Tornando a casa per pranzo oggi, ho osservato i ragazzi che vanno a casa dopo la scuola: spettinati, trasandati, con i jeans a vita bassa, pance e sederi di fuori, assomigliano più a teppisti che a studenti. Lungi da me voler scrivere una ramanzina ai "giovani d'oggi", adesso mi ritrovo a ricordare me stessa a quell'eta. Questo periodo era il peggiore dell'anno: dopo i primi giorni interlocutori, passati a cercare di capire chi sono e perchè sono di nuovo qui dentro, l'attività dei professori cominciava a prendere corpo con le prime spiegazioni, le prime verifiche, orali e scritte...poche righe di programma svolto e già serpeggiava il panico. In me in particolare, essendo io sempre stata eccessivamente emotiva e tendente all'ansia scolastica. L'estate era ormai passata, ma il tepore dei pomeriggi faceva venire tanta nostalgia ed io invece di ricominciare a studiare, trascorrevo interi pomeriggi ad ascoltare "le canzoni dell'estate", a studiare a memoria le innumerevoli foto (già allora ero una fotografa compulsiva) scattate per lo più in montagna e a rileggere le frasi emblematiche delle vacanze appena trascorse, scritte sulla smemo con le stilografiche con inchiostri colorati. A ripensarci mi viene quasi la pelle d'oca! Si faceva veramente fatica a riprendere il ritmo, ad entrare nell'ordine delle idee che dopo pranzo ok, si può guardare un po' di tele, ma non più di tanto perchè altrimenti coi compiti di mate non ce la si fa entro ora di cena, tenuto conto anche di quella menata di approfondimento di storia e poi volevo anche uscire a fare due passi, cavolo, è ancora così bello fuori, non è neanche ancora cambiata l'ora...
Ecco. Quando cambia l'ora è proprio finita. Il primo giorno di ora legale mi rendevo sempre conto che era inutile mentire a me stessa: l'autunno didattico era ormai partito ed io erò già rimasta un pochino indietro, a guardarmi alle spalle, con nostalgia. Ero già indietro quel tanto che bastava per alimentare la mia proverbiale ansia, che raggiungeva livelli ingesitibili più avanti, sotto Natale, per non parlare della fine dell'anno scolastico. A ripensarci, ero l'ombra di me stessa. Ma chi me lo faceva fare di vivere così male? Mah...
Dire che ricordo con malinconia è eccessivo, come anche dire che invidio quei ragazzi che ho visto oggi, apparentemente spensierati, la cui più seria preoccupazione è...boh, non so neanche...forse una nuova minigonna giropassera per le ragazze e l'X-Box per i ragazzi, ma a dir la verità sto provando ad indovinare.
Ho passato una bella adolescenza; mediamente problematica come quella di più o meno ogni essere umano sulla terra, fortunatamente senza problemi "veri". Sono stata bene, in generale, tra soddisfazioni, momenti esaltanti, ma anche batoste. Ma non ho il minimo desiderio di rivivere quei momenti, non tornerei mai indietro, non stavo meglio di adesso.
Non so come dire...penso che ogni età vada vissuta per quello che è, ricordo con piacere, certo, con affetto...ma sono contenta di come sono ora e della vita che ho adesso, da trentunenne forse un po' noiosa!
02 ottobre, 2007
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Che dire? ..penso che provavo sensazioni molto simili alle tue ..pero', a ricordarle ora, a me viene veramente malinconia, anche solo per il fatto che ora mi sembra di non avere neanche piu' il tempo di provare quelle sensazioni. Provo invidia per quello stato d'animo, magari a volte anche triste, ma accompagnato dalla sensazione che probabilmente, qualsiasi stupidaggine avessi fatto, avrei avuto il tempo per porvi rimedio :-(
RispondiEliminaCiao
E' facile diventare vittime del tempo e non darsi più la possibilità di vivere fino in fondo le proprie emozioni...molto più difficile è continuare a emozionarsi, non dare nulla per scontato, sorprendersi per le piccole meraviglie di ogni giorno.
RispondiEliminaProva...e fammi sapere.
Grazie per essere passato di qua!
Lo so, hai ragione... ed e' proprio quello che cerco di fare. Il mio blog dovrebbe essere anche una testimonianza di questo... anche se, probabilmente, per ora lo capisco solo io :-|
RispondiEliminaSe hai tempo e voglia puoi leggere il mio post sui Nemici Naturali (nelle Riflessioni)... senza nessun impegno.
In ogni caso magari ci si sente... o meglio, ci si legge.
Buona Serata,
Alex