E' inutile negare l'evidenza: questa cavolo di nazionale mi sta proprio a cuore. Ieri sera ero a casa dei miei a cena, quindi mi sono trattenuta da loro scambiando nervosamente sms maligni con Darcy per tutta la partita. Era una cosa più da amico-tifoso che da fidanzata, ma io sono fatta così, con la nazionale mi infervoro. Sarà per la frustrazione che vivo durante tutto il campionato (tifo una squadra che non ha la maglia a righe e non è la Roma), sarà il patriottismo di fondo, non lo so.
A casa dei miei si crea una strana atmosfera, perchè d'estate, con le finestre aperte, dal cortile arriva l'eco di tutte le altre famiglie che hanno la tele accesa sulla partita. E' un'atmosfera che sa di estate, di vacanze estive, di rondini che cantano, di libertà, di gelati, di zanzare che ronzano, caldo che ti ammazza. Quasi tutte le grandi avventure degli azzurri per me hanno avuto questo sfondo.
Ricordo la pena di Messico 86, l'amarezza mista ad allegria di Italia 90, gli improperi contro Sacchi di USA 94, il nervoso di vedere i "cugini transalpini" trionfare a casa loro durante France 98, l'incazzatura cocente degli Europei 2000, la pochezza di Giappone/Corea 2002 e la prova opaca degli europei del 2004, con la Grecia trionfante. Tutte queste manifestazioni hanno avuto quello sfondo familiare.
Tranne i mondiali in cui abbiamo trionfato. Già, perchè nell'82, quando ero sì piccina, ma già capivo qualcosa, eravamo al mare in una località pesantemente invasa da turisti tedeschi, ahiloro. E due anni fa, ho visto un paio di partite da me, una in aeroporto e la finale l'ho mezza ascoltata su un taxi per poi vederla terminare trionfalmente da amici.
Quindi vedere le partite della nazionale dai miei sarà pure romantico, nel senso più ampio del termine, ma porta una sfiga pazzesca.
Ma dato che non sono superstiziosa, credo che casa dei miei, alla fin fine, non abbia colpe. Sarà forse colpa della nostra punta prinicipale, che avrà anche uno stacco da terra degno di Bolle, fa pure le spaccate in aria, ma io forse segno di più. Sarà forse colpa del nostro coach, che scende in panchina in giacca e cravatta manco andasse al CDA della sua azienda (brutta abitudine di molti, a dire il vero) e ignora per la maggior parte del tempo Del Piero. Sarà forse colpa della squadra intera, che dopo aver ribattuto il simpatico Domenech, si è sentita arrivata. Non lo so.
Tanto per cominciare, eliminerei la natuella: decisamente non se la meritano.
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Io e il calcio non andiamo molto d'accordo, e quindi non ho patito piu' di tanto la sconfitta... ma, approfitto del tuo post per mandarti un saluto :-)
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