11 marzo, 2010
Donne
E' passato l'8 marzo e volutamente non ne ho scritto. Non è una festa che mi appartenga molto, non tanto per la sua giustissima origine, quanto perchè quell'origine sembra essersi persa e per cos'è diventata questa festa al giorno d'oggi.
Però, qualche cosina sulle donne la voglio proprio scrivere.
Pensiero nr. 1
Come ben sapete, faccio un immondo lavoro che ha che fare con l'informatica, universo tipicamente maschilista. Infatti, confermo. Nel mio "team", composto da nove persone, il capo ovviamente è un uomo e donne siamo in due. Non male. Se proviamo idelmente ad allargare il gruppo, comprendendo tutti quelli che ripondono gerarchicamente al capo del mio capo, siamo in totale diciotto, i due capi compresi. Su diciotto, siamo quattro donne. Nessuna donna è capo di nessuno.
Pensiero nr. 2
In quest'azienda, illuminato monumento americano alla meritocrazia, se una dipendente nella mia posizione (infame) rimane incinta deve:
restituire il cellulare aziendale;
restituire il pc aziendale;
perdere il possesso del proprio numero di telefono aziendale che, potenzialmente, verrà assegnato ad un possibile nuovo assunto;
rinunciare ad ogni velleità di carriera.
Pensiero nr. 3
Di donne in carriera, qualcuna ne ho vista. Caratteristiche: zero amiche donne, pelo sullo stomaco da vendere, zero interesse a costruirsi una famiglia, tendenza a fare gli orari che fa il capo, tendenza a fare aperitivi strategici con chi conta. Costoro, in azienda, o fanno strada in fretta o cambiano velocemente azienda, per andare a percorrere le stesse tappe da un'altra parte.
Pensiero nr. 4
Quando ho frequentato il seminario di traduzione editoriale, sono rimasta sconvolta dalla quantità di ragazze/donne laurete, con master, competenti, con esperienza, con voglia di fare...ma completamente a spasso perchè "in età da matrimonio".
Pensiero nr .5
Una volta ho fatto un colloquio. Con una donna. Tutto bene, tutto bello, finchè mi chiede: sei sposata? e io rispondo SI. La luce nei suoi occhi si è spenta. E non mi ha più richiamata.
Ecco, volevo solo buttare giù qualche pensiero. Adesso ci rifletto....
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RispondiEliminaCosa dirti cara amica? Che hai ragione, che la tanto decantata parità è una chimera, che le donne degli uomini spesso hanno preso il peggio, che le aziende (specie le multinazionali americane) sono dei tritacarne.. c'è ancora tanta strada da fare.
RispondiEliminaE' vero! Degli uomini certe donne prendono il peggio!
RispondiElimina@ Linda: non sarei così pessimista. Credo che qualche risultato, qualche bella storia, si possa raccontare. Ci sono, ma è vero che sono poche. Ma non è un fallimento tuo e della tua generazione di donne...E' un fallimento di tutti. In parte credo che ce lo siamo voluto: più conosco donne carrieriste sul lavoro, più me ne rendo conto. Anch'io con amarezza.
RispondiEliminapensieri amari che descrivono una reale situazione :((( SIGH!