Quando mi sono infilata sotto le coperte, ieri sera, mi sono soffermata un attimo a riflettere sulla mia cameretta, non so bene per quale motivo. Mi sono guardata intorno: ho osservato la libreria, le tende, i mobili bianchi, i peluches, la tappezzeria a fiori. Conosco ogni minimo angolo di quella stanza che per tanti anni è stata il centro del mio piccolo mondo, il mio rifugio, il luogo protetto dove potevo essere chiunque e paradossalmente dove mi sentivo più libera che non all'esterno, fuori di casa. Conosco perfettamente la piega che fanno le tende, il rumore delle tapparelle, l'odore che c'è negli armadi, gli effetti di luce che si creano quando, al buio, vedo la luce filtrare dall'esterno. Ricordo quante volte ho giocato da sola, o con Daniela, oppure quando venivano da me nel pomeriggio le compagne di scuola. Ricordo quando, un po' più grande, mi rifugiavo lì dentro a disegnare, a scrivere, con la musica che mi pulsava forte nelle orecchie.
Strano che questi pensieri mi vengano solo ora: in questi giorni sono dai miei per questioni di comodità, ma in realtà vivo in un'altra casa da quattro anni. Sarà perchè sto per cambiare casa di nuovo, non so.
Mi mancherà la mia cameretta...
26 settembre, 2008
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