta Tombo, dove c'è una popolatissima colonia di pinguini di Magellano. I buffi animali sono proprio vicini al sentiero, passiamo pian piano ed in silenzio tra le loro tane. Scattiamo un sacco di foto e osserviamo sorpresi quanto sembrino persone: si aspettano, si guardano, camminano insieme, dormono vicini...sono dolcissimi! Anche se pare che se si prova ad avvicinarli beccano!
Pranziamo al volo nel punto di ristoro e poi nel pomeriggio visitiamo un antico insediamento gallese, dove ci concediamo una pausa thè con tartine a dir poco deliziose.
In serata partiamo per Ushuaia, la città più a sud del mondo. Non nascondo che aspetto con ansia questo momento, questa tappa del viaggio, sono davvero emozionatissima.
Dopo un atterraggio a prova di vomito (Darcy lo definisce "imbarazzante"), finalmente arriviamo in albergo: si tratta di una splendida struttura in collina con un'altrettanto splendida vista sulla città. La camera è enorme, uno spettacolo! Lettone gigante, divano, scrivania...e spumante e cioccolato ad aspettarci, omaggio a tutti i neo-sposi. Mi sa che comincio proprio ad amarla, questa Argentina!
Pranziamo al volo nel punto di ristoro e poi nel pomeriggio visitiamo un antico insediamento gallese, dove ci concediamo una pausa thè con tartine a dir poco deliziose.
In serata partiamo per Ushuaia, la città più a sud del mondo. Non nascondo che aspetto con ansia questo momento, questa tappa del viaggio, sono davvero emozionatissima.
Dopo un atterraggio a prova di vomito (Darcy lo definisce "imbarazzante"), finalmente arriviamo in albergo: si tratta di una splendida struttura in collina con un'altrettanto splendida vista sulla città. La camera è enorme, uno spettacolo! Lettone gigante, divano, scrivania...e spumante e cioccolato ad aspettarci, omaggio a tutti i neo-sposi. Mi sa che comincio proprio ad amarla, questa Argentina!
16 ottobre 2008 - Peninsula Valdès
La mattina ci svegliamo immersi nelle nuvole, un freddo pungente ci accoglie quando usciamo per andare a fare colazione. Trascorriamo la mattinata alla spiaggia, di nuovo ad osservare il comportamento degli elefanti di mare...vediamo perfino un problematico accoppiamento...
Dopo un pranzo abbastanza leggero, aspettiamo il pullman che ci riporterà a Puerto Madryn. Lì ci riaccompagnano all'Hotel, dove ci hanno riservato una stanza pazzesca addirittura con due bagni!
Siamo stanchi, infreddoliti, ma felici. Ci concediamo un lungo bagno caldo, dopo di che usciamo per una deliziosa cena rigorosamente a base di pesce.
Dopo un pranzo abbastanza leggero, aspettiamo il pullman che ci riporterà a Puerto Madryn. Lì ci riaccompagnano all'Hotel, dove ci hanno riservato una stanza pazzesca addirittura con due bagni!
Siamo stanchi, infreddoliti, ma felici. Ci concediamo un lungo bagno caldo, dopo di che usciamo per una deliziosa cena rigorosamente a base di pesce.
03 dicembre, 2008
Intervallo nr. 5 - Vita da sposa
Al lavoro mi stanno facendo incazzare, ma proprio tanto. Ieri sera ero di pessimo umore, ero triste e svuotata. Ho passato una notte tormentata, non ho riposato molto bene.
Stamattina Darcy si è alzato prima di me, mi ha preparato il caffè e me l'ha portato a letto con due biscotti al limone, dicendomi "Per iniziare la giornata con un po' di dolcezza".
E che tutto il resto se ne vada a quel paese.
Stamattina Darcy si è alzato prima di me, mi ha preparato il caffè e me l'ha portato a letto con due biscotti al limone, dicendomi "Per iniziare la giornata con un po' di dolcezza".
E che tutto il resto se ne vada a quel paese.
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