A novembre stavo girellando (forse dovrei dire surfando) per un sito dove è possibile registrarsi e inserire dati sul proprio curriculum scolastico e lavorativo. Facendo una ricerca su un'azienda che ha rapporti con la mia (inteso come "quella per cui lavoro", ovviamente), mi sono imbattuta nel nome di un mio amico, un amico che non vedevo da 10 anni (non esagero). Lì c'era tutto: studi, prime esperienze lavorative, attuale occupazione, ma soprattutto, indirizzo email. Non ho resistito alla tentazione e gli ho scritto cercando di farmi riconoscere. Dopo un iniziale fallimento (la sua risposta fu "Ma io conoscevo 6 o 7 Elizabeth") in seguito mi ha riconosciuta, ritrovando la mia faccia nella sua memoria. Dato che a breve avevo in programma un salto nella sua città per cause lavorative, abbiamo organizzato un aperitivo. Ci siamo dai appuntamento sulla banchina della metropolitana (facile: un luogo prima di tutto ameno, secondariamente poco affollato dove è semplice vedersi, soprattutto dopo 10 anni di non frequentazione). L'idea del luogo non è stata mia, ma comunque, contro ogni previsione, ci siamo incontrati! Abbiamo bevuto e spizzicato tartine raccontandoci 10 anni di vita in un'oretta, ma il bello è che in seguito abbiamo anche passato il capodanno insieme, in un dei luoghi che io amo di più al mondo e adesso che lui vive oltre Manica, è uno dei miei pochi, ma autorevolissimi lettori. Questo mi fa sentire che non ci siamo persi di nuovo, anzi.
Grazie anche a questo blog.
13 luglio, 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
0 commenti :
Posta un commento